Murder Mubarak: recensione del giallo indiano in streaming su Netflix

Un crime mystery ricco di suspence e guizzi di colore in streaming su Netflix.

Murder Mubarak è il nuovo murder mystery di provenienza indiana disponibile in streaming su Netflix a partire dal 15 marzo 2024. La pellicola, una vera chicca del suo genere, si distingue come un intrigante giallo diretto con maestria da Homi Adajania e sceneggiato con talento da Anuja Chauhan, Gazal Dhaliwal e Suprotim Sengupta.

Divertente, ironico ma anche di grande intrattenimento, Murder Mubarak soffre di alcune ingenuità, ma resta una solida prova registica e attoriale, sicuramente godibile per una visione non troppo impegnata. Perfettamente calato nella cultura e nell’estetica di origine, il film è un simpaticissimo e coloratissimo rappresentante del suo genere.

Murder Mubarak: un giallo ricco di intrigo e suspence nonostante i difetti di regia

Murder Mubarak - Cinematographe.it

Il film ci trasporta nell’esclusivo Royal Dehli Club, un luogo che sprigiona fascino e mistero, dove l’omicidio di un noto membro scuote la tranquilla élite e richiama l’attenzione del vice commissario di polizia Bhavani Singh, interpretato in modo magistrale da Pankaj Tripathi. La trama, intrisa di mistero e colpi di scena, tiene lo spettatore incollato allo schermo, mentre Bhavani Singh si immerge nelle intricanti dinamiche della società dell’alta classe.

Tuttavia, anche in un contesto così avvincente, il film soffre di alcune digressione eccessive che compromettono il ritmo narrativo. Alcuni personaggi secondari, sebbene caratterizzati in modo vivace e divertente, tendono a dilatare la trama oltre il necessario, rallentando l’azione e compromettendo l’efficacia complessiva del film.

Fortunatamente, vi è un nucleo forte che regge il film: la coppia di amanti tormentati, Bambi Todi (interpretata con grazia da Sara Ali Khan) e Aakash Dogra (interpretato con intensità da Vijay Varma). La loro chimica palpabile e la tensione romantica aggiungono profondità alla narrazione, fornendo uno dei fili conduttori più intriganti dell’intera storia. La loro storia d’amore, sebbene inizialmente possa sembrare marginale, si rivela cruciale nel tessuto della trama, aggiungendo una dimensione emotiva che risulta avvincente per lo spettatore.

Sebbene Tripathi offra una performance solida e convincente nel ruolo di Bhavani Singh, il personaggio manca talvolta di una presenza magnetica che lo renda davvero memorabile. Le conversazioni tra i personaggi secondari, sebbene spesso divertenti, tendono a occupare spazio e tempo, rallentando l’opera e confondendo il pubblico. Nonostante queste imperfezioni, Murder Mubarak riesce comunque a offrire momenti di brillante umorismo, come la rissa imbarazzante durante un elegante evento di gala, che riescono a far emergere il lato più assurdo e consapevolmente ridicolo del film.

L’ambientazione nell’alta società indiana offre uno sguardo avvincente sul classismo e sui segreti celati dietro le porte chiuse dei club esclusivi. Il film tocca temi sociali cruciali, ma talvolta le conversazioni risultano vuote e la narrazione perde di vigore, aiutando a dare una sensazione generale di scarsa compattezza. Tuttavia, i momenti di brillantezza e le sorprendenti rivelazioni incollano e incantano, offrendo ottimo intrattenimento.

Murder Mubarak: valutazione e conclusione

In conclusione, Murder Mubarak è un film che offre uno sguardo avvincente nel mondo dell’alta società indiana, con una trama intrigante e momenti di brillante umorismo. Nonostante alcune imperfezioni nella sua esecuzione, il film rimane comunque una visione degna di nota per gli amanti del genere. Con una lunghezza leggermente ridotta e una maggiore focalizzazione sui personaggi più intriganti, avrebbe potuto raggiungere il suo pieno potenziale. Tuttavia, c’è da sottolineare che le deviazioni e le digressioni fanno parte dell’iconografia e della narrativa cinematografica dello spettacolo indiano, costituendo un valore puramente culturale, dunque da considerare in prospettive e contesto, senza giudizi di valore oggettivizzanti.

Regia - 3
Sceneggiatura - 2.5
Fotografia - 2.5
Recitazione - 3
Sonoro - 2.5
Emozione - 3

2.8

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