Matrimonio al Sud: recensione

Sulla scia dei Cinepanettone più divertenti di sempre, ecco a voi Matrimonio al Sud, il nuovo film di Paolo Costella che vede come protagonisti Massimo Boldi e Biagio Izzo, affiancati da Paolo Conticini, Debora Villa, Barbara Tabita, Fatima Trotta, Luca Peracino ed infine Enzo Salvi. Secondo quanto dichiarato dal regista genovese, la pellicola nasce dall’idea di voler rappresentare la tradizionale ostilità fra il Nord e il Sud, sfruttando al massimo tutte le varie sfaccettature comiche del contrasto.
Lorenzo Colombo, industrialotto di origini lombarde, vive felice nella sua amata Milano insieme alla famiglia ma il figlio sta per dargli il più grande dolore della sua vita: si vuole sposare con una ragazza del Sud. Il povero Lorenzo verrà catapultato nel chiassoso, pacchiano, folle ma divertente mondo del Sud e da qui in poi avranno inizio una serie infinita di equivoci, disastri, complicazioni e tanto altro. In primis vi sono dei battibecchi fra il padre dello sposo e il padre della sposa sulle modalità di svolgimento della cerimonia e non solo: a complicare ulteriormente la situazione interviene Gegè (Paolo Conticini), il presentatore di un programma televisivo che inizia a “corteggiare” le mogli dei nostri protagonisti e, come se non bastasse, i futuri sposi hanno deciso di loro spontanea iniziativa di voler lasciare l’Italia dopo il matrimonio. I due papà, che per una volta uniscono le forze, tentano con ogni mezzo di impedire le nozze, senza sapere però che nel frattempo i ragazzi si sono lasciati. Spetterà ai due capi famiglia rimediare a questa brutta situazione.

Un Matrimonio al Sud che non s’ha da fare?

matrimonio al sud

Biagio Izzo, Massimo Boldi e Paolo Conticini in una scena del film

Trattandosi della tipica commedia che tende ad accostarsi al filone “natalizio“, Matrimonio al Sud riesce a rappresentare in modo abbastanza chiaro la mentalità dell’italiano di oggi, marcato da forti pregiudizi che il più delle volte distorcono la realtà. Il divario fra Nord e Sud però non è una cosa recente; già dai tempi del processo di unificazione risorgimentale e il successivo avvento delle politiche di industrializzazione e infrastrutturazione, le differenze fra queste due realtà continuarono ad accentuarsi sempre di più fino ad arrivare ai giorni nostri. Infatti ancora oggi si riescono a percepire gli effetti di questa lunga catena di eventi che non hanno fatto altro che intensificare il distacco fra questi due mondi apparentemente differenti. Parlando invece dell’aspetto strutturale, il film manca in originalità e per compensare fa ricorso alla classica comicità basata sulla volgarità e i doppi sensi. Possiamo dire che non vi è una trama vera e propria all’interno del film ma la classica “storiella” dove, in seguito ad un determinato evento, iniziano i soliti casini con i classici equivoci, disastri, complicazioni e tanto altro.

Una commedia dove due mondi entrano in contrasto

matrimonio al sud

Massimo Boldi e Biagio Izzo: due papà inconciliabili

Nonostante queste piccole carenze, il film riesce comunque a divertire il pubblico, soprattutto nei momenti di scontro fra Massimo Boldi e Biagio Izzo, che ancora una volta riesce ad immedesimarsi perfettamente nel “terrone meridionale“. Sicuramente non sarà un film originale a tutti gli effetti, però possiamo dire che riesce a coinvolgere gli spettatori, soprattutto quelli che più di ogni altro amano questo genere di pellicole. Matrimonio al Sud vi aspetta al cinema a partire dal 12 Novembre.

Regia - 1.7
Sceneggiatura - 1.7
Fotografia - 3.5
Recitazione - 3
Sonoro - 2.5
Emozione - 2.5

2.5