Roma FF16 – I giovani amanti: recensione del film

Presentato al Roma FF16 nella Selezione Ufficiale, Les Jeunes Amants di Carine Tardieu racconta la travolgente storia d'amore in cui si trova coinvolta una donna matura. 

Diretto dalla regista Carine Tardieu, basato sulla sceneggiatura originale di Solveigh Anspach, I giovani amanti (Les Jeunes Amants) è stato presentato nella Selezione Ufficiale della sedicesima edizione della Festa del Cinema di Roma. A due anni da La Belle Époque, Fanny Ardant torna sullo schermo con un personaggio volubile, ritratto nel difficile percorso di elaborazione di una nuova pagina sentimentale. Interpreta Shauna, architetto in pensione che a distanza di quindici anni ritrova il medico che aveva avuto in cura la sua più cara amica. Tra Lione e Parigi, la coppia di amanti si ritrova a fare i conti con un sentimento represso troppo a lungo e con il peso del tempo che inevitabilmente ne acuisce le distanze.

Fanny Ardant è Shauna in I giovani amanti di Carine Tardieu

Lione, 2006. Shauna (Fanny Ardant) assiste impotente alla malattia di Mathilde, sua più cara amica, assieme al figlio Georges (Sharif Andoura). La drammaticità degli eventi porta la donna a stringere amicizia con il medico curante, Pierre (Melvil Poupaud), con il quale condivide una zuppa del distributore e alcuni ricordi dell’adolescenza, ancora più dolorosi ora che l’amica è in bilico tra la vita e la morte. Quando Mathilde muore, Shauna scompare e i due si perdono di vista.

Parigi, 2021. Pierre è impegnato nella ricerca di una cura sperimentale per il cancro ed è sposato con una ricercatrice dalla quale ha avuto due figli. Shauna invece è in pensione e si occupa della figlia e della nipote, prossima alla convivenza con il compagno. Quando Georges, il figlio di Mathilde, pianifica una sosta a Cork, nella residenza di Shauna, la tensione sentimentale tra la donna, ora settantenne, e Pierre affiora nuovamente con la stessa intensità, coinvolgendo i giovani amanti in una storia dai confini sfumati, sospesi tra la passione travolgente che li lega e le materiali difficoltà che una storia simile potrebbe comportare nella vita di entrambi. Quando Shauna scopre di avere il Parkinson, tenterà in ogni modo di dissuadere il compagno dall’impiegare il resto della propria vita ad accudire una donna malata.

Riempirsi gli spazi tra le dita: respirare insieme, oltre l’età

I giovani amanti è un film sulla possibilità di amare, ed essere ricambiati, nonostante l’età sembri un ostacolo insormontabile all’essere felici. Con una colonna sonora materica che sottolinea con note gravi l’attesa di ciascun incontro, le diverse linee narrative che si snodano in una serie di coordinate parallele edificano un’impalcatura che sostiene con un buon ritmo i cambi di rotta improvvisa che i personaggi sembrano intraprendere. La storia dei giovani amanti, le prospettive della solitudine, la rinnovata sessualità di una donna alle prese con una fioritura oltre tempo, il rapporto con la figlia e lo sradicamento della vita familiare precedente all’incontro, si intrecciano godendo della spinta propulsiva della storia d’amore tra Shauna e Pierre. L’imbarazzo di lei, ritratta nella camicia da notte più bella indossata per l’evento, la profondità del suo sguardo vissuto, la discrezione dei suoi sorrisi accennati e increduli – timorosi di non essere ricambiati con la stessa intensità – sono cullati dalla delicatezza del tocco di Pierre, che sotto l’influsso accecante dell’amore sembra non percepire ostacolo alcuno alla realizzazione di una vita insieme. L’unico desiderio è amarsi, riempirsi lo spazio tra le dita per rifuggire, insieme, la solitudine, respirando la stessa aria

Il film di Carine Tardieu scorre piacevolmente grazie alla performance di due protagonisti che riescono a far battere insieme le sincronie, dedicandosi momenti di ingenua, infantile tenerezza a cui è impossibile restare indifferenti. Peccato che la naturalezza venga respinta da una verbosità ridondante che appesantisce i dialoghi e mantiene fin troppo terrena la liaison passionale. Le tematiche affrontate come malattia, impegno, vecchiaia, maternità sono il fulcro dell’intera messa in scena, mai abbozzate ma indagate con un realismo così estremo da risultare intenso e credibile fino all’atto finale. Se l’amore è una scelta possibile ad ogni età, Les Jeunes Amants fallisce forse nell’arduo tentativo scongiurare il cliché, proponendo una storia dalle mete già note che rischiano di prevedere l’esito.

I giovani amanti è al cinema dal 23 giugno 2022, distribuito da I Wonder Pictures.

Regia - 3
Sceneggiatura - 2.5
Fotografia - 2.5
Recitazione - 3
Sonoro - 2.5
Emozione - 3

2.8