Le Meraviglie del Mare: recensione

Un documentario che vi saprà trasportare nelle profondità dei mari del nostro pianeta, tra animali misteriosi e paesaggi mozzafiato; un'opera di enorme bellezza e grande poesia visiva.

Creato come documentario per i più piccoli, frutto della regia combinata del grande Jean-Michel Cousteau e di Jean-Jacques Mantello, con la voce imperiosa nientemeno di Arnold Schwarzenegger; arriva il 17 maggio nelle nostre sale Le Meraviglie del Mare, prodotto dalla M2 Pictures e che promette di essere uno dei migliori film usciti negli ultimi anni. Basato su una sceneggiatura di David Chrocron e François Mantello, Le Meraviglie del Mare guida lo spettatore sui passi (o forse sarebbe meglio dire i colpi di pinna) della spedizione guidata dalla celebre famiglia di oceanografi, ambientalisti e naturalisti dei Cousteau, comprendente Jean-Michel Cousteau (ben 70 film all’attivo), la figlia Celine ed il figlio Fabien.

I giovani spettatori si troveranno a viaggiare tra le Bahamas, le coste della California, le Isole Fiji, il Mare di Cortez, il sud della Francia, incrociando i loro sguardi con quelli di alcuni tra gli animali più misteriosi, sconosciuti, incredibili e sorprendenti che abitano le barriere coralline ed i mari del nostro pianeta. Assoluta protagonista è quindi la splendida fotografia di Gavin McKinney, veterano delle riprese subacquee (ben cinque collaborazioni con la serie di James Bond in questo campo), capace di ergersi a narratore complementare ad uno Schwarzenegger molto autoironico, anche se forse un pò fuori posto in un contesto del genere.

Le Meraviglie del Mare lancia un serio allarme sulle condizioni dei nostri mari

Per ciò che riguarda il target di riferimento di questo film, occorre aprire una doverosa parentesi, dal momento che Le Meraviglie del Mare è sovente incerto nel tono, nell’atmosfera e non è forse un vero e proprio prodotto per l’infanzia, dato l’alto numero di informazioni e la complessità della descrizione. Il tono, dicevamo, beh occorre ammettere che talvolta scivola un pò troppo nel melenso, nell’auto-celebrativo, commettendo forse l’errore di pensare che siano le parole (e non piuttosto le immagini) le vere protagoniste di quest’opera, che insegue e raggiunge con grande efficacia il fine di lanciare un serio allarme sulle condizioni dei nostri mari.

Le Meraviglie del Mare Cinematographe.it

Va sicuramente dato atto a Costeau e alla sua troupe di aver costruito un’odissea di grande fascino visivo, soprattutto per ciò che riguarda la riprese notturne, tra le più belle e coinvolgenti mai viste; così come di averci ricordato ancora una volta quanto l’uomo sottovaluti il mare a livello di varietà, biodiversità, avventura e importanza. La barriera corallina viene qui rivelata in tutta la sua magnificenza, la sua centralità nell’ecosistema terrestre, le creature che la abitano ingrandite dall’occhio di una telecamera che ne svela segreti, comportamenti, persino personalità e difetti in alcuni casi.

Le Meraviglie del Mare ci permette di conoscere la barriera corallina, in tutta la sua magnificenza

Le Meraviglie del Mare può certamente ricollegarsi al sontuoso Earth – Un Giorno Straordinario, recentemente uscito nelle nostre sale in occasione della Giornata Mondiale della Terra, pur senza avvicinarsi per intensità, bellezza ed efficacia. Rimane, però, il meritato plauso per aver creato qualcosa che sicuramente piacerà anche ai più grandi, o perlomeno c’è da augurarsi che ne smuova un pò le coscienze, visto lo stato attuale del nostro pianeta, sottoposto ad angherie e squilibri di ogni sorta da una civiltà umana impazzita.

Le Meraviglie del Mare Cinematographe.it

Le Meraviglie del Mare al netto dei suoi parziali difetti, è quindi un’opera di enorme bellezza, grande poesia visiva, impressionante nelle qualità delle maestranze e nella nitidezza delle immagini, efficaci nel ricordarci quanto le enormi distese salate che coprono il pianeta Terra siano sostanzialmente ancora oggi inesplorate e sconosciute ad un’umanità troppo concentrata su tecnologia, profitti e corse verso lo spazio, incapace di apprezzare una natura che giorno dopo giorno offende e deturpa.

Regia - 4
Sceneggiatura - 4
Fotografia - 5
Recitazione - 3
Sonoro - 3.5
Emozione - 3.5

3.8