The Last Man On Earth – Stagione I: recensione

Cosa faresti se fossi l’ultimo uomo sulla Terra? The Last Man on Earth è la serie televisiva ideata ed interpretata da Will Forte i quali interpreta l’ultimo uomo sulla Terra sopravvissuto ad una pandemia sconosciuta che ha posto fine all’umanità. Inizialmente pensata da Phil Lord e Chris Miller, la serie è stata prodotta dalla FOX e subito confermata per una seconda stagione.
Dopo aver girovagato in lungo e in largo per gli Stati Uniti D’America, Phil Miller (Forte) decide di mettere radici nella sua città natale, Tucson, in Arizona, dopo aver cercato altre forme di vita senza successo e aver raccattato oggetti trovati durante i suoi viaggi (pezzi d’antiquariato, arredi provenienti dalla Casa Bianca, quadri famosi di Van Gogh, Monet ed altri). In solitaria, organizza la sua routine giornaliera: un drink al bar con i suoi amici, delle palle da Sport trasformate in visi con cui chiacchierare, riferimento a Wilson di Cast Away, un saluto alla ragazza dei suoi sogni, un manichino abbandonato in una vetrina, un bagno in una vasca gonfiabile riempita di alcolici.

Phil Miller è apparentemente l'ultimo uomo sulla terra.

Phil Miller è apparentemente l’ultimo uomo sulla terra.

Ormai scoraggiato all’idea di non esser solo sulla Terra, Phil decide di farla finita lasciando il Mondo completamente disabitato. Nel momento in cui è pronto all’estremo gesto, scorge in lontananza una nuvola di fumo: una nuova speranza.
Entra in scena Carol Pilbasian, interpretata da Kristen Schaal, l’ultima donna sulla Terra, che, attirata dai messaggi sui cartelli pubblicitari scritti da Phil (“Alive in Tucson”), si è recata per incontrarlo. Comincia quindi una convivenza ironica che mette a dura prova lo stesso Phil inizialmente eccitato dall’idea di non esser più solo e soprattutto aver incontrato una donna, poi infastidito dalla donna troppo moralista e logorroica, che costringe il protagonista a sposarlo, con una cerimonia esilarante, per poter consumare il matrimonio e ripopolare il pianeta.
Rassegnato all’idea di dover trascorrere il resto dei suoi giorni con Carol, ecco fare la sua apparizione a Tucson di Melissa, January Jones, anche lei attirata in città dai messaggi di Phil. Per l’uomo è amore a prima vista, ma incatenato da Carol è costretto ad escamotage pur di passare del tempo con la nuova arrivata. I suoi piani vengono però distrutti da un nuovo arrivo, Todd, Mel Rodriguez: uomo dal cuore tenero e gentile che guadagna subito la simpatia delle due donne e la gelosia di Phil i quali arriva anche a pensare di abbandonare l’uomo nel Deserto pur di avere Melissa tutta per se.

Carol, Todd e Melissa.

Carol, Todd e Melissa.

La vita tra i quattro pare aver trovato un equilibrio: Carol, Melissa e Todd iniziano a conoscersi e da buoni vicini collaborano per poter sopravvivere con l’ausilio dei pochi mezzi a disposizione, Phil, d’altra parte, inventa trucchetti e giochetti per attirare l’attenzione di Melissa che però è ben ferma nel pensare all’uomo come imbroglione e invidioso.
La bilancia si inclina nel momento in cui entrano in scena altri tre personaggi: inizialmente Erica e Gail, rispettivamente una ragazza australiana e una chef ed ex-proprietaria di un ristorante, Cleopatra Coleman e Mary Steenburgen. Phil incontra le due dall’altra parte della città e riferisce loro di essere solo per poter approfittare dell’occasione persa in precedenza con Melissa; quando le due donne incontrano il resto del gruppo, decidono di trasferirsi da loro non prima di aver insultato Phil, i quali viene ancora di più isolato dal gruppo. La goccia che fa traboccare il vaso però è l’arrivo di Phil Miller, Boris Kodjoe, omonimo di Phil poi chiamato Tandy dal gruppo per una questione di confusione, che porta scompiglio non solo alle donne, l’uomo è un ex militare, ma anche costruttore di bell’aspetto, ma anche a Phil Tandy e Todd che vedono in lui una minaccia.
Il finale di stagione è a dir poco esilarante.

Phil Tandy Miller vs. Phil Miller.

Phil Tandy Miller vs. Phil Miller.

The Last Man on Earth è composta da 13 puntate da circa 21 minuti e riesce a raccontare con ironia, situazioni sciocche e divertenti, le vicende di un gruppo di sopravvissuti in una chiave totalmente diversa dalle solite. Tolta la componente catastrofica, infatti, ciò che ne esce in The Last Man on Earth sono le relazioni fra i singoli protagonisti. La parte iniziale incentrata su Phil Tandy Miller è sì spassosa, eppure non nega quella parvenza di solitudine e malinconica che accompagna l’ultimo uomo sulla Terra. Gli altri personaggi, poi, descrivono diverse personalità: Carol, ad esempio, è lo spirito del gruppo, chiacchierona, creativa, moralista, asfissiante è totalmente contrapposta a Melissa che non lascia trasparire alcuna emozione ed è sempre sulle sue. Todd, al contrario è il tipico pezzo di pane, colui che cerca di mettere in pace due parti contrapposte e si mette con genuinità al servizio dei suoi amici. Erica e Gail sono due libertine, amanti del divertimento e delle emozioni forti e non perdono occasione di sfidarsi quando il nuovo Phil Miller appare. Quest’ultimo poi è l’emblema del sex symbol, il leader del gruppo, il tuttofare amato dalle donne e odiato dagli uomini.

I sette protagonisti nel banner promozionale.

I sette protagonisti nel banner promozionale.

Con una sceneggiatura lineare, ma mai banale, The Last Man on Earth è in grado di raccontare con veridicità i rapporti all’interno di un gruppo in un momento difficile come quello della sopravvivenza: le risate alle battute irriverenti sono anche stimolo per una riflessione più ampia.
Cinematographe consiglia caldamente la visione di questo piccolo gioiellino in attesa di una seconda stagione ancora più esilarante.

Giudizio Cinematographe

Regia - 4
Sceneggiatura - 4
Fotografia - 3.5
Recitazione - 4
Sonoro - 3.5
Emozione - 4

3.8

Voto Finale

Tags: Fox