L’amore secondo Isabelle: recensione

L'amore secondo Isabelle, un affresco femminile duramente ironico nel film diretto da Claire Denis e interpretato dalla splendida Juliette Binoche. Nelle sale dal 16 aprile

L’amore secondo Isabelle, nelle sale italiane a partire dal 16 aprile, è il nuovo film della regista francese Claire Denis (Chocolat), un lungometraggio estremamente denso di femminilità scritto a quattro mani con Christine Angot, chiacchierata scrittrice francese.
Isabelle è una bellissima 50enne intenta nella disperata ricerca dell’Amore con la A maiuscola. Una ricerca che la porta ad accogliere nel suo letto varie tipologie di uomini molto diversi fra loro ma con una cosa che li accomuna: sono tutti irrimediabilmente sbagliati per lei.

L’amore secondo Isabelle e l’insostenibile pesantezza della ricerca dell’amore

L’amore secondo Isabelle

Ogni donna avrà l’occasione di riconoscersi nello spettro di emozioni che Isabelle prova nel corso di un film che possiamo definire estremamente francese.
Isabelle, all’età di 50 anni, è una pittrice affermata, ha vissuto e ha amato, ha una figlia, un ex marito ancora innamorato di lei e una bella casa in una delle più belle città del mondo. Nonostante questo però è irrequieta, soffre, si dispera e non riesce a trovare serenità nelle piccole cose. Passa da uomo all’altro con la voracità di un animale affamato, senza vedere realmente le persone che ha di fronte, ma innamorandosi continuamente dell’idea dell’amore che essi rappresentano solo in potenza. Da questo punto di vista il film lancia un messaggio molto chiaro: Isabelle è una donna comune, confusa e frustrata come tutte noi siamo state in qualche momento della nostra esistenza. Il ritratto che ne esce a tratti è grottesco, come guardare una ragazzina nel corpo di una donna adulta che si agita e si affanna nel cercare qualcosa che per sua natura intrinseca è profondamente sfuggevole, un sentimento che al 50% dipende da qualcun altro, che non può essere forzato.
Una donna estremamente vulnerabile, con molta poca autoconsapevolezza, con le lacrime agli occhi per la maggior parte del film, che però non si arrende, non cede alla rassegnazione.
Ad interpretare un personaggio così volubile e spesso capriccioso è una meravigliosa Juliette Binoche, un piacere da ammirare sia da un punto di vista recitativo che da un punto di vista estetico nelle molte scene di nudo.

L’amore secondo Isabelle: frammenti ed emozioni

L’amore secondo Isabelle

La particolarità di questa pellicola è la sceneggiatura destrutturata. Il progetto di questo film nasce infatti dall’idea di creare una trasposizione cinematografica dell’opera di Roland Barthes, Frammenti di un discorso amoroso. Dopo l’incontro della regista con Christine Angot il progetto ha però cambiato forma: è diventato un recipiente che raccoglie le esperienze delle due donne, unite in un solo personaggio femminile attorno a cui ruota tutta la sceneggiatura, che di Barthes mantiene solamente la struttura frammentaria.
Il film quindi non si svolge in un arco temporale definito ma ci mostra appunto solo frammenti delle esperienze di Isabelle e lo spettro di emozioni che ne scaturiscono.
Quello che ne deriva è un film impegnativo, che nonostante tenti di alleggerire i toni con qualche intermezzo ironico mostra comunque il dramma di una donna che non riesce a trovare pace e a bastarsi, senza far dipendere la propria felicità dalla presenza di un uomo nella sua vita. Siamo ben lontani dall’opera che ha portato Claire Denis nel mondo; Chocolat. L’amore secondo Isabelle è sicuramente poco adatto a chi non ama il cinema francese.
Menzione speciale per la piccola parte interpretata da Gerard Depardieu, che viene visto sempre più di rado sul grande schermo.

Regia - 2
Sceneggiatura - 2.5
Fotografia - 4
Recitazione - 2.5
Sonoro - 2
Emozione - 2

2.5