La Stoffa dei Sogni – recensione del film di Gianfranco Cabiddu

L’autore e regista sardo Gianfranco Cabiddu torna al cinema con un film ispirato e dedicato a William Shakespeare ed Eduardo De Filippo: La Stoffa dei Sogni (trailer).

La Stoffa dei Sogni è liberamente ispirato a L’Arte della commedia di Eduardo De Filippo e alla sua traduzione de La Tempesta di William Shakespeare, pertanto tratteggia uno spaccato umano senza spazio e senza tempo, specchio diretto di una realtà universale che è stata peculiare sia nell’opera di Eduardo che in quella di Shakespeare.

La Stoffa dei Sogni è un’opera meta-teatrale e meta-cinematografica in cui Gianfranco Cabiddu traccia linee delicate che separano e uniscono il vero e il verosimile.

La Stoffa dei Sogni

Siamo nel primo dopoguerra, una piccola compagnia di teatranti, con a capo Oreste Campese (Sergio Rubini) e composta da sua moglie Maria (Teresa Saponangelo), sua figlia (Chiara Paglia) e Pasquale (Nicola Di Pinto), naufraga insieme a dei pericolosi camorristi sulle coste dell’Asinara, una misteriosa isola-carcere dal quale è evidentemente impossibile evadere e fuggire. Campese viene ricattato da Don Vincenzo Aloisi (Renato Carpentieri) affinché possa coprire lui, suo nipote Saverio (Ciro Petrone) e un altro fidato scagnozzo di nome Andrea (Francesco Di Leva) con il De Caro, il direttore del carcere (Ennio Fantastichini), il quale potrebbe lasciarli andarvi via solo dopo aver comprovato che non si tratta di criminali.

De Caro, però, lancia la sfida al capocomico Campese  per scoprire chi nella compagnia è vero attore e chi un criminale: dovranno mettere in scena “La tempesta” di William Shakespeare. Durante la preparazione dello spettacolo Campese riceve le pressioni da Don Vincenzo, che gli richiede di riscrivere il copione con un linguaggio che lui e i suoi scagnozzi possano imparare e recitare degnamente, e contemporaneamente da De Caro che gli ricorda di voler vedere un buono spettacolo affinché possa lasciarlo libero.

La stoffa dei sogni: due clip dal film con Sergio Rubini ed Ennio Fantastichini

Con un tempo e una modalità narrativa differente si sviluppa la nascita della storia d’amore tra Miranda (Alba Gaia Bellugi), figlia adolescente e reclusa del Direttore del carcere, e il camorrista naufrago disperso, Ferdinando Aloisi. Tra loro si accende un rapporto delicatamente acerbo che sboccierà in una passione innocente ed eloquente che li farà scoprire dai rispettivi padri.

In questo contesto fatto di amori, ricatti e teatrali prove di sopravvivenza si inserisce anche il personaggio di Calibano (Fiorenzo Mattu), che esprime poeticamente la condizione di “selvaggio” emblema dell’isolano colonizzato, che mantiene il legame autentico con la propria lingua e la meravigliosa natura che lo circonda.

La Stoffa dei Sogni si pregia anche dell’amichevole partecipazione di Luca De Filippo, nelle vesti di Capitano della nave che naufraga, qui nella sua ultima apparizione in una pellicola prima della sua prematura scomparsa.

La Stoffa dei Sogni

Nel film di Gianfranco Cabiddu (clip dal film) tutti i personaggi sono vittime di equivoci innestati dal destino, come nella più tipica tradizione eduardiana. Nel film è facilmente toccabile l’immaginazione, una materia effimera, perché se ne viene a contatto grazie a tutta una serie di meccanismi che Cabiddu e gli interpreti hanno saputo ben mescolare. Le interpretazioni sono teatrali ma mai eccessive, le ambientazioni sono oniricamente reali, i dialoghi sono squisitamente buffi e profondi. L’omaggio, a Eduardo prima e a Shakespeare poi, è riuscito e compiuto.

Nel film La Stoffa dei Sogni, Gianfranco Cabiddu e gli interpreti, hanno mescolato con sapienza elementi volti a rendere una materia effimera come l’immaginazione profondamente reale.

La Stoffa dei Sogni, a partire già dal titolo, rende toccabile l’impossibile e divertente il tragico. Ennio Fantastichini e Sergio Rubini più che interpreti meravigliosamente spavaldi fungono da padroni di casa di una storia semplicemente umana e simbolica. De Caro e Campese accolgono lo spettatore e lo stupiscono, il primo per una forza comunicativa e una magniloquenza inedita e il secondo per averci dato prova di come Eduardo – complice la stessa esile fisicità e un innegabile ed inesauribile talento – sia sinestesicamente cinematografico. Nel 2016, probabilmente, ancora di più.

La Stoffa dei Sogni

Gianfranco Cabiddu con La Stoffa dei Sogni ci regala un cinema poetico che non scontenta gli amanti del teatro e un cinema semplice anche se visivamente pomposo – grazie alle location e ai bellissimi costumi a cura di Beatrice Giannini ed Elisabetta Antico – adatto a tutte le età, forse proprio a tutti i bambini che hanno bisogno di vestire i propri occhi e i propri umori di una stoffa particolare come quella dei sogni.

Prodotto da Isabella Cocuzza e Arturo Paglia per Paco Cinematografica in collaborazione con Rai Cinema, La Stoffa dei Sogni approderà nella sale cinematografiche il 1° dicembre distribuito da Microcinema.

Regia - 5
Sceneggiatura - 5
Fotografia - 4.5
Recitazione - 4
Sonoro - 4
Emozione - 5

4.6