La ragazza del mondo: recensione del film di Marco Danieli

Da una trama semplice ne viene fuori un’attenta introspezione del personaggio. La ragazza del mondo usa come pretesto una storia d’amore per raccontare il percorso di crescita di un’adolescente.

A 18 anni si inizia a camminare da soli, a prendere coscienza del proprio percorso, che a volte non combacia con le aspettative della famiglia. Bisogna capire quali scelte sono le proprie e quali quelle degli altri. Spesso non si è compresi e si possono creare fratture, incomprensioni. Una grande prova di coraggio per trovare se stessi, la propria identità e la propria strada.

Giulia davanti la commissione dei Testimoni di Geova

Giulia davanti la commissione dei Testimoni di Geova

Giulia (Sara Serraiocco) è testimone di Geova e le è stato insegnato che esiste una sola verità, quella religiosa. Chi non la comprende, può solo fuorviare, creare caos, trascinare “nel mondo”. I non credenti sono appunto “gli uomini del mondo” e bisogna proteggersi da loro, per questo le regole sono tante. Sono come una corazza che difende, ma isola anche, impedisce di conoscere e fare esperienza del mondo.

Quando Giulia incontra Libero (Michele Riondino), appena uscito dalla galera per spaccio, il bisogno di aiutarlo si trasforma subito in infatuazione.

Giulia si trova a dover scegliere tra l’etica che le hanno insegnato e i sentimenti che prova: ovviamente sceglierà ciò che le sembra più reale.

la ragazza del mondo

Sara e Libero

Anche Libero rimane incantato da questa ragazza tanto diversa, piena di vitalità e testarda. I due allora scappano insieme, ritrovandosi all’improvviso soli e impreparati.

La convivenza, la difficoltà a mantenersi e la scoperta di un nuovo mondo, costringeranno la protagonista a prendersi delle responsabilità.

Avrà fatto la scelta giusta? Cosa ha perso e cosa guadagnato? Le domande l’aiuteranno a capire chi è, a fare i conti con il suo passato, la famiglia e la religione. Soprattutto scoprirà il suo futuro, troverà la forza di affrontarlo e di lottare per i suoi sogni, a costo di perdere ogni sicurezza, indifesa nel mondo.

la ragazza del mondo

L’interpretazione di Sara Serraiocco e Michele Riondino, vincitori dei Premi Francesco Pasinetti 2016 come migliori attori al Festival di Venezia, ha sicuramente permesso a La ragazza del mondo di esprimersi con sincerità e partecipazione. Con grande piacere vediamo inoltre Pippo Del Bono nella parte di Giacomo, “anziano” della congregazione dei Testimoni di Geova. I due ragazzi calzano perfettamente i panni di Sara e Libero, lei spaventata, in crisi, ma anche piena di gioia e devozione per la vita. Lui sconfitto, amareggiato e bisognoso di credere in una seconda possibilità per essere felice.

A conferire spessore e veridicità al loro sentire è la musica di Umberto Smerilli, una linea guida. Segna il cambiamento di Sara, passando dal genere classico al rock, accentua il suo timore e segna il confine tra sogno e realtà.

Proprio nel momento di climax della scena, la musica svanisce lasciando spaesati, quasi imbarazzati, come se stessimo irrompendo nella loro intimità.

Sentiamo l’assenza che prova il personaggio (di Dio, di una famiglia, di un sogno, di una certezza) e tutto diventa più reale e la realtà è un dramma, piena di spigoli e perplessità.

Marco Danieli si inserisce nel genere romantico senza perdersi in banalità e superficialità. La macchina da presa a spalla restituisce realismo, per entrare in profondità di una ricerca personale, il sentire di appartenere a una comunità. Si passa poi a carrellate e panoramiche che riportano dentro la struttura narrativa, per vivere un sogno, irreale e invisibile agli altri, che prende forma.

Pippo Del Bono

Pippo Del Bono

La ragazza del mondo introduce un mondo per scoprire il percorso di una ragazza, che diventa donna, senza perdersi nelle trame secondarie o nei sofismi espressivi. Si rischia di sentire la mancanza di un approfondimento nella relazione tra i due. Perché si sono innamorati? Cosa li ha uniti? Sembrerebbe che entrambi avessero bisogno di un aiuto per cambiare, un istintivo richiamo. La loro relazione di coppia viene appena accennata, ma se questo serve a concentrarci su altro, allora lo accettiamo. Alla fine sembra penetrarci un senso di rinvigorimento, liberatorio e tenero.

La ragazza del mondo è al cinema dal 9 Novembre, distribuito da Bolero Film.

Regia - 3
Sceneggiatura - 4
Fotografia - 3
Recitazione - 4.5
Sonoro - 4.5
Emozione - 3.5

3.8