La Parrucchiera: recensione del film di Stefano Incerti

Un ritorno tanto atteso quello di Stefano Incerti, regista campano di Neve, Il verificatore e Gorbaciof, al cinema con La Parrucchiera a partire dal 6 aprile. Una commedia incentrata sulle donne di Napoli, quelle resilienti e coraggiose, guerriere da un forte spirito in grado di affrontare qualsiasi situazione.
La Parrucchiera, commedia pop colorata, presenta le tipiche caratteristiche di una commedia europea con un tocco anni Cinquanta sulla fotografia e scenografia, volte ad alleggerire e regalare speranza a un piccolo mondo all’interno di un universo competitivo ricco di contraddizioni.
Rosa (Pina Turco) è una ragazza dei quartieri spagnoli di Napoli, parrucchiera nel negozio di Patrizia (Cristina Donadio) e Lello (Tony Tammaro), quest’ultimo profondamente attratto da lei. Quando però Lello inizia a diventare troppo insistente Rosa è costretta a licenziarsi.
Patrizia, sentendosi tradita e volendo difendere il marito, lascia Rosa senza lavoro. Non avendo più un posto lavorativo, Rosa con l’aiuto delle sue amiche, Micaela, donna intraprendente, e Carla, transessuale sensibile e materna, prende la decisione di aprirsi un salone suo: Testa e Tempesta. Ben presto la realtà di Rosa dovrà scontrarsi con la “tempesta” della sua ex datrice di lavoro che, invidiosa dell’andamento dell’attività, cercherà di bloccare l’ascesa della giovane ragazza. Anche la vita sentimentale di Rosa si illumina nuovamente con Salvatore (Massimiliano Gallo), finché un evento cambierà le sorti del salone e delle loro stesse vite. Proprio in questo momento la consapevolezza di tutte le protagoniste emergerà e si svelerà il loro vero cuore.
A primo impatto si direbbe una trama semplice e forse più funzionale per una fiction, una storia pari al Bello delle donnemade in Napoli”, ma la delicata tematica affrontata, raccontata attraverso una tecnica cinematografica di un regista con esperienza, ricorda di stare seduti su una poltrona. I carrelli e i primi piani diventano gli accompagnatori delle emozioni dei protagonisti: persone vere senza maschere come Patty (Cristina Donadio) e Rosa (Pina Turco), due donne in competizione ma simili, facce della stessa medaglia alle prese con una Napoli ostile.
La nuova commedia di Incerti è senza alcun dubbio sopra le righe, capace di mostrare una città italiana abbandonata a sé stessa dallo Stato ma non dal cinema, che è riuscito ancora una volta, a mescolare più attori tra loro, noti ed esordienti, la maggior parte provenienti dalla strada (quella vera) per riportare una dinamica fin troppo comune.
L’atmosfera che arieggia fa de La Parrucchiera, una sorta di “musical”, in cui si canta e balla sulle note di brani che vanno dal folk rock ai “neapolitand sound” di Tony Tammaro ma
la soundtrack, tuttavia, non è sufficiente a compensare alcuni vuoti fondamentali.

Il partire da una storia di donne coraggiose per affrontare grandi temi come la multiculturalità, la televisione e un sistema che crea e distrugge il successo, rappresenta un tentativo di voler dire tanto senza però riuscirvi pienamente.
Il finale specialmente resta incompiuto, troppo frettoloso e incompleto di azioni mai verificatesi. Questo dispiace perché dopotutto La Parrucchiera è un film tecnicamente buono, con una distinta impostazione teatrale poteva rivelarsi una vera novità distinguendosi per originalità da opere in circolazione alquanto simili.
La Parrucchiera è in uscita il 6 aprile, distribuito da Good Films, clicca qui per vedere il trailer, mentre qui trovi l’intervista al regista e al cast.
Regia - 3
Sceneggiatura - 2.5
Fotografia - 3.5
Recitazione - 4
Sonoro - 2.5
Emozione - 2.5

3