Bifest 2019 – L’amore a domicilio: recensione del film con Miriam Leone

Emiliano Corapi presenta L'amore a domicilio al Bifest 2019 nella categoria Nuovo Cinema Italiano in Anteprima. Nel cast Miriam Leone.

Presentato nella categoria Nuovo Cinema Italiano in Anteprima, nella cornice della decima edizione del Bari International Film Festival, L’amore a domicilio è il nuovo film scritto e diretto dal regista Emiliano Corapi.

Nuove sfumature dell’innamoramento ne L’amore a domicilio

l'amore a domicilio cinematographe

Contenuto in un’impianto da commedia, il film diretto da Emiliano Corapi racconta la storia di un amore nato in un contesto poco convenzionale. Protagonisti sono Anna e Renato. Lei, agli arresti domiciliari, non può uscire di casa se non per recarsi in Università a sostenere degli esami; lui, Renato, la incontra e, affascinato dalla persona e dalla sua condizione, inizia una conoscenza che li porterà verso una relazione sentimentale. Il regista, raccontando il suo progetto, si è dimostrato determinato nel voler mostrare un’altra sfumatura dell’innamoramento e della relazione tra due persone. In questo caso, sia il protagonista che la protagonista sono caratterizzati da spigliate difficoltà nel lasciarsi andare al sentimento amoroso. La ragazza, interpretata da Miriam Leone, porta con se una situazione familiare complessa plasmata attorno al rapporto con una madre – interpretata da Anna Ferruzzo – una donna paradossalmente tenera ma distante. Anna, rinchiusa tra le mura di casa assieme ad una madre rumorosamente assente, perde pian piano la capacità di lasciarsi trasportare dalle emozioni e dalle sensazioni, fino all’arrivo di Renato – interpretato da Simone Liberati. Quest’ultimo, diversamente dalla sua co-protagonista femminile, è una persona contraddistinta da una forte dualità caratteriale: professionalmente spigliato e sicuro di se, è, al contrario, sentimentalmente impedito nel prendere sul serio una qualunque relazione amorosa.

L’intreccio narrativo de L’amore a domicilio trascende una regia che avrebbe potuto spingere un po’ più sull’acceleratore

L’amore a domicilio è una commedia romantica ambientata nella Roma dei nostri giorni. L’idea di raccontare una storia d’amore tra una donna agli arresti domiciliari ed un uomo sentimentalmente pavido – come si legge nella sinossi ufficiale del film – risulta interessante seppur la regia del film non riesca completamente ad elevare un lungometraggio forse fin troppo pacato. Nonostante un buon ritmo di racconto e momenti che spaziano dalla risata alla commozione e persino a quel pizzico di apprensione, lascia, a fine visione, una sensazione di incompleto. Certamente, però, sarebbe sbagliato non premiare l’energia nel voler descrivere il variegato mondo dei legami affettivi e della costruzione di un legame d’amore. Il tema amoroso, fortemente descritto in tutte le sue forme, è onnipresente nel Cinema, eppure ne L’amore a domicilio abbiamo la possibilità di scoprirne un nuovo, seppur piccolo, punto di vista.

l'amore a domicilio

La storia travagliata tra Anna e Renato fa da ponte con altri rapporti sentimentali, come quello tra la ragazza e sua madre, tra la donna ed un uomo, tra il protagonista e suo padre. Si dispiega quindi un microcosmo ben più ampio che raggiunge non solo la relazione particolarmente amorosa tra due persone in un contesto limitante – come quello degli arresti domiciliari – ma anche tra madri/padri e figli. Come già sostenuto nel paragrafo precedente, il film non riesce a spiccare completamente il volo mantenendo una certa timidezza nella messa in scena. In generale, però, L’amore a domicilio risulta di piacevole visione grazie ad un buon cast, guidato da una brava Miriam Leone e da un’esuberante Anna Ferruzzo, e da un reparto tecnico visibilmente preparato.

Meritevoli di menzione, nel cast, anche Fabrizio Rongione nel ruolo di Franco e Antonio Milo nel ruolo del poliziotto.

Regia - 2.5
Sceneggiatura - 2.5
Fotografia - 3
Recitazione - 2.5
Sonoro - 2.5
Emozione - 3

2.7