K-Pop Demon Hunters – Recensione del film Netflix: K-pop e caccia ai demoni in chiave pop

K-Pop Demon Hunters, un film di animazione ricco di colpi di scena e divertenti twist!

K -Pop Demon Hunters, disponibile su Netflix dal 19 giugno 2025, è il nuovo film d’animazione prodotto da Sony Pictures Animation. Diretto da Maggie Kang e Chris Appelhans, il film unisce la cultura pop coreana al genere fantasy soprannaturale, dando vita a una storia che è al tempo stesso spettacolo visivo, racconto di formazione e musical contagioso. Le protagoniste sono le Huntrix, un trio di superstar del K-pop che, dietro la facciata glamour, combattono contro demoni e forze oscure. Con le armi in mano e i riflettori puntati addosso, Mira, Zoey e Rumi diventano eroine moderne in una battaglia che mescola palcoscenico e aldilà.

K -Pop Demon Hunters: tra animazione e folklore coreano

K-pop Demon Hunters - cinematographe.it

Il film colpisce fin dai primi minuti per un’estetica che richiama i webtoon e i manhwa, con uno stile visivo che privilegia pose dinamiche, colori saturi e una regia in movimento continuo. Le animazioni, ispirate anche a cartoon classici come Powerpuff Girls, giocano con il linguaggio della cultura pop asiatica, ma senza mai risultare caricaturali. Gli elementi tradizionali coreani sono presenti in dettagli iconografici, costumi e nelle mascotte folkloristiche come la tigre demone e l’uccellino con il gat. Il mondo costruito è vibrante, accessibile e soprattutto originale per una produzione occidentale, portando una boccata d’aria fresca nel panorama dell’animazione su Netflix.

Musica, azione e romanticismo in stile teen fantasy

K-pop Demon Hunters - cinematographe.it

Il cuore pulsante di K-Pop Demon Hunters è, ovviamente, la musica. Le canzoni originali, tra cui How It’s Done, Golden, Takedown e il duetto Free, interpretate da artisti come Ejae, Audrey Nuna e Rei Ami, sono autentici inni pop capaci di sostenere ritmo e atmosfera. Ma il film non si limita a cantare: alterna con efficacia momenti di azione a un tono da romantic fantasy adolescenziale, dove Rumi si innamora del demone Juni, membro dei rivali Saja Boys. Questa relazione, seppur prevedibile, riesce a svilupparsi con leggerezza, diventando un motore emotivo per la protagonista e per lo scontro finale tra luce e oscurità.

Un inno al girl power tra risate, combattimenti e popcorn

Sotto la superficie patinata, il film racconta anche un messaggio profondo legato all’identità, all’accettazione di sé e alla forza dell’amicizia femminile. Le Huntrix non hanno bisogno di essere salvate, sono loro a salvare il mondo, armate di talento e determinazione. Non mancano le gag visive (come gli occhi a forma di popcorn o cuoricini) che rendono l’esperienza spassosa per tutte le età. K-Pop Demon Hunters è dunque un film che intrattiene, diverte e rappresenta con orgoglio l’unione tra mondi diversi — quello musicale, quello fantastico e quello animato — senza mai perdere il suo cuore teen e inclusivo. Una visione consigliata non solo ai fan del K-pop, ma a chiunque voglia scoprire qualcosa di nuovo nell’animazione 2025.

Oltre alla sua energia visiva e musicale, K-Pop Demon Hunters si distingue anche per l’equilibrio tra ironia e sentimento. L’umorismo, mai infantile, riesce a convivere con momenti più intimi e riflessivi, specie nel percorso di Rumi, che affronta un doppio conflitto: identitario e romantico. Il tema della doppia appartenenza — umana e demoniaca, ma anche occidentale e orientale — risuona in modo universale. Inoltre, la presenza di una regia consapevole e di un cast vocale variegato rende il film una vera celebrazione dell’inclusività, raccontata con ritmo, stile e una sorprendente leggerezza. La visione è assolutamente consigliata!

Regia - 3
Sceneggiatura - 3
Fotografia - 3
Recitazione - 3
Sonoro - 3
Emozione - 3

3

Tags: Netflix