Il talento di Mr. Crocodile: recensione del film con Javier Bardem

Una commedia per tutta la famiglia in cui emergono la tenerezza dei rapporti, l'amore che convive nelle diversità e la forza delle fragilità.

Il talento di Mr. Crocodile, diretto da Josh Gordon e Will Speck, con protagonista Javier Bardem e in uscita nelle sale italiane dal 27 ottobre 2022, distribuito da Sony Pictures/ Warner Bros. Entertainment Italia è una commedia musicale simpatica e leggerissima.

Il talento di Mr.Crocodile: una commedia musicale e avventurosa adatta a tutta la famiglia

Il talento di Mr. Crocodile recensione cinematographe.it

Protagonista assoluto de Il talento di Mr. Crocodile, Javier Bardem usa tutta la sua bravura per interpretare Hector P. Valenti, un mago alla ricerca del successo e del numero perfetto, che possa consentirgli di vivere nel lusso della Grande Mela. All’ennesimo no dei suoi manager e critici, sconfitto nell’animo inizia la ricerca di un nuovo numero che possa convincere e possa farlo esplodere senza ricorrere ai soliti trucchi visti e rivisti, la sua fortuna si troverà in un negozietto di animali, in cui un piccolissimo coccodrillo dalla voce stupenda, Lyle (doppiato nella versione originale da Shawn Mendes e nella versione italiana da Luigi Strangis) si trova, rinchiuso in una gabbietta nel retro. I due cominciano ad essere una coppia fantastica, dal talento formidabile nel sottotetto di un classico appartamento newyorkese.

Ogni sera fino a notte fonda l’appartamento si trasforma in un vero e proprio palcoscenico destinato alla costruzione di un vero e proprio show, seppure innesca i malumori di alcuni vicini un po’ troppo ficcanaso e un po’ annoiati dalla loro monotonia quotidiana. Il coccodrillo cresce, la sua voce diventa sempre più preziosa e l’affinità con il mago inossidabile, l’unico ostacolo rimane lo spettacolo davanti ad un pubblico immenso, il cui giudizio potrà salvare i due dalla miseria di chi vuol vivere della propria arte. La tanta sperata fortuna viene interrotta dall’imbarazzo del coccodrillo e dalla sua paura di esibirsi davanti ad un pubblico per esprimere un talento che lo distingue da tutti gli altri alligatori.

Il mago è costretto ad allontanarsi dalla città, per cercare gloria altrove e sfuggire da chi insiste in pagamenti e sguazza nei suoi debiti, salutando il suo particolare animale da compagnia e abbandonandolo tra legna e polvere di un sottotetto freddo e non più sotto le luci della speranza di due artisti.

Ma tutto cambierà con l’arrivo della famiglia Primm, lui preside della scuola del quartiere, lei appassionata di cucina con un passato pieno di successo dato dalla pubblicazione di libri di cucina, salutista e dolce compagna oltre che splendida mamma adottiva di Josh, ragazzino timido e impacciato alle prese con un cambiamento radicale della sua vita dovuto ad un trasferimento improvviso. Tra le prime fatiche in una città immensa e piena di cose fin troppo nuove, la famiglia si troverà a stretto contato con il coccodrillo, definendo un rapporto splendido che dalle prime paure si trasformerà in amore puro. Ma Valenti torna e ritenta la fortuna di un animale che in realtà ha bisogno soltanto di una famiglia e di esser voluto bene, tutto questo lo scoprirà con la famiglia Primm.

Il talento di Mr. Crocodile: la tenerezza dei rapporti, l’amore che convive nelle diversità e la forza delle fragilità

Tantissime le disavventure e le avventure, cantando e ballando nella notte e imparando ad essere se stessi in mezzo agli altri, l’incontro tra il coccodrillo e il bambino sarà una rivincita personale per entrambi, un incoraggiamento reciproco a superare le proprie paure senza temere mai il giudizio degli altri ma accettandolo e sovrastandolo con una sicurezza di se stessi. Un film a tratti fin troppo musicale, che si avvale di un cast eccezionale oltre che della tenerezza che solo gli animali sanno esprimere tirando fuori il meglio degli esseri umani.

Per quanto sia caratterizzato da tutti gli elementi tipici di una commedia per grandi e piccini, la sua forza, oltre la presenza di una produzione importante e la scenografia curata da William Davies e la parte musicale, risiede nella potenza della morale, l’affetto e i rapporti sono la vera linfa vitale, la conoscenza di se stessi in un ambiente che emana l’infinità dell’amore certo può determinare una felicità semplicissima quanto profonda, leale e vera.

Regia - 3
Sceneggiatura - 3
Fotografia - 3
Recitazione - 4
Sonoro - 3
Emozione - 3

3.2