Il Fantasma di Canterville: recensione del fantasy ispirato al racconto di Oscar Wilde

Il Fantasma di Canterville: una narrazione cinematografica che farà divertire i più piccoli, attenta ad un'eco letterario importante

Il fantasma di Canterville è l’adattamento animato dell’omonimo romanzo di Oscar Wilde pubblicato nel 1887. Un racconto fantasy che definisce una nuova estetica cinematografica del genere d’animazione.
Scritto e diretto da Kim Burdon e Robert Chandler, il film è al cinema dal 18 gennaio 2024, distribuito in Italia da Adler Entertainment.

L’adattamento del libro di Oscar Wilde per un divertente film d’animazione

Il fantasma di Canterville;
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Siamo agli inizi del ventesimo secolo, tra l’evoluzione scientifica e il progresso sociale, quando una famiglia americana (gli Otis) si trasferisce nella campagna inglese, esattamente nel castello di Canterville Chase.
Ad animare la storia sarà la presenza di un fantasma (Mr. Simons) dalla fisicità longilinea con un fare da padrone e con un comportamento scontroso. Fin da subito il suo intento sarà spaventare la nuova famiglia che, secondo la sua teoria, è l’ennesima che è venuta a bussare e disturbare in casa sua; luogo in cui è imprigionato da secoli ma che vorrebbe tornare ad abitare da vivo e vegeto, se questo non sarà possibile allora la sua volontà sarà quella di tornare nell’Aldilà ponendo fine ad un lunghissimo incantesimo. L’intero racconto sfiora il mistero del fantasy ma si tuffa completamente in una narrativa ironica. La famiglia non darà mai troppa attenzione alle imprese e i molti tentativi di essere terrorizzata da una figura bizzarra che aleggia tra i corridoi dell’abitazione, piuttosto si renderà complice delle gesta del fantasma, alquanto buffe. Ne Il fantasma di Canterville il gioco sarà illudersi a vicenda di riuscire a mandar via da casa o l’uno o gli altri.

L’etica e la morale di una letteratura cinematografica tutta al femminile

Il Fantasma di Canterville;
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Protagonista della storia è inevitabilmente la primogenita, Virginia. Su un documento letterario ben preciso la trama si capovolge quando la figlia maggiore, insieme ad un giovanotto inglese, conosciuto durante una corsa a cavallo, decidono di aiutare il fantasma a liberarsi dalla maledizione, e tra l’innamoramento e successioni avventurose.

È lei la prima ad incontrare Mr.Simons, a spaventarsene per poi patteggiare in un accordo reciproco fino ad affezionarsi e legarsi in un’amicizia insolita. Lo scopo sarà liberarlo dalle catene di quel castello maledetto. Il ruolo di Virginia è estremamente incisivo. Un ruolo centrale che restituisce alla visione la sentimentalità dell’intero lungometraggio fantasy, attraverso un’età adolescenziale, l’amore, la consapevolezza, l’ironia e il coraggio. Un racconto stilisticamente gotico, che preserva un’attenzione massima alla reference letteraria, attraverso l’invito a focalizzare contemporaneamente l’importanza della visione cinematografica con l’aiuto dell’animazione e la riscoperta di un grande classico attraverso la lettura.
Il finale sarà quello di una classica favola che equilibra etica e morale, ma stavolta tutta al femminile.

Il Fantasma di Canterville: valutazione e conclusione

Adattamento del libro di Oscar Wilde del 1887, Il fantasma di Canterville è un film d’animazione che riesce ad attrarre sia esteticamente che narrativamente. Diretto da Kim Burdon e Robert Chandler, il lungometraggio fantasy è un lavoro di altissimo livello, non solo per l’ispirazione e il tentativo di far conoscere un classico della letteratura al pubblico dei più piccoli (..e non solo),  ma anche per il concetto scenografico e di scrittura che conserva, oltre ad una partecipazione attoriale di primo ordine di tutto l’ambiente teatrale e televisivo anglosassone: Hugh Laurie, Stephen Fry, Imelda Staunton, Miranda Hart.

Regia - 3
Sceneggiatura - 3.5
Fotografia - 3
Recitazione - 3
Sonoro - 2
Emozione - 3

2.9