Il colpo del cane: recensione del film di Fulvio Risuleo

Commedia, dramma e mistero si incrociano in Il colpo del cane.

In uscita il 19 settembre Il colpo del cane opera seconda del regista Fulvio Risuleo con Edoardo Pesce, Silvia D’Amico e Daphne Scoccia, prodotto da TimVision e Revok e distribuito da Vision Distribution in collaborazione con SKY.

Marti e Rana al loro primo giorno da dog sitter subiscono il furto di Ugo, il bulldog francese affidato loro da una ricca signora per mano di un misterioso veterinario di nome Dr. Mopsi. Dietro il rapimento del cane si nasconde uno strano traffico di cuccioli ma niente è come sembra. Cosa si nasconde davvero dietro il rapimento del cane? Cosa comporterà questo colpo azzardato per i protagonisti? Ugo riuscirà a tornare a casa?

Il colpo del cane – Due prospettive diverse ma simili

Due storie parallele che convergono in un unico colpo: il filo conduttore è il precariato, il vivere alla giornata con qualche lavoretto, sopravvivendo allo sfruttamento da parte di sedicenti datori di lavoro. Marti e Orazio, che si fa chiamare Dr. Mopsi, sembrano inizialmente due mondi agli antipodi: lei piena di entusiasmo, sincera e fiduciosa verso il prossimo, lui un malfattore dallo sguardo amichevole. Sarà Orazio a sottrarle con l’inganno Ugo, il dolce bulldog francese di una tirchia signora benestante (Anna Bonaiuto), con la scusa di accoppiarlo con la sua cagnolina e guadagnarci sulla vendita dei cuccioli.

Il colpo del cane, cinematographe.it

Il film si struttura in due parti che mostrano due punti di vista della stessa vicenda: la prima ci introduce nella vita di Marti e Rana una coppia di ragazze affiatate, festaiole e alle prese con l’affitto da pagare. La seconda è invece una digressione sul “cattivo” che le ha ingannate: scopriamo così che Orazio alias Mopsi è un tranquillo metallaro alla ricerca di un lavoro che subisce così tanto dal mondo che lo circonda da passare dall’altra parte della barricata. Così Marti e Orazio finiscono per assomigliarsi apparendo come due vittime dello stesso sistema, “costretti” a tirare avanti attraverso stratagemmi non sempre onesti.

Del personaggio interpretato da Edoardo Pesce conosciamo i due lati, il prima e il dopo, le motivazioni che lo porteranno al cambiamento. Prima metallaro apparentemente minaccioso ma che si rivela buono e romantico. Un uomo che non riesce a rubare la pensione della madre né a vendere il loculo di famiglia al cimitero per pagarsi l’affitto; un uomo che si innamora della vicina di casa ma è troppo timido per farsi subito avanti. Un uomo che all’ennesima ingiustizia decide di farsi valere nel modo più sbagliato.

Il colpo del cane – Commedia e mistero in un’avventura grottesca

Il colpo del cane, cinematographe.it

Una struttura molto particolare quella messa in piedi da Fulvio Risuleo in Il colpo del cane, come se lo spettatore si trovasse di fronte a due film da vedere nell’ordine che preferisce. Grottesco e bizzarro dalle situazioni surreali e con una morale di fondo: gli animali – oltre a Ugo, ci sono pappagalli e pecore – sono i personaggi chiave del film e hanno una loro identità, una loro storia, ma l’uomo li tratta come oggetti da abbellire con ridicole tutine o da rinchiudere in gabbia. Commedia, dramma e mistero si incrociano nella stessa storia tra rocamboleschi inseguimenti nelle campagne romane nella quale non esiste una retorica suddivisione fra buoni e cattivi ma una disperata lotta per cambiare la propria posizione sociale.

Le musiche originali elettroniche sono composte dal musicista americano Robert Aiki Aubery Lowe e curate dal sound designer Francesco Lucarelli.

Regia - 3
Sceneggiatura - 2
Fotografia - 3
Recitazione - 3
Sonoro - 3
Emozione - 2

2.7