Roma FF11- If I Close My Eyes: recensione del documentario di Francesca Mannocchi e Alessio Romenzi

Nella sezione Riflessi dell’undicesima Festa del Cinema per Roma un altro toccante documentario dal titolo If I Close My Eyes di Francesca Mannocchi e Alessio Romenzi.

If I Close My Eyes è un breve documentario che racconta la vita dei profughi siriani in Libano tramite gli occhi e i le parole dei bambini.

Il Libano – uno stato di 4 milioni di abitanti – ospita circa 1.200.000 profughi siriani. Cifre che suonano umilianti per un’ Europa che con i suoi cinquecento milioni di abitanti litiga continuamente per ospitarne 1 milione e vede nell’immigrazione una minaccia e non un’opportunità.

If  I close my eyes ci racconta la vita dei profughi siriani in Libano e soprattutto le storie dei bambini che il sistema scolastico libanese non può accogliere e che non riceveranno mai un’istruzione. Quasi trecentomila bambini – che portano dentro di sé il terribile ricordo della guerra –  saranno esclusi dal sistema scolastico.

Che fine faranno? Saranno costretti a lavorare per una manciata di dollari al giorno o qualcuno riuscirà a garantirgli un futuro? Una generazione, quella dei profughi bambini, che sta perdendo uno dei diritti umani fondamentali, quello dell’istruzione e dello studio.

Il documentario If I close My Eyes racconta senza alcun artificio cinematografico la tragica realtà dei bambini siriani rifugiati in Libano, nulla di più nulla di meno. Dalle loro storie, espresse con parole semplici e sguardi innocenti, traspare tutto ciò che loro desiderano e tutto ciò che provano a dimenticare e a superare.

Tutti i bambini in If I Close My Eyes sono sorprendentemente accomunati da un’unico desiderio: tornare a casa.

Nel documentario si racconta anche di un uomo che si improvvisa maestro nel campo profughi: un modo per ripartire, un occasione per lui e per i bambini di avere un posto del mondo.

Ciò che di allarmante si evince dal documentario è il dato sull’istruzione in questi paesi :300 mila bambini in Libano e 600 mila in totale. La guerra in Siria ha una dimensione storica notevole, enorme, tragica. Pertanto il documentario è un occasione di riflessione per capire a cosa andranno in conto questi bambini, vittime di una guerra e privati di un’istruzione che potrebbe essere l’unico appiglio per il loro riscatto.

Lo spettatore di fronte ad opere come If I Close My Eyes, a differenza di un servizio giornalistico a cui spesso siamo tutti assuefatti, può riuscire ad avere sensazioni di rabbia e impotenza decisamente più sentite. La sorte finale, però, rimane la stessa: i comuni mortali occidentali nulla o pochissimo possono di fronte a eventi di questa portata se non riflettere sui valori e sul mondo – quello più vicino – che ci circonda.

Francesca Mannocchi è una reporter freelance che collabora con emittenti italiani e testate italiane e internazionali. Si è occupata di migrazioni, realizzando reportage dalla Tunisia, da Calais, dai Balcani e dalla Libia. Alessio Romenzi è un fotogiornalista  che ha realizzato, tra gli altri, diversi servizi per Time sulla Siria sotto assedio.

Il loro lavoro per If I Close My Eyes è meritevole di essere un documentario puro dal punto di vista tecnico e commovente per la tematica trattata.

If I Close My Eyes è visibile gratuitamente on demand sul portale web della Rai.

Regia - 3.5
Fotografia - 4.5
Sonoro - 4
Emozione - 4

4