I viziati: recensione del film Netflix di Nicolas Cuche

Ultimo remake del fortunato originale messicano Nosotros los nobles, I viziati è una divertente commedia sul privilegio e sui legami familiari ancora irrisolti. Dal 26 novembre su Netflix.

Disponibile su Netflix dal 26 novembre 2021 e adattamento del successo al botteghino messicano Nosotros los Nobles, Pourris gâtés (I viziati nella sua traduzione italiana) è solo l’ultimo in ordine cronologico di una serie di varie trasposizioni dall’originale scritto e diretto Gary Alazraki nel 2013. Da questo infatti lo stesso Alazraki ha tratto due anni dopo Club de Cuervos, serie tv per Netflix ‘giocata’ su un’eredità di un Club di calcio, mentre il regista Guido Chiesa lo ha riproposto con la commedia corale Belli di papà, interpretato sul grande schermo da Diego Abatantuono, Matilde Gioli e Francesco Facchinetti.

Una sceneggiatura dunque che facilmente si presta ad assestamenti di lingua e di riferimenti culturali, stavolta adeguato in perfetto humor francese da Nicolas Cuche, habitué di direzioni seriali tra cui il fortunato format adolescenziale Les Bracelets Rouges, e alcuni episodi del crime fantastico Joséphine, ange gardien.

I viziati è la storia di tre figli monegaschi ‘aggirati’ dal padre e per la prima volta costretti a lavorare

i viziati cinematographe.it

Spostando l’ambientazione da Città del Messico al Principato di Monaco, Cuche sfrutta l’atmosfera da eterna vacanza tipico della città-stato patria del benessere, presentando tre quasi trentenni maturi per anagrafe ma non per saggezza acquisita, figli di un padre imprenditore, e ridicoli quanto inadatti a responsabilizzarsi e dunque emanciparsi dall’ala paterna che li ha accolti (leggi: finanziati) sin dall’infanzia. All’avviata società gestita dal papà, Philippe (l’attore e comico Artus) ha solo da proporre idee assurde quanto irrealizzabili; la sorella più piccola Stella (Camille Lou, vista ultimamente nella miniserie natalizia Christimas Flow ‒ Gli opposti si innamorano) oltre ad organizzare party e sperperare i soldi in shopping compensativo vuole spostarsi con l’altrettanto vanesio Juan Carlos (Tom Leeb); per non parlare di Alexandre (Louka Meliava), toy boy col pallino per le milf e abile nel mettere in ridicolo il povero patriarca.

Quando il signor Bartek (Gérard Jugnot) finalmente si rende conto di aver viziato abbastanza i figli, orfani di madre e privi di alcuna qualifica professionale, proverà a inscenare una drastica risoluzione legale, con l’intento, per altro comprensibile, di slegarli da una protezione finanziaria che li ha resi esponenti capricciosi di una bolla generazionale che li etichetta ‘figli di’, anacronistica e lontana dall’estenuante realtà lavorativa del mondo moderno.

Su Netflix una commedia corale che punta, con leggerezza, alla doppia riflessione

i viziati cinematographe.it

I tre allora saranno costretti a rimboccarsi le maniche e saltare dall’altra parte del mercato, realizzando, nella necessaria umiltà di Marsiglia, i rapporti di potere fra chi il denaro lo detiene, ovvero il cliente, e chi invece è costretto, per altrettanta necessità, a sottostare e sopportare sacrifici, assurde richieste e compromessi quotidiani.

Commedia brillante sostenuta da un plot che avvicina e somma dinamiche familiari al ragionamento sulla contemporaneità, I viziati tuttavia non intende indagare più di tanto nel precariato 2.0, trovando nel pretesto del finto peculato, la possibilità invece di aprire un racconto di legami e assenze, di relazioni offuscate dalla smania del profitto; dell’occasione di conoscere, davvero, l’essenza profonda di tre caratteri diversi. Puntando ad un cast di volti noti, scelti per porre in chiave satirica uno stile di vita e un privilegio spesso lontano dalla realtà, il film avanza con leggerezza e una punta di velata emotività, riuscendo, pur nella prevedibilità di alcuni passaggi narrativi, a (ri)creare un adattamento compiuto, fedele nella sua recezione all’originale e in grado di intrattenere un pubblico trasversale alla ricerca di una commedia godibile.

Regia - 3
Sceneggiatura - 3
Fotografia - 2.5
Recitazione - 3
Sonoro - 2.5
Emozione - 2.5

2.8

Tags: Netflix