Homeland 5×01: recensione season premiere

Homeland ritorna con una quinta stagione che sembra sin dai primi minuti uno reboot della serie che siamo abituati a vedere.
Quello che salta all’attenzione è il salto temporale di ben due anni dalla quarta stagione, con Carrie che ha deciso di trasferirsi a Berlino per condurre una vita totalmente nuova e diversa: appare infatti come una madre modello per la sua bambina ormai cresciuta, lavora per una Fondazione privata di un filantropo tedesco, convive con un ragazzo che lavora con lei e sembra aver chiuso per sempre con la CIA.
Tutto questo appare nei primi minuti, ma appena la puntata decolla si iniziano a vedere i primi legami tra la fondazione del filantropo tedesco per cui lavora e la base della CIA a Berlino.
Un errore della CIA tedesca richiama in Germania Saul, seguito anche da Peter Quinn, che tornato dalla sua missione sembra non essere cambiato molto, infatti appare piuttosto teso sul lavoro, aggressivo e pronto a compiere qualsiasi missione gli venga richiesta come un uomo che non ha nulla da perdere.

Homeland 5 riparte lentamente, ma promette grandi colpi di scena con una nuova trama

Se già la quarta stagione era partita con una nuova trama, la quinta sia per il salto temporale che per l’ambientazione, sembra essere una nuova serie a cui si può avvicinare anche un pubblico nuovo, non abituato alla trama classica.
La partenza sembra essere in pieno stile Homeland, lenta nei primi minuti, ma già verso metà puntata piena di colpi di scena, l’incontro tra Carrie e Saul che mostra quanta tensione ci sia tra i due, il rapimento di Carrie e l’inevitabile incrocio tra il nuovo lavoro di Carrie e la CIA.

Homeland

Carry durante il suo rapimento

Che Carrie nonostante la sua nuova vita stia ancora collaborando con la CIA? Questo sarebbe un altro colpo di scena in perfetto stile Homeland e potremo scoprirlo solo nei prossimi episodi.
Nonostante ci siano pochi legami con le prime stagioni della serie e per il pubblico appassionato questo possa sembrare estraniante, Homeland si rivela sempre una serie solida, che parte lentamente per poi sferrare colpi di scena sia nella trama che nello sviluppo dei personaggi.
Approvata a pieni voti questa puntata che sicuramente è una perfetta preparazione per una stagione che si rivela già interessante sia per la trama sia per il risvolto che questa può avere su personaggi come Saul, Carrie e Quinn che sono in continua evoluzione.

 

Giudizio Cinematographe

Regia - 2.7
Sceneggiatura - 2.7
Fotografia - 2.7
Recitazione - 2.7
Sonoro - 2.7
Emozione - 2.7

2.7

Voto Finale