Harry ti presento Sally: recensione

 

Io prendo quello che ha preso lei

Dal momento in cui la madre di Rob Reiner pronunciò quella frase al cinema 25 anni fa, quello fu il momento destinato a diventare memorabile di Harry ti presento Sally. Ma anche se la battuta (per non parlare dell’altrettanto famoso “orgasmo finto” a cui la frase arriva a conclusione) è divertente, è lontana dalla cosa più speciale del film, il quale, due decenni e mezzo più tardi, è ancora la commedia romantica per eccellenza.

Diretto da Rob Reiner e interpretato da Meg Ryan e Billy Crystal, il film ottiene una risonanza immediata, una volta lanciato sul mercato il 14 luglio 1989. Esplorando notoriamente la questione del “se gli uomini e le donne possono mai essere solo amici” (o “cosa succederà a due amici se si mette di mezzo il sesso”), il film segue Harry Burns, un pessimista accomodante, e Sally Albright, un’ ottimista schizzinosa, nel corso di dodici anni. I due inizialmente non si stanno simpatici, ma alla fine diventano amici, e poi, qualcosa di più. Naturalmente, la tensione del “lo faranno/non lo faranno” non è una rivoluzione per il genere delle commedie romantiche, ma lo spirito e il fascino infuso nei dialoghi e il carisma che sia Ryan e Crystal hanno portato sullo schermo, ha colpito l’animo degli amanti del romanticismo.

Oggi sembra quasi strano pensare al film (ora icona di tutte le commedie romantiche) come un’opera alla Woody Allen, soprattutto dal momento che ormai sono molteplici le pellicole realizzate chiaramente ispirate ad “Harry ti presento Sally”. Commedie romantiche innumerevoli, girate negli anni ’90 e 2000 che palesemente cercano di catturare il fascino di Harry e Sally, alcune con grandi risultati (come, ad esempio, “Il matrimonio del mio migliore amico”) e altre meno. Anche sitcom come “Seinfeld” e “The Mindy Project” hanno incorporato cenni, sia sottili che palesi, al film. Nonostante gli imitatori e gli anni e le variazioni del genere di appartenenza, “Harry ti presento Sally” risalta ancora.

Harry ti presento Sally scena del film

Una scena del film

Parte di ciò che rende il film così grande è la sua semplicità. Prima di tutto, i due lead actors non sono uniti a causa di qualche scommessa ridicola, né hanno a che fare con qualsiasi tipo di magia o incantesimo. Harry e Sally non sono nemmeno alle prese con le differenze di classe o di status sociale (“Pretty Woman”, “Notting Hill”). Entrambi sono bianchi e privilegiati, vivono a New York in appartamenti enormi e sono carichi di soldi e di tempo disponibile.

Invece, Harry e Sally hanno semplicemente a che fare con l’annosa questione delle differenze tra uomini e donne. Le questioni che la coppia (insieme ai loro due migliori amici, Jess e Marie, ottimamente interpretati da Bruno Kirby e Carrie Fisher) affronta sono abbastanza universali nei rapporti tra ventenni o trentenni ovunque: lotte per il possesso quando si va a vivere con qualcuno; la necessità di avere una “persona di transizione,” aka un chiodo-schiaccia-chiodo, dopo una rottura; avere a che fare con un partner che è ad “alta manutenzione” (un termine che il film ha coniato). E, naturalmente, la tensione e l’imbarazzo che segue all’aver fatto sesso con un buon amico. La cosa ancora più notevole è la pertinenza del film, la quale si avverte ancora oggi. A parte alcune acconciature e scelte sartoriali, il film è invecchiato molto bene, in gran parte grazie alla sua scrittura.

Ma forse, soprattutto, il film si distingue perché è romantico; anche se la loro storia d’amore è un lento bruciare, Harry fa finalmente una delle più grandi dichiarazioni d’amore a Sally la sera di capodanno, dicendo:
Sono venuto qui stasera perché quando ti rendi conto che vuoi passare il resto della tua vita con qualcuno, desideri che il resto della tua vita inizi il più presto possibile.

È abbastanza per far fondere il cuore anche agli scettici più incalliti. I Ti odio di Sally e il bacio al veglione, per finire,  resteranno una delle cose più romantiche di sempre. Grazie Harry ti presento Sally per farci sognare che una storia d’amore e di amicizia a lieto fine sia possibile!

Giudizio Cinematographe

Regia - 3.7
Sceneggiatura - 3.7
Fotografia - 4
Recitazione - 4
Sonoro - 3.5
Emozione - 4.2

3.9

Voto Finale