Grazie. E scusa: recensione del film di Lisa Aschan

Un film tenero e doloroso che racconta la perdita e il rapporto tra due sorelle.

Grazie. E scusa, diretto da Lisa Aschan, scritto da Marie Østerbye e prodotto da Stine Meldgaard e Meta Louise Foldager Sørensen disponibile in streaming su Netflix a partire dal 26 dicembre 2023, racconta una storia di dolore e di amore, di un lutto e del ricucire sentimenti e rapporti.
Sara ha un marito, Daniel, è già madre e lo sta per diventa per una seconda volta. Una sera, prima di andare a letto il coniuge le dice che vuole separarsi. Nessuno dei due è a conoscenza che quella sarebbe stata la loro ultima notte insieme, l’uomo morirà nel sonno e per Sara inizia un periodo pieno di dubbi, domande senza risposta e tante paure taciute.

Grazie. E scusa: un giorno tutto questo dolore ti sarà utile

Grazie. E scusa non narra una storia di un omicidio, non si tratta di un thriller, al centro c’è un caso sfortunato e c’è una donna che prova a reprimere tutte le emozioni e sembra essere sempre sul punto di esplodere. Sara porta con sé il suo passato, quel senso di abbandono con cui spesso si deve fare i conti, in fondo è una madre, deve spiegare a Elliot, ormai abbastanza grande da fare domande ma non così tanto da capire davvero cosa sia successo, e deve stare bene perché è all’ottavo mese di gravidanza. 

Sara (Sanna Sundqvist) è razionale, quadrata e con i piedi ben piantati a terra, è abituata a tenere tutto dentro, ad accarezzare il proprio dolore, le proprie ferite, quando, anni prima, i suoi genitori, hanno divorziato, lei ha accettato tutto senza fare troppi drammi, come anche la scelta della sorella Linda, di andare a vivere con il padre. Intanto dentro covano rabbia e rancore per chi l’ha abbandonata e lasciata sola.
Neanche ora, quando la notizia della morte del marito le cade addosso, sembra avere emozioni, è come se ogni cosa le scivolasse sulla pelle, non ci sono scosse neppure nel momento in cui il figlio le chiede cosa stia succedendo, un’atarassia ingombrante la attanaglia.

Un film tenero e doloroso che racconta la perdita e il rapporto tra due sorelle

Grazie. E scusa è un film che parla di ciò che accade dopo che una grave perdita è avvenuta. Sara deve gestire le complessità di un momento tanto difficile da vivere e spiegare, la maternità imminente, la responsabilità di prendersi cura di Elliot, la vedovanza e la “creazione” di un nucleo con chi è rimasto. Deve dare la notizia non solo alla propria famiglia ma anche a quella del marito, incredibilmente Sara trova conforto proprio in Linda, quella sorella maggiore che in passato l’ha lasciata sola e che ritorna nella sua vita con il proprio bagaglio di caos, problemi e relazioni sbagliate. Linda (Charlotta Björck) è ancora svogliata, immatura, disordinata, quella distanza di sicurezza in cui è vissuta non l’ha resa più donna, eppure il suo  ritorno, assieme al cane Zlatan, è tanto inaspettato quanto fondamentale non solo per Sara ma anche per lei stessa.

Sara vive il lutto, un processo lungo e molto personale, a suo modo, la perdita del marito è qualcosa che deve accettare un po’ alla volta e dovrà per forza di cose chiedere aiuto, abbandonarsi agli altri. Le due sorelle si parleranno, si racconteranno e non senza strappi e liti scenderanno a patti con ciò che sono state ed anche con ciò che sono ora. Se il figlio di Sara è pronto ad accogliere le cose della vita, anche le più dolorose, con la leggerezza coraggiosa dei bambini, per i grandi le cose sono molto più complesse perché dialogano con varie parti di sé, con varie emozioni, infatti, fino ad un certo punto, non c’è traccia di comunicazione sana tra loro. I personaggi del film sono persone dolenti, che tentano di sopravvivere, tenendosi stretti a ciò che trovano lungo la strada e, potranno dirsi cresciuti, maturati, soltanto quando capiranno che non si può percorrere alcuna via isolati dal resto del mondo. Grazie. E scusa dimostra anche quanto sia fondamentale entrare in contatto con gli altri pianeti mentre si viaggia, è necessario guardare agli altri, accettare e chiedere un sostegno, un abbraccio, una parola, non ci si può salvare da soli. Non è facile però è necessario farlo.

Grazie. E scusa: valutazione e conclusione

Grazie. E scusa. è una storia profondamente reale, mescola dramma e commedia, in perfetto equilibrio perché come spesso accade anche nella vita quando il dolore ti riempie, anche in quel momento ci può essere qualcosa di aspramente comico.
Al centro ci sono la perdita e il lutto ma c’è anche la trasformazione del rapporto tra due sorelle che si sono perse ma che ora devono ritrovarsi per poter sopravvivere agli urti. Sia Sara che Linda si trovano in un momento fondamentale della loro esistenza, certamente è il dolore di Sara ad essere il perno della vicenda ma c’è anche quello di è Linda che è intrappolata in una vita non all’altezza di ciò che è e dei suoi sogni.
Lo spettatore viene accompagnato in questa piccola grande storia di vita, composta da note delicate e mai esasperate eppure non per questo poco intense, all’interno di una famiglia che ha avuto un grosso terremoto e solo dopo questo lungo e tumultuoso viaggio potrà trovare un nuovo centro.

Regia - 3.5
Sceneggiatura - 3.5
Fotografia - 3
Recitazione - 3.5
Sonoro - 3
Emozione - 3.5

3.3

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