Cops – Una banda di poliziotti: recensione della commedia in due puntate di Luca Miniero

Una parodia del genere poliziesco con protagonisti Claudio Bisio, Stefania Rocca, Pietro Sermonti, Francesco Mandelli, Dino Abbrescia, Giulia Bevilacqua, Guglielmo Poggi e Giovanni Esposito.

Il 14 e 21 dicembre su Sky Cinema e in streaming su Now Tv andrà in onda il nuovo film in due episodi di Luca Miniero (Benvenuti al sud, Sono tornato) Cops – Una banda di poliziotti ispirato al film svedese Kops del 2003 di Josef Fares. Protagonisti Claudio Bisio nel ruolo del Commissario Cinardi che arriva ad Apulia “la città più tranquilla d’Italia” in un commissariato costituito da poliziotti decisamente sopra le righe: Benny The Cop (Francesco Mandelli) un agente che vive con la nonna ed è ossessionato dagli action movie americani, parla con inglesismi e sogna sparatorie e arresti rocamboleschi; Maria Crocifissa (Giulia Bevilacqua) e Nicola O’Sicc (Pietro Sermonti) moglie e marito perennemente in lite, lei vorrebbe che Nicola dimagrisse e che le desse più attenzioni, lui non sopporta che Maria faccia troppi piani a lungo termine e non riesce a dire “Ti amo”; Tommaso (Guglielmo Poggi) giovane centralinista del commissariato che studia per il concorso che gli permetterà di lasciare la provincia che gli sta stretta e nella quale si sente giudicato perché gay, anche se spesso legge senza motivo in ogni frase che gli viene rivolta allusioni alla sua sessualità.

Cops - Una banda di poliziotti, cinematographe.it

Una Puglia ideale tra tranquillità e criminalità celata

L’atmosfera è decisamente idilliaca perché ad Apulia non succede mai niente: non ci sono né furti, né omicidi, e i poliziotti passano le loro giornate a mangiare al chioschetto del simpatico Tonino (Dino Abbrescia) ossessionato dalle cime di rape e dalle cipolle, o a rilassarsi in commissariato. Fino a quando l’arrivo dell’emissario del Ministero Margherita Nardelli (Stefania Rocca) pone fine a questa tranquillità: il commissariato chiuderà per inattività e i suoi agenti verranno trasferiti altrove. Un duro colpo per il Commissario Cinardi e i suoi poliziotti: il primo perché dopo aver lottato negli anni ’70 e ‘80 contro la criminalità organizzata vorrebbe aspettare in santa pace la pensione, gli altri perché non vogliono abbandonare le loro abitudini. Così hanno un’idea tanto geniale quanto assurda e soprattutto criminale: compiere loro stessi dei reati per scongiurare la chiusura del commissariato. Ma davvero ad Apulia la criminalità è andata in pensione? Il “fantasma” di Zu Tore, noto boss mafioso latitante da anni, aleggia ancora e forse è arrivato il momento per il criminale di tornare a casa …

Cops - Una banda di poliziotti, cinematographe.it

In una Puglia ideale – il paesino di Apulia è fittizio, infatti i due film sono girati tra Nardò, Lecce e San Vito dei Normanni – si svolge la nuova fatica di Luca Miniero che rimanda alla mente le atmosfere goliardiche della Napoli di Benvenuti al sud e la “criminalità comica” di Un boss in salotto. Cops racconta la vita in una provincia del sud con tutti i cliché del caso: la religiosità, le tradizioni popolari, la vita semplice ma felice in un paesino dove tutti si conoscono. E così anche l’Arma assume un aspetto comico: gli agenti protagonisti, infatti, sono degli imperfetti, dei veri e propri imbranati che non riuscirebbero a sventare una rapina nemmeno se fosse perpetrata dallo scemo del paese.

Cops – Una banda di poliziotti – Tra Scuola di Polizia e Una pallottola spuntata

Una parodia del genere poliziesco che ha invaso da anni la serialità e di certo uno dei più amati e seguiti al cinema: con questa commistione di generi Cops sembra omaggiare la serie di film cult Scuola di polizia anche se in questo caso le vicende partivano da una premessa opposta, ovvero l’aumento della criminalità. In particolare è il personaggio di Benny The Cop a risultare più convincente rispetto agli altri nel parodiare personaggi come Tackleberry o nell’omaggiare Frank Debrin di Una pallottola spuntata, film demenziale per eccellenza. La differenza fondamentale in Cops sta, però, nel non riuscire a risultare allo stesso modo comico e contemporaneamente una graffiante satira dell’ambiente dell’Arma, dei cattivi raccontati, delle dinamiche criminali. Alla comicità becera che pure piace ed è importante che ci sia bisogna abbinare, però, una critica della società e una maggiore caratterizzazione dei personaggi se non si vuole che il risultato sia una delle tante tiepide commedie italiane. E questo Miniero ha dimostrato ampiamente di saperlo fare, non solo con Benvenuti al sud, commedia di successo dall’umorismo intelligente ed efficace, ma anche con Sono tornato e con Un boss in salotto: per questo motivo da un autore come lui ci si aspetta sempre di più.

Cops - Una banda di poliziotti, cinematographe.it

Il passato da eroe di mafia del Commissario Cinardi viene solo accennato, per esempio, come sono trattate in maniera superficiale le dinamiche tra i poliziotti coniugi, quella del fantomatico Zu Tore e del criminale che soffre di personalità multipla Anaconda (Giovanni Esposito). I cliché sulla vita “sonnecchiante” e paradisiaca del sud Italia o la presa in giro in maniera bonaria dei boss latitanti non bastano a far funzionare al meglio un prodotto di puro intrattenimento, che ha alcuni momenti godibili, ma che difficilmente lascerà un segno nella comicità come gli esempi sopracitati.

Cops - Una banda di poliziotti, cinematographe.it

Cops – Una banda di poliziotti è uno Sky Original, prodotto da Sky e Banijay Italia, con la produzione esecutiva di Picture Show, in associazione con Memfis Film, il sostegno di Apulia Film Commission e Pugliapromozione e il contributo di Regione Lazio. Come rivelato recentemente da Nils Hartmann, produttore esecutivo per Sky, Cops fa parte di una “collection” e in quanto tale avrà un seguito.

 

 

 

Regia - 3
Sceneggiatura - 2
Recitazione - 3
Fotografia - 3
Sonoro - 3
Emozione - 2

2.7