Coincidenze d’amore: recensione del film di e con Meg Ryan

Meg Ryan torna al cinema e lo fa in coppia con David Duchovny in Coincidenze d’amore, esordio per l’attrice dietro la macchina da presa. Doppia sorpresa quindi che fa sperare che la star del genere della commedia sentimentale per decenni faccia nuovamente emozionare, magari commuovere e divertire il proprio pubblico. Ma purtroppo non è così, perché Coincidenze d’amore è una pellicola piena di difetti, con fin troppo pochi pregi e che neanche gli ottimi attori riescono a salvare. Al cinema dall’11 aprile 2024 il film di Meg Ryan è interamente ambientato all’interno di un aeroporto che, a causa di una tempesta di neve in corso, ha dovuto cancellare  tutti i voli.

Le coincidenze che cambiano la vita

Coincidenze d'amore - cinematographe.it

Coincidenze d’amore è un film che non funziona; la regina della rom com realizza e dirige una pellicola che poteva essere un buon prodotto e che poteva dare nuova linfa vitale a un genere fin troppo abusato, ma anche sempre amato dal grande pubblico. Una commedia sentimentale che vede 2 ex fidanzati incontrarsi a distanza di tempo, riavvicinarsi, rincontrarsi e forse dirsi tutto ciò che non si erano detti quando le loro strade dovevano dividersi. Un racconto sicuramente ambizioso e non facile, che avrebbe dovuto puntare tutto sulla sceneggiatura, seguendo la linea di molti altri lungometraggi ambientati in un’ unica location. Una location che qui è un aeroporto, e che in base a come la si inquadra può essere immensa, ma anche estremamente chiusa, limitata, costituta da luoghi asettici, spogli, dove le persone sono solo di passaggio e dove passano spesso di fronte a negozi, bar e ristoranti che sono più delle vetrine da osservare, dei posti dove aspettare, che non hanno alcun valore, che spesso si dimenticano. Ma per i 2 personaggi diventano un luogo che si carica di significato.

In quell’aeroporto costruiscono ricordi che rimarranno per tutta la vita. Quel posto che è circondato dalla neve, da una tempesta costituita da fiocchi bianchi che tanto somigliano a una pioggia di stelle che come momenti del passato di entrambi tornano a far parte della loro mente, a occupare il proprio cuore e la propria anima. Uno dopo l’altro diventano il centro delle loro conversazioni, delle loro liti, della loro memoria nostalgica di un tempo andato e di fin troppi discorsi lasciati a metà. Il problema di Coincidenze d’amore è che la maggior parte della sua riuscita, oltre alla storia e al passato dei 2 che a poco a poco si scopre, è legato proprio alla scrittura, che è forse l’elemento meno efficace e peggiore dell’intera pellicola. E ne risente anche l’interpretazione di Meg Ryan e David Duchovny che, non è un segreto, sappiamo essere degli ottimi attori. E non solo di commedie romantiche, nelle quali potremo ricordare in particolare Meg Ryan, ma in generale di Hollywood, di prodotti molto diversi tra loro.

L’inconsistente sceneggiatura che Coincidenze d’amore accusa maggiormente

Coincidenze d'amore

Le battute e lo scambio di dialoghi in Coincidenze d’amore sono insulsi, poveri di contenuti ma anche di forma. Non c’è poesia, non ci sono particolari riflessioni o colpi di scena sulla loro storia d’amore o sul loro presente. Qualcosa viene rivelato, ma si tratta di stratagemmi prevedibili e già visti. È chiaro ciò che Meg Ryan volesse descrivere con questo film, ma è anche ovvio che l’intento è da definirsi quasi del tutto fallito. Cosa rende unico, diverso e cosa fa di Coincidenze d’amore un film che merita di essere visto, sono domande senza risposta. Non è solo la mancanza di originalità, ma una sensazione di perplessità, monotonia e anche immobilità del film che non riesce mai a prendere ritmo, a decollare, rimanendo statico nel suo continuo scambio di battute, una conseguente all’altra, una chiarificazione e spiegazione di cose già dette, già raccontate, già percepite e comprese. Anche il loro rapporto, che dovrebbe avere quella complicità e sintonia di chi ha vissuto una storia d’amore e si incontra nuovamente dopo anni, quando la propria vita è andata avanti e ha preso strade molto diverse, non arriva al cuore del pubblico. Non sembrano due figure che si sono amate e conosciute e quasi nulla di quel passato condiviso e di quei progetti fatti insieme viene poi realmente approfondito.

Coincidenze d’amore: conclusione e valutazione

Coincidenze d'amore

Non c’è nulla che convince a pieno del film e invece la possibilità di realizzare una rom com fuori dagli schemi c’era. A dare qualche guizzo di suggestione, romanticismo e l’idea, palese, di un tempo che si è fermato, di una seconda possibilità data a 2 personaggi che si rendono conto di quanto c’era di irrisolto tra loro, è solo la location e i motivi che causano uno stop di tutti i voli. Si tratta di quei momenti di calma stagnante, di pace, di attesa verso il momento in cui la propria esistenza riprenderà come prima e che rimarranno lì, come un qualcosa fuori programma senza conseguenze. Ma per i personaggi di Bill e Willa quello si trasforma nella svolta che entrambi aspettavano, nell’universo e il destino che si è messo d’impegno per permettere a 2 persone di andare realmente avanti, di prendere quelle scelte che senza quell’incontro non avrebbero forse avuto la forza di fare. Gli attori c’erano, i presupposti anche, ma manca quella tecnica di scrittura, fotografia, scenografia e recitazione che avrebbe dovuto dare quell’atmosfera sognante, astratta, surreale, quasi onirica e fantastica. Un tono che in Coincidenze d’amore viene affidato solo alle condizioni climatiche e ai continui annunci all’altoparlante che fanno inizialmente sorridere, ma che poi diventano ripetitivi e assurdi.

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Regia - 2
Sceneggiatura - 1
Fotografia - 2.5
Recitazione - 3
Sonoro - 3
Emozione - 2

2.3