Big: recensione del film con Tom Hanks

Ho espresso un desiderio ieri sera: mi sono trasformato in grande! Mamma, ho espresso un desiderio! La macchina mi ha trasformato in un adulto!”

Brillante commedia del 1988, diretta da Penny Marshall e distribuita dalla Twentieth Century Fox, Big è un remake del film italiano del 1987 dal titolo Da Grande, con la partecipazione di Renato Pozzetto e diretto dal regista Franco Amurri. 

Big – Una commedia spensierata e divertente interpretata da Tom Hanks e Elizabeth Perkins

Big, che ottiene due nomination agli Oscar del 1989 nelle categorie “Miglior attore protagonista” e “Migliore sceneggiatura originale”, si concentra sulla storia di un bambino, Josh Baskin (Tom Hanks), che esprime il desiderio di diventare grande.

Così, nel corso di una notte, il suo corpo si trasforma in quello di un adulto, nonostante la sua anima interiore rimanga quella di un dodicenne. Josh si ritrova improvvisamente a dover gestire la vita di un adulto: dal cercarsi un lavoro, al primo appuntamento con una donna.

Big

Penny Marshall dirige una commedia divertente e spensierata, che porta gli adulti a riconfrontarsi con il loro io bambino. Nonostante si possa pensare che Big sia molto simile al Da Grande italiano con Pozzetto, la regista riesce a variare piccoli aspetti nella storia, compreso il finale. Purtroppo il ritmo della pellicola si smorza nella seconda parte, diventando a tratti scontato e infantile, e perdendo parte della brillantezza iniziale.

Entrata nella classifica delle scene cult più celebri ad Hollywood è la memorabile scena del pianoforte all’antico negozio di giocattoli F.A.O. Schwartz, in cui Tom Hanks, nei panni di Josh Baskin, salta sulla tastiera, illuminando i vari tasti e suonandoli, eseguendo la celebre canzone Heart and Soul.

Big

Tom Hanks si immedesima nella parte, prendendo le esperienze necessarie dal suo bagaglio personale

Tom Hanks apporta al ruolo di Josh la sua classica vena comica e umoristica, riuscendo comunque ad arrivare al cuore di chi guarda. L’attore in Big buca letteralmente lo schermo, prendendo dal suo bagaglio personale le esperienze necessarie per immedesimarsi nella parte.

Per riuscire a portare sullo schermo l’energia di un bambino di 12 anni, è come se si fosse ricordato cosa significa essere bambini, la loro continua voglia di giocare, la loro innocenza e la loro instancabilità. La sua recitazione si contraddistingue per il particolare guizzo umoristico, la velocità, le pause nei tempi giusti e la destrezza fisica.

Grande interpretazione anche di Elizabeth Perkins, che veste i panni di Susan Lawrence, donna di cui si innamora il Josh adulto. Una recitazione divertente, in cui l’attrice, forse un po’ rigida nel suo ruolo all’inizio del film, riesce abilmente a condividere lo schermo con l’energica co-star Tom Hanks, creando delle situazioni simpatiche e spiritose.

Big

La purezza dei bambini aiuta a capire le contraddizioni del mondo degli adulti

Big possiede una morale significativa, quella di far capire agli spettatori che il diventare adulti fa perdere inevitabilmente qualcosa di magico, e che la purezza mentale dei bambini può aiutare a capire le contraddizioni del moderno mondo aziendale.

Per dare la credibilità necessaria al film, bisognava rendere evidente la perdita dell’innocenza e la conquista del senso competitivo che deriva dall’essere un adulto, cosa che Penny Marshall ha reso in tutte le sfumature possibili.

Big, quindi, non è solo una semplice commedia, ma è portatore di un messaggio affettuoso che riesce ad arricchire l’animo degli spettatori.

Regia - 3
Sceneggiatura - 3
Fotografia - 3
Recitazione - 3.5
Sonoro - 3
Emozione - 3

3.1

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