Ballo Ballo: recensione del musical con i successi di Raffaella Carrà

La commedia di Nacho Álvarez racconta con leggerezza il clima di cambiamento degli anni ’70 attraverso le canzoni di Raffaella Carrà.

Dal 25 gennaio 2021 in anteprima esclusiva su Amazon Prime Video una commedia musicale dedicata a Raffaella Carrà: Ballo Ballo di Nacho Álvarez omaggia i più grandi successi della cantante e presentatrice tv in una produzione Indigo Film con Rai Cinema, Tornasol, El Sustituto Producciones Aie. Nel cast Ingrid García-Jonsson, Verónica Echegui, Fernando Guallar, Fernando Tejero, Pedro Casablanc, Carlos Hipólito, Natalia Millán e l’italiano Giuseppe Maggio.

Ambientato negli anni ’70 Ballo Ballo racconta le vicende di Maria che dopo aver lasciato sull’altare il fidanzato italiano scappa da Roma e torna a Madrid. Maria è una ragazza solare, piena di vita, intelligente e un po’ pasticciona che ama la danza e per un colpo di fortuna riesce a entrare a far parte del corpo di ballo del programma di maggiore successo del momento: Las noches de Rosa. Qui si innamora dell’affascinante Pablo, figlio del temibile censore televisivo Celedonio, che sta seguendo le orme del padre nell’emittente televisiva. La ragazza inconsapevolmente grazie ai suoi modi spontanei e liberi porterà a una vera e propria rivoluzione televisiva e dei costumi in Spagna.

Ballo Ballo, cinematographe.it

Al ritmo delle canzoni più iconiche di Raffaella Carrà si svolgono le storie di amore, successo, ambizione, passione e delusione di Maria, della migliore amica Amparo, di Pablo e Massimiliano. Gli studi televisivi dove si trasmette il programma dell’amatissima star Rosa rispecchiano in pieno il clima di quegli anni, ricchi di entusiasmo, di colori e di un pizzico di audacia che veniva però severamente repressa dalla censura che controllava persino i centimetri delle gonne delle ballerine, le scollature e i movimenti di danza considerati inappropriati.

Ballo Ballo – Raffaella Carrà simbolo di cambiamento culturale e dei costumi

Ballo Ballo, cinematographe.it

Un film dedicato a Raffaella Carrà, un’icona della musica e della tv, tutti abbiamo canticchiato le sue canzoni almeno una volta nella vita: da Ballo Ballo, a Fiesta, da Tuca Tuca a Rumore fino a A far l’amore comincia tu, brano iconico al ritmo del quale vediamo scatenarsi Jep Gambardella e compagni nel film premio Oscar La grande bellezza di Paolo Sorrentino, una scena cult alla quale avremmo forse tutti voluto partecipare. Il caschetto più famoso della tv italiana e non solo: Raffella Carrà nel corso della sua carriera ha portato una ventata di novità, audacia e ritmo, una vera e propria rivoluzione musicale e di costume che ha fatto storia e che ha ispirato tante generazioni, entrando nel linguaggio e nella cultura popolare, influenzando la moda, la musica, il modo di muoversi e ballare.

Ballo Ballo, cinematographe.it

La commedia di Nacho Álvarez vuole rendere in toto tutto questo, raccontando con leggerezza un periodo storico di grandi cambiamenti, durante il quale non erano tollerate frasi come “Com’è bello far l’amore da Trieste in giù” o “A far l’amore comincia tu”, o balletti sensuali come quello del Tuca Tuca, e canzoni come Luca, che parlava di omosessualità quando ancora non era accettata dalla maggior parte della società, e che veniva presa solo come un motivetto da canticchiare senza significato. Canzoni come Caliente Caliente, Fiesta, Rumore diventano, quindi, i momenti musicali e coreografici che segnano la vita della protagonista Maria, una donna libera che dà scandalo, anticipatrice dei tempi di libertà sessuale e dei costumi, simbolo in carne e ossa di quella rivoluzione e del clima di gioia e passione contro il passato “inquisitore” fatto di convenzioni e moralismo.

Ballo Ballo – Un musical di puro intrattenimento ma poco incisivo

Ballo Ballo, cinematographe.it

Un musical leggero e senza pretese se non quella di intrattenere anche se a tratti in maniera poco studiata come i balletti degli attori protagonisti che appaiono un po’ troppo legnosi e incerti nei movimenti e nell’eseguire le coreografie. Una nota non da poco visto che si tratta di una commedia musicale ispirata a Raffaella Carrà che non risulta, purtroppo, riuscita in pieno visto che anche le vicende raccontate, i contenuti interessanti riguardanti la società dell’epoca come quelli elencati sopra, vengono risolti in situazioni da “soap opera” con personaggi poco caratterizzati. Ballo Ballo perde così la possibilità di essere un film che narra in maniera incisiva e accattivante un cambiamento epocale e non semplicemente un prodotto di solo intrattenimento che si riduce a riproporre in maniera didascalica delle canzoni molto amate.

Regia - 3
Sceneggiatura - 2
Fotografia - 3
Recitazione - 3
Sonoro - 3
Emozione - 2

2.7