Bad Judge stagione 1: recensione

Kate Walsh è una delle attrici americane più sottovalutate. Dopo averla vista maneggiare bisturi (e dottori) tra le sale operatorie di Grey’s Anatomy e la clinica privata di Private Practice, la Walsh aveva deciso di darci un taglio e cambiare genere; così l’abbiamo vista alla prova in Fargo, dove interpretava una poco di buono sconsiderata e vedova, e poi in Bad Judge della NBC. La serie televisiva, creata da Chad Kultgen e Anne Heche, è andata in onda dal 2 ottobre 2014 al 22 gennaio 2015, con l’annuncio della cancellazione prematura solo dopo cinque episodi. Un potenziale sprecato per Bad Judge, che tra i suoi produttori esecutivi figura anche Will Ferrell, oltre alla stessa Kate Walsh.

La serie televisiva di genere comedy segue le vicende personali e lavorative di Rebecca Wright (Kate Walsh), giudice severo della corte di Los Angeles, ma dal comportamento privato altamente discutibile, tra party e vita spericolata (basti vedere il primo fotogramma del pilot che la ritrae a dormire in una posizione scomodissima, in seguito ad una delle sue tante sbornie). Tuttavia, l’incontro con un ragazzino, il piccolo Robby, i cui genitori sono stati mandati in carcere dal giudice, potrebbe dare una scossa alla vita di Rebecca, rendendola una donna più responsabile. Intorno alla protagonista ruotano i suoi personaggi che fungono da spalla: Tedward (Tone Bell), guardia giudiziaria e amico della donna, Gary Boyd (Ryan Hansen), inizialmente amante, poi fidanzato ufficiale di Rebecca, l’avvocato Tom Barlow (John Ducey), e il giudice Hernandez (Miguel Sandoval).

Kate Walsh nei panni di Rebecca Wright in una scena dal pilot.

Kate Walsh nei panni di Rebecca Wright in una scena dal pilot.

Nonostante la cancellazione precoce, la NBC ha deciso comunque di mandare in onda tutti e 13 gli episodi componenti la prima stagione di Bad Judge. Di puntata in puntata, vediamo Rebecca dividersi tra i casi in tribunali (alcuni completamente assurdi e fuori dal normale, fatti apposta per strappare qualche risata), e la sua vita privata, costeggiata da corteggiatori (oltre Gary, c’è il pompiere Billy che appare per due puntate) e dai problemi della sua migliore amica Michelle (Angela Kingsey), che ha recentemente divorziato e deve ricominciare da capo ad uscire con gli uomini.

In Bad Judge ha funzionato Kate Walsh. Dal ruolo drammatico, è riuscita brillantemente a interpretare un ruolo comico e per alcuni versi neanche banale come quello di Rebecca Wright. La Walsh è un’attrice completa, ma gli spettatori americani hanno deciso di non darle una seconda occasione. Il cammino che intraprende il suo personaggio vede un cambiamento in relazione al suo rapporto con Gary: dapprima occasionale, poi si scopre gelosa del suo approccio con altre donne, fino alla rivelazione di essere innamorata di lui e la decisione a voler porre le basi per qualcosa di serio. Se in amore decide di mettere la testa a posto, non si può dire lo stesso per il suo stile di vita: ed eccola che anche nell’ultima puntata, la troviamo svegliarsi nella stessa posizione del pilot (stavolta però non è sola, ma c’è Gary accanto a lei), che si prepara in fretta, vestendosi in modo sconsiderato per andare in aula per fare il giudice cattivo.

Kate Walsh in una scena di Bad Judge.

Kate Walsh in una scena di Bad Judge.

Ciò che invece non ha funzionato sono stati alcuni personaggi secondari per nulla incisivi e poco convincenti. Come il giudice Hernandez e la stenografa Judy (Amy Rhodes). La presenza del personaggio di Robby nel pilot poteva servire, invece, da spunto intelligente per spingere Rebecca a migliorare comportamento nel corso della serie. Invece, il ragazzino si è ridotto ad essere solo una guest star in una storia autoconclusiva. Ed è una sfortuna perché Bad Judge aveva del potenziale che nella maggior parte dei casi non è stato sfruttato a dovere.

Sperando di rivederla presto sui nostri schermi, ciao Kate Walsh, ci mancherà il tuo Bad Judge.

Giudizio Cinematographe

Regia - 3
Sceneggiatura - 3.5
Fotografia - 2.4
Recitazione - 4.3
Sonoro - 3.5
Emozione - 3.2

3.3

Voto Finale