RomaFF13 – Backliner: recensione del documentario di Riccardo Sinigallia

Backliner è una traccia di uno dei nuovi album di Riccardo Sinigallia.

La sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema di Roma, maggiormente nota come Alice nella città, si apre all’insegna di un viaggio musicale, firmato dal fotografo Fabio Lovino, che attraversa gli anni ’90 fino a giungere alla nostra attualità: Backliner. Il documentario è volto a presentare a 360° il percorso creativo intrapreso da un artista compositore di brani ancora sulla bocca di tutti a distanza di anni, Riccardo Sinigallia.

Dai suoi esordi nel panorama underground di Roma, Riccardo Sinigallia dà vita alle sue prime band, insieme a cantautori che successivamente hanno acquisito una certa fama quali Niccolò Fabi. Sinigallia è un tuttofare che, dallo scioglimento della band Suoi 6 Ex, sperimenta molteplici aspetti dell’ambiente musicale, non solo concentrandosi sempre di più nel cercare un’armonica unione tra musica e testo, ma anche come autore, arrangiatore e produttore.

Backliner: Valerio Mastrandrea racconta l’amico Sinigallia con ironia e profondo rispetto e stima

Backliner Cinematographe

Le arti possono essere considerate come qualcosa di fluido, incostante, i cui confini possono spesso diventare sempre più labili facendo confluire le varie forme artistiche le une nelle altre. Le arti sono sempre collegate, per cui non è una sorpresa il fatto che presto il cantautore romano abbia in qualche modo sperimentato anche un momento più prettamente “cinematografico”, diventando regista dei suoi videoclip – debuttando dietro la macchina da presa nel videoclip Quelli che benpensano di Frankie hi-nrg mc – decisione che ha dato vita alla splendida amicizia con l’attore Valerio Mastrandrea.

Parliamo dello stesso Mastrandrea che funge anche da narratore del documentario diretto da Fabio Lovino – maggiormente noto per essere un celebre fotografo di numerose star – e dedicato proprio al cantautore. Nonostante, infatti, il progetto di Lovino sia costellato da innumerevoli interventi di persone care o che comunque hanno lavorato con Sinigallia – tra di essi possiamo menzionare G. Max di Flaminio Maphia, Francesco Zampaglione, Marina Rei, Frankie hi-nrg mc, Caterina Caselli, Francesco Motta, il cantautore e produttore Filippo Gatti ecc. -, è Mastrandrea a prendere la parola più volte, con estrema naturalezza e ironia, rendendo la sua testimonianza un qualcosa che sembra provenire realmente dalla profonda stima e amicizia che nutre per il cantautore.

Backliner: la regia, la sceneggiatura e il montaggio collaborano efficacemente tra loro

Backliner Cinematographe

Dal modo in cui il volto di Sinigallia viene scrutato e il modo in cui la macchina da presa volteggia sinuosamente intorno alla sua figura, è immediatamente percepibile l’affetto e l’affabilità tra il cantautore e il regista Lovino.

Un montaggio onesto, con tanto di sceneggiatura lineare e movimenti della macchina da presa che comunicano efficacemente tra di loro, trasmettendo, senza perdersi in troppe chiacchiere inutili, il lavoro, le teorie artistiche e uno spaccato della recente trasformazione della musica italiana in base alle influenze delle sonorità più prettamente anglofone e americane. Sinigallia non solo è, naturalmente, il protagonista assoluto di questo progetto, ma al tempo stesso dispensa consigli e riflessioni sul panorama musicale contemporaneo e locale, in relazione anche a quello estero, assurgendo al perfetto ruolo anche di insegnante. La sua limpidezza e lucidità si possono percepire in ogni parola da lui pronunciata.

Regia - 4
Sceneggiatura - 3.5
Fotografia - 3.5
Sonoro - 4
Emozione - 3

3.6