American Crime 1×01: recensione

Un dramma a sfondo legale fa capolino in casa ABC: si tratta di American Crime, e già dal titolo si capisce che non si tratterà di una storia leggera, come il network ha abituato lo spettatore. Il pilot si apre con quella che viene descritta come una brutale aggressione di una giovane coppia, il veterano di guerra Matt e sua moglie Lily, violentata, che è in ospedale in fin di vita. I primi ad essere avvertiti sono i genitori separati di lui, Russ (Timothy Hutton) e Barb (Felicity Huffman). I due partecipano a delle sedute per superare il lutto, ma mentre Russ è restio, Barb è disposta a tutto pur di trovare il colpevole che ha ucciso suo figlio. La faccenda si complica quando i sospetti ricadono su un tossicodipendente afroamericano, Carter Nix (Elvis Nolasco), e su un giovane messicano, Tony Gutierrez (Johnny Ortiz), che si ritrova coinvolto suo malgrado. Questo tragico evento farà esplodere le tensioni razziali all’interno della comunità.

American Crime è più di un poliziesco. Il delitto è il punto di partenza per esplorare il viaggio verso le procedure legali che ne conseguono e il complesso sistema di cui è composto, principalmente attraverso il punto di vista dei familiari delle vittime e dei sospettati.

Felicity Huffman e Timothy Hutton nella locandina di "American Crime".

Felicity Huffman e Timothy Hutton nella locandina di “American Crime”.

Intorno ai familiari, ci sono le vite della classe povera della comunità. Ci sono i Gutierrez, con il giovane Tony che viene portato in centrale di polizia perché ha guidato una macchina non sua, e combatte contro il padre iperprotettivo che spera sempre il meglio da lui, e questa situazione lo deluderà ulteriormente. Poi c’è la vita dei due innamorati che sognano una vita diversa, Carter e Aubry (Caitlin Gerard), rimasta sconvolta da una brutta aggressione nel bagno di un locale. Pur di procurarle le cure di cui ha bisogno e avere la quantità di droga per lui, Carter è disposto anche ad usare la violenza sul suo fornitore abituale. Infine, c’è Hector Tonz (Richard Cabral), sempre coinvolto in qualche traffico illecito, che viene ferito in seguito ad un tentativo di rapina andato male, e in ospedale diventerà uno dei quattro ispanici sospettati dell’omicidio di Matt.

Elvis Nolasco in una scena del pilot.

Elvis Nolasco in una scena del pilot.

C’è da precisare che American Crime non è una serie per la ABC, ma piuttosto per una rete via cavo. I temi trattati sono forti, si parla di violenza, sesso e droga. Tolti i panni della casalinga disperata, Felicity Huffman è irriconoscibile: razzista, spietata e desiderosa di vendetta contro i sospettati dell’omicidio di suo figlio Matt. Il livello di tensione è alle stelle e traspare tutto dal volto dell’attrice, bravissima in questo ruolo. American Crime fa ben sperare dato che è scritta scritta e diretta da John Ridley, già sceneggiatore di 12 Anni Schiavo, anche perché mette lo spettatore di fronte a un’importante fattore: se il confine tra colpevoli e vittime è sottilissimo, allora quanto davvero conosciamo dei nostri cari parenti?

Giudizio Cinematographe

Regia - 3.8
Sceneggiatura - 3.1
Fotografia - 3.4
Recitazione - 3.9
Sonoro - 3.4
Emozione - 4

3.6

Voto Finale