All day and a night: recensione del film Netflix con Ashton Sanders

La recensione di All day and a night, il crime drama sulla vita di un padre e un figlio nei quartieri poveri di Oakland, scritto e diretto da Joe Robert Cole e con protagonista l’attore di Moonlight Ashton Sanders.

Lo sceneggiatore di Black Panther Joe Robert Cole firma per Netflix la regia e la sceneggiatura di All day and a night, un crime drama che si addentra visceralmente nella comunità nera dei sobborghi di Oakland. Ad interpretare i personaggi principali del film troviamo un bel cast “all black” guidato da Ashton Sanders, Jeffrey Wright e Yahya Abdul-Mateen II. Un tassello che si inserisce nell’eterogenea produzione Netflix che di tanto in tanto lancia tra i suoi prodotti dei film che raccontano i tratti più difficili della nostra società.

All day and a night è la storia di Jahkor che ripercorre dal carcere le scelte che lo hanno condotto a quel punto della sua vita

All day and a night - Cinematographe.it

Jahkor è un giovane ribelle che parla sommessamente e lotta per mantenersi vivo all’interno di una guerra tra bande a Oakland. Il suo sogno sarebbe quello di diventare un rapper famoso, ma la sua vita sfortunata e le responsabilità del contesto sociale in cui è immerso lo spingono sempre più oltre il limite, portandolo a tragiche conseguenze. Dopo aver commesso un doppio omicidio viene incarcerato nella stessa prigione dov’è rinchiuso suo padre JD, che non aveva mai considerato un modello da seguire a causa dei suoi comportamenti violenti e della sua dipendenza dalla droga. La reclusione induce però Jahkor a capire che la strada che si sta delineando davanti a lui potrebbe essere la stessa di suoi padre. Inizia così una riflessione che gli fa intraprendere un viaggio alla scoperta di sé, ripercorrendo gli eventi che lo hanno portato a quel punto della sua vita, con tutte le difficili esperienze che lo hanno segnato e cambiato, nella speranza di aiutare suo figlio appena nato ad avere una vita migliore della sua e di quella di suo padre.

All day and a night ci porta nella vita di Jahkor attraverso tre livelli temporali differenti che si intrecciano tra loro, costruendo la sua personalità e il senso delle sue azioni

All day and a night - Cinematographe.it

La struttura del lavoro di Joe Robert Cole si sviluppa su tre diversi piani, mostrando Jahkor da bambino, da ragazzo nei mesi antecedenti l’incarcerazione e nel presente in prigione. I tre livelli si intrecciano attraverso numerosi flashbak raccontati con il voice over del protagonista che ci accompagna al loro interno, mentre riflette su quanto gli è accaduto. È una storia che non ha paura di addentrarsi nella comunità nera in maniera realistica, rappresentandone tratti distintivi e contesti problematici. Cole non cerca il sentimentalismo, vuole dare una rappresentazione cruda dove il crimine non viene giustificato ma viene però spiegato nelle sue cause e conseguenze ed inserito in una dinamica complessiva che fornisce un quadro sociale aderente alla realtà.

Gli episodi che segnano la vita di Jahkor ne definiscono il carattere e ci parlano di una società dove la marginalizzazione e il razzismo sono ancora vividi. Vediamo come il protagonista sia stato bullizzato a scuola e discriminato quando ha cercato di voltar pagina trovando un lavoro, così come ci viene mostrato il ruolo avuto dalla tossicodipendenza del padre e dei suoi modi brutali. Un padre vittima e aggressore al tempo stesso. Quello di JD è un amore contraddittorio verso il figlio, una risposta distorta ad un mondo duro, che non fa altro che alimentare la spirale di violenza e di decadimento in cui ha involontariamente calato Jahkor.

All day and a night può contare su un ottimo cast, anche se non tutti i personaggi vengono adeguatamente approfonditi

All day and a night - Cinematographe.it

Ognuno dei periodi che si intersecano nella narrazione rappresenta una sfida sociale diversa per il protagonista, diviso tra una rabbia repressa crescente e un desiderio di riscatto che nonostante tutto non viene mai soffocato. Pur non riuscendo a mantenere il ritmo narrativo sempre alto, accusando qualche calo dovuto ad alcuni momenti leggermente prolissi, l’espediente dei lassi temporali gestiti in maniera non lineare permette al film di assumere le fattezze di un thriller, dove la curiosità per la comprensione di ciò che è celato – i motivi dell’omicidio iniziale – e la costruzione a tasselli di azioni e conseguenze, creano un coinvolgimento continuo dello spettatore.

Sono poi le interpretazioni a fornire ulteriore spessore all’opera, donando umanità e credibilità ai personaggi. In primis Ashton Sanders utilizza al meglio sguardi ed espressioni, esprimendo molto più con la sua mimica che attraverso i dialoghi attribuiti al suo personaggio, talvolta un po’ troppo caricaturali. Al suo fianco anche Jeffrey Wright sfrutta al massimo gli spazi concessi al suo JD, riuscendo ad essere credibile sia nei momenti di deplorevole irascibilità sia in quelli di umana protezione all’interno del carcere. Purtroppo un difetto del film sta nello scarso approfondimento concesso alle figure secondarie, dove soprattutto la mamma e la nonna di Jakhor – vere figure di sostegno e alcuni tra i pochi spiragli di luce – vengono lasciate parzialmente sullo sfondo, così come accade all’amico Lanmark, la cui vicenda abbozzata non viene adeguatamente strutturata.

Il film di Joe Robert Cole rappresenta uno spaccato significativo della realtà odierna, in bilico tra crudeltà e speranza

All day and a night - Cinematographe.it

All day and a night ci porta dunque in un viaggio all’interno del dolore e della brutalità, dove la voglia di riscatto si scontra con la crudeltà di un contesto sociale asfissiante. Il film ci descrive la prigionia della vita di Jakhor prima della prigionia vera, quelle sofferenze e quelle ingiustizie che ne hanno determinato un’esistenza privata di una vera libertà di autodeterminazione. È un racconto triste, duro, talvolta asfissiante, ma non privo di speranza, quella speranza che va delineandosi nel cambio di approccio del padre e nel desiderio del protagonista di salvare almeno la vita del figlioletto, con l’obiettivo che gli errori del passato non si perpetuino come tragedie del futuro. Joe Robert Cole crea un film importante per il suo affresco di una certa realtà odierna, sicuramente non un film perfetto, ma uno di quei lavori che veicolano un messaggio ricco di sostanza, rimarcandoci gli squilibri, le disparità e le discriminazioni della nostra società e quanto a volte risultino imprescindibili l’influenza del contesto e la divergenza tra volontà e possibilità.

Regia - 3.5
Sceneggiatura - 3
Fotografia - 3.5
Recitazione - 4
Sonoro - 3.5
Emozione - 3.5

3.5

Tags: Netflix