2 biglietti della lotteria: recensione del film di Paul Negoescu
Al cinema dal 21 settembre, 2 biglietti della lotteria è la nuova commedia on the road di Paul Negoescu, che farà ridere anche il pubblico italiano.
La Romania post-sovietica è un paese messo in ginocchio da un’economia povera, in cui predomina il malaffare, il lavoro è poco e mal pagato e le donne sono costrette ad emigrare in Italia, soltanto per finire nelle mani della mafia. In questo stato di democrazia traballante, incapace di garantire il benessere ai suoi cittadini, ognuno tira avanti come può, crisi morale che si aggiunge a quella economica e i personaggi di 2 biglietti della lotteria, questa gradevole commedia scritta e diretta da Paul Negoescu, nelle sale italiane dal 21 settembre grazie alla Sarraz Distribuzione, così profondamente ancorata alla situazione del proprio paese, non fanno di certo eccezione.
2 biglietti della lotteria: Paul Negoescu scrive e dirige una commedia dai molti punti di forza, liberamente ispirata a un racconto dello scrittore rumeno Ion Luca Caragiale
Dinel (Dorian Boguta), Sile (Dragos Bucur) e Pompiliu (Alexandru Papadopol), infatti, sono tre amici alla soglia dei quarant’anni, alle prese con una situazione personale e, soprattutto, economica, tutt’altro che florida. Le cose subiscono una svolta inaspettata quando i protagonisti scoprono di avere giocato il biglietto vincente della lotteria nazionale rumena, per un montepremi che arriva alla bellezza di sei milioni di euro.
Quello che sembra un sogno ad occhi aperti viene però ben presto infranto dalla scoperta, da parte di Dinel, di aver perso il fortunato biglietto, finito nelle mani di due malviventi che lo hanno rapinato pochi giorni prima. I tre decidono quindi di partire a bordo di una vecchia auto, per l’occasione ridipinta a nuovo, alla ricerca degli sconosciuti rapitori, incontrando sulla propria strada una galleria di strani personaggi.
La ricerca del biglietto vincente, a partire dall’indagine porta a porta nel condominio in cui è avvenuto il furto, guida così lo spettatore alla scoperta di un’umanità che o si lamenta di ciò che non funziona oppure cerca di arrangiarsi come può con mezzi di fortuna, dallo spaccio, alla prostituzione, senza tralasciare le arti divinatorie. A metà strada tra la commedia di costume e il road movie, 2 biglietti della lotteria è un film che, a dispetto del budget limitato, sfrutta al meglio i suoi punti di forza: la leggerezza con cui nonostante tutto ci si accosta alla Romania di oggi, un’abile gestione dei tempi comici giusti e, soprattutto, una recitazione tanto più efficace proprio perché mai sopra le righe.
2 biglietti della lotteria: un ritratto della Romania di oggi, all’insegna della leggerezza e di una recitazione mai sopra le righe
I tre personaggi, al pari dei nostri Aldo, Giovanni e Giacomo, si distinguono per un diverso modo di rapportarsi alla vita e alla società che li circonda: mentre Sile perde tutti i suoi soldi in scommesse e Pompiliu svolge il suo lavoro di funzionario statale aspettandosi un complotto ad ogni angolo, Dinel, invece, che fra i tre può essere assunto come vero protagonista della storia, meccanico che stenta a sopravvivere con il suo misero salario, cattolico convinto, abbandonato dalla moglie, è l’unico a credere che al mondo esista ancora una qualche forma di ordine, un insieme di regole da rispettare. Il trio funziona alla perfezione sullo schermo, come dimostra la scena, da manuale, in cui i protagonisti discutono con il poliziotto che li ferma di quale colore sia l’auto che stanno guidando.
È evidente come Negoescu, nello scrivere la sceneggiatura del suo film, abbia guardato al grande pubblico ma senza, per questo, scendere a compromessi, in equilibrio perfetto tra la comicità e l’urgenza di descrivere la realtà sociale del proprio paese. Tutti elementi che fanno di 2 biglietti della lotteria quello che si dice un esempio di intrattenimento di qualità, che non manca, tra l’altro, di strizzare l’occhio alla comicità italiana, dal già citato trio nostrano, passando per Amici Miei, fino a I primi della lista.
Come nel film di Roan Johnson, che metteva in scena la tragicomica fuga dei tre protagonisti da un fantomatico colpo di stato, anche nel caso di 2 biglietti della lotteria non possiamo fare a meno di notare come il vagabondaggio dei personaggi di Negoescu abbia in effetti un significato ambivalente: inseguimento dei ladri per recuperare il famoso biglietto vincente, ma allo stesso tempo fuga, anche questa, allontanamento da una situazione di crisi, momento di evasione dalla monotonia di giornate sempre uguali a sé stesse, che, per la durata del viaggio, lascia almeno intravedere la possibilità di un futuro migliore.