13th: recensione del documentario di Ava DuVernay

Quando nel 1865 fu approvato il 13° emendamento della Costituzione degli Stati Uniti, i suoi redattori vi lasciarono una scappatoia, una clausola che fu subito sfruttata. L’emendamento che prevedeva l’abolizione della schiavitù, e che a tutti gli effetti mise fine a un vero e proprio sistema economico, diede il via al primo boom carcerario nella storia americana. L’emendamento infatti dice: “tutti sono liberi, tranne i criminali”. Questo è il soggetto del nuovo documentario Netflix 13th, diretto dalla regista candidata agli Oscar Ava DuVernay.

La schiavitù o altra forma di costrizione personale non potranno essere ammesse negli Stati Uniti, o in luogo alcuno soggetto alla loro giurisdizione, se non come punizione di un reato per il quale l’imputato sia stato dichiarato colpevole con la dovuta procedura – XIII emendamento della Costituzione degli Stati Uniti d’America

Per molti, questo documentario segna per la prima volta un rapporto diretto tra la schiavitù e la situazione di incarcerazione di massa attuale in America. Ava DuVernay ha spiegato che il punto di partenza per questo piccolo capolavoro è stato il voler esplorare il complesso carcerario industriale in America, il carcere come industria, come business. Non poteva esserci momento migliore per un’analisi del genere.

13th

Per spiegare la situazione attuale la DuVernay è partita ad analizzare il tutto dal punto di vista storico. Dopo il collasso della schiavitù nacque un nuovo sistema: i lavori forzati, una nuova forma di schiavitù. E una volta che questo sistema scomparve, ne nacque un altro, il sistema Jim Crow, che relegò gli afroamericani allo status permanente di classe inferiore. Ed ora, decenni dopo il collasso delle leggi ‘pro-segregazione’ Jim Crow, c’è un nuovo sistema in America, un sistema di incarcerazione di massa che priva milioni di persone povere (in gran maggioranza di colore) di ogni diritto teoricamente conquistato col movimento per i diritti civili.

Con un excursus storico che parte dal 1865, si passa poi alla lotta per i diritti civili degli anni ‘60, la campagna presidenziale di Nixon, la lotta alla droga di Reagan, la regola dei tre strike di Clinton, fino alla situazione attuale del sistema carcerario in America. Passo dopo passo, 13th sorprende e indigna lo spettatore, lasciandolo scosso e turbato prima di offrirgli una speranza per un futuro diverso.

13th

13th traccia per la prima volta una linea diretta dalla schiavitù in America all’odierna incarcerazione di massa

La DuVernay non si è limitata ad intervistare liberali e attivisti come Angela Davis, Henry Louis Gates Jr. e Van Jones, ma è riuscita a coinvolgere anche conservatori come Newt Gingrich e Grover Norquist, fornendo così una visione completa della situazione. Ogni intervista è supportata da una scenografia che richiama un ambiente industriale: acciaio, mattoni, cemento, vetro, tutto serve come sostegno al tema della prigione vista come fabbrica, come luogo legato allo sfruttamento di manodopera, ciò che in teoria il XIII emendamento doveva abolire con la schiavitù.

La domanda che viene continuamente posta fra le righe è se gli afroamericani siano mai stati realmente “liberi” in America. Certamente oggi sono più liberi dei loro antenati, ma la domanda relativa alla libertà intesa come quella dei loro compatrioti bianchi rimane comunque nell’aria. La riflessione finale che presenta il documentario rivela che un cambiamento è in effetti possibile, ma solo se proveniente dai cuori e dalle menti delle persone. Non bisogna aspettare che i politici o gli attivisti facciano tutti da soli, ognuno di noi deve cambiare le cose nel suo piccolo.

13th è un intelligente, potente e importante film, capace di informare e far riflettere su argomenti di cui magari si sapeva poco o nulla, capace inoltre di risvegliare le persone e far rendere loro conto di quanto non gli importasse tutto ciò. Tutto questo rende 13th di Ava DuVernay un incredibile documentario da vedere assolutamente.

Regia - 5
Fotografia - 4
Sonoro - 4
Emozione - 5

4.5