You – Stagione 4: recensione della parte 2 della serie tv Netflix

You 4 è su Netflix con la seconda parte. Da vedere? Assolutamente!

Che colpo di scena, Joe! La seconda parte della quarta stagione di You è sbarcata su Netflix e questa volta non per deludere il suo pubblico, come potrebbe essere accaduto per i primi cinque episodi: se aspettavate con ansia un’evoluzione degna del ritmo e della verve che la serie tv ha sempre avuto durante questi anni, ecco che il vostro hype non ne uscirà svilito. Anzi.

Di cosa parlano i cinque episodi finali di You 4 su Netflix?

You; cinematographe.it
recensione seconda parte della quarta stagione di You su Netflix

Avevamo lasciato Joe in mezzo al fuoco, a salvare il rivale in amore e ad essere a sua volta tratto in salvo da Kate. Ma il nostro professor Moore non ha ancora finito di sorprenderci, né tantomeno di scavare il fondo: in questi cinque episodi finali, Joe dovrà vedersela coi meandri più oscuri della sua mente e capire chi è davvero il suo antagonista, la sua nemesi, il candidato a sindaco Rhys Montrose. Perché la sua identità e il perché sia così ossessionato da Joe (o cosa voglia da lui) non è poi così scontato. Continua la love story impossibile con Kate, in una sorta di tensione erotica sempre minata dalle paranoie di ciascuno dei due (lei non si sente all’altezza di un amore puro come quello che le offre Jonathan, lui sa di avere alle spalle un passato in cui non vuole coinvolgerla). E mentre Phoebe ha a che vedersela con una stalker (ebbene sì, non c’è mica solo Joe Goldberg in circolazione come erotomane!), i nodi del rapporto con il fidanzato Adam sembrano venire al pettine una volta per tutte. Il killer dei ricchi è stato smascherato, ma qualcuno vuole smascherare Joe: Lydia, la sua studentessa, ha intuito che qualcosa non va nel professor Moore ed è determinata a capire cosa nasconda sotto il suo fascino da americano misterioso. Mettetevi comodi, Joe Goldberg è in città.

Affrontare se stessi è sempre la sfida più grande: il match finale tra Joe Goldberg e… Joe Goldberg in You 4, parte 2

I primi cinque episodi della quarta stagione della serie tv Netflix You ci avevano lasciato con un sapore agrodolce, anzi, i più fan della serie tv forse avevano avvertito un gusto decisamente amaro. La prima parte della quarta stagione di You ambientata nella cerchia della élite londinese, infatti, ci aveva presentato un Joe molto diverso da come ce lo ricordavamo: le mani imbrattate di sangue c’erano sempre, ma a tirare le redini del gioco non era lui e non c’era quasi più traccia della sua psicopatia. Nessuna “tu” da stalkerare, nessun amore così grande a tal punto da divenire un’ossessione, anzi, sotto mentite spoglie il nostro protagonista si era addirittura messo a salvare persone, probabilmente per lui immeritevoli di questo magnanimo gesto, nonché aveva avuto a che fare con qualcuno che sembrava a dir poco ossessionato da lui.

Una volta scoperto che il killer dei ricchi – nonché la stessa persona che gli mandava sms ricattatori – è Rhys Montrose, Joe deve – e vuole – ancora scoprire come mai questo personaggio stia attuando questo schema così cruento e perverso e, soprattutto, perché sia così interessato a lui. C’entra forse la famiglia della sua defunta moglie Love Quinn? Oppure Rhys è interessato a Joe, come sostiene, solo perché cerca un amico, qualcuno che possa avere con lui la stessa affinità per gli omicidi e l’occultamento di cadaveri?

Rhys Montrose e Jonathan Moore in You 4

In realtà, nel rush finale di questi ultimi episodi che completano la quarta stagione di You, la narrazione torna alle sue radici e ci presenta una situazione in perfetto stile Joe Goldberg. Tutto ciò che negli anni ha contribuito a rendere il personaggio di Joe tanto detestabile, quanto affascinante (e per certi versi persino amabile) torna a essere ingrediente della sceneggiatura sul finale e ad emozionare il pubblico con le stesse situazioni con cui era abituato ad avere a che fare.

Non è proprio un ritorno vero e proprio delle ossessioni di Joe – certo, non possiamo fare spoiler in questa sede, d’altronde – ma è uno scontro decisivo tra il suo Io, la sua coscienza e il suo subconscio: Joe Goldberg riesce finalmente a guardare in faccia se stesso, a dialogare con se stesso e a domandarsi che tipo di uomo vuole davvero essere.

Le strade sono due: sparire per sempre, per dare al mondo un futuro migliore, oppure cercare di migliorare il proprio, di futuro, magari aprendosi a una seconda chance. Non ne ha già avute troppe? Direte voi.

Con un ritmo narrativo coinvolgente, che accelera decisamente rispetto alla prima parte di questa stagione, la regia ci convince anche negli aspetti più tecnici e si mette al servizio di una sceneggiatura che solo all’apparenza aveva dei buchi nell’acqua: siamo in un romanzo alla Agata Christie, non si era già detto?

Penn Badgley as Joe Goldberg in You 4

Tutto il cast fa un buon lavoro negli episodi finali della quarta stagione della serie tv, ma sicuramente le interpretazioni di Tati Gabrielle (Marienne) e Charlotte Ritchie (Kate) sono tra le più brillanti, accanto a quella sempre davvero entusiasmante di Penn Badgley: l’attore sembra essere nato per interpretare Joe (non ce ne voglia!), nonché il personaggio di Goldberg sembra essere stato creato per lui, insomma, davvero tailor-made. L’intensità che Penn Badgley riesce a dare al protagonista attraverso un gioco di sguardi, sorrisi appena accennati, gesti ed espressioni, è palpabile, tanto da dare pienamente dimensione umana e reale a un personaggio che altrimenti vivrebbe solo sullo schermo. Riusciamo, grazie alla sua sentita interpretazione, a pensare di conoscere Joe come se lo avessimo incontrato per davvero (molti, certo, non se lo augurerebbero!), nonché quasi ad anticiparne i pensieri, che conosciamo bene grazie al flusso ininterrotto su voce fuori campo, in stile Joyce.

Da vedere? Assolutamente! Una seconda parte imperdibile, di una quarta stagione che al netto del finale… Ci ha soddisfatto.

Regia - 3
Sceneggiatura - 3.5
Fotografia - 3.5
Recitazione - 3.5
Sonoro - 3
Emozione - 3.5

3.3

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