With Love: recensione della serie romantica di Prime Video

Su Prime Video arriva giusto in tempo per San Valentino With Love, la serie ideata da Gloria Calderón Kellet.

Il Natale, la festività per eccellenza che dello sfarzo, delle musiche alla Michael Bublé e Mariah Carey e delle accecanti luminarie ha fatto il proprio tratto distintivo. Il vischio regna sovrano nei soffitti di negozi e pub, l’aria fredda dell’inverno viene riscaldata da buoni propositi e una discutibile ilarità; perché a Natale dobbiamo essere tutti più buoni. È in questo periodo che le commedie romantiche spuntano come funghi dopo la pioggia, e il palinsesto televisivo si trasforma in un martello pneumatico a forza di Jingle Bell e Mamma ho perso l’aereo. Le rom-com sono dà sempre la massima espressione commerciale del natale, ne incarnano appieno lo spirito.

È per questo motivo che, chi scrive, le osserva con sospetto, entrando coi piedi di piombo in sala; la possibilità di ritrovarci davanti ad un prodotto creato in serie è molta alta, come quella di perdere tutti i denti per il romanticismo spicciolo da cartolina. Insomma, stiamo parlando di un genere complicato che il più delle volte casca in fallo. With Love, la nuova serie di Prime Video ideata da Gloria Calderón Kellet si inserisce proprio in questo filone, ma stravolgendone alcuni canoni. Siamo difronte ad una fiaba queer dove l’amore regna sovrano e ogni situazione può esser affrontata grazie al suo potere.

With Love e la storia della famiglia Diaz tra festività e romantici incontri

With Love - Cinematographe.it

I cinque episodi che compongono la serie dovevano uscire in contemporanea con gli Stati Uniti il 17 dicembre, in prossimità delle festività natalizie. In Italia, invece, With Love arriva su Prime Video l’11 febbraio, giusto in tempo per San Valentino. Gloria Calderón Kellet ci racconta la storia dei Diaz, una famiglia latina multigenerazionale, LGBTQ-inclusive e multietnica che si riunisce in varie festività nel corso di quasi un anno, a cominciare dalla Nochebuena (la vigilia di Natale), passando per il Capodanno, San Valentino, il giorno dell’indipendenza e la Día De Los Muertos. Protagonisti di questo viaggio sono la giovane e romantica Lily (Emeraude Toubia), il fratello Jorge (Mark Indelicato) e il nuovo compagno Henry (Vincent Rofriguez III), la cugina Sol (interpretata dall’ex modella di Amarica’s Next Top Model, Isis King) e i genitori di Lily e Jorge, in profonda crisi matrimoniale. È un cast corale quello di With Love, e vede coinvolti anche Rome Flynn nei panni di Santiago, il ragazzo con cui Lily cercherà di avere una relazione, e Desmond Chiam in quelli di Nick, il migliore amico di Jorge.

Ognuno dei personaggi dovrà fare i conti con i cosiddetti problemi di cuore, il lavoro e il rapporto di coppia. Per Lily e Jorge è tutto o niente, l’amore deve incarnare la magia, il colpo di fulmine, il matrimonio e un profondo senso familiare. Fuori da questi binari sono come dei pesci fuor d’acqua. Santiago funge a tal proposito da contraltare, incarnando l’uomo cinico che vede nell’amore un costrutto sociale. Se non fosse per la costruzione dei personaggi, la descrizione di With Love si fermerebbe qui. La serie è infatti in tutto e per tutto una rom-com in piena regola: abbiamo la ragazza alla ricerca del vero amore, le festività, il belloccio di turno che metterà a dura prova le sue convinzioni e un insieme di personaggi (il più dei quali parenti) che fanno da contorno al racconto, ampliandone la portata e il senso più profondo. Da un punto di vista narrativo, di storia lineare, With Love si poggia su una formula stantia, masticata fino all’eccesso come un chewin gum. Cos’è allora che convince?

Una favola queer senza paura

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Come dicevamo, la storia di With Love non è niente di nuovo, e tratti calca fin troppo la mano sul senso familiare, la presenza di Dio, e una facilità irreale nel risolvere i problemi. I conflitti, le incomprensioni, finanche la morte vengono affrontati nel pieno senso dell’amore, come se quest’ultimo potesse curare qualsiasi male. Ecco perché la fiaba, perché nel suo perseguire il “e vissero felici e contenti” la storia si discosta dalla realtà. Non sempre questo è un problema, anzi, a volte si cerca proprio quella leggerezza per poterne fuggire. Ma si sa, il troppo stroppia. Secondo aspetto è la condizione sociale-economica dei personaggi, quasi tutti benestanti con tanto di case fatiscenti. L’amore, nelle rom-com, è sempre perseguito da persone con appartamenti luminosi e lavori eccezionali. Ognuno insegue il proprio sogno americano con profonda gioia, ma ogni tanto sarebbe interessante vedere un’altra prospettiva, magari meno patinata.

Detto ciò, dalla sua With Love possiede dei personaggi carismatici e divertenti; più di una volta la risata fugge sincera. Il morboso senso familiare dei Diaz è molto vicino a quello nostrano, fatto di festività con i parenti più disparati, cugini flatulenti e zie impiccione. Il gossip regna sovrano in tali ricorrenze, e come ben sappiamo sono cadenzate dalle solite domande di rito come “e il/la ragazzo/a ce l’hai?”. La serie incarna tutto questo, e non possiamo che essere vicini ai personaggi. Purtroppo, però, non tutti funzionano allo stesso modo. È il caso del Santiago di Rome Flynn la cui espressività monodimensionale è rimasta ferma allo standard degli anni a Beautiful. Diverso è il caso dei protagonisti, in particolare Jorge e Lily, i più carismatici. La loro è una storia che si fa manifesto di inclusività, accettazione dell’altro per ciò che è, e non per ciò che vorremmo che fosse. La forza maggiore della serie sta proprio nel non fermarsi alla superficie, ma andare oltre alla mera rappresentazione. With Love si fa carico di scene importanti, momenti che non dovrebbero esser più visti come qualcosa di eclatante, ma la pura normalità. Nella sua totalità, la serie, viaggia su questi poli opposti: da una parte una storia fin troppo romantica e stereotipata, dall’altra un’ottima caratterizzazione dei personaggi.

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Regia - 3
Sceneggiatura - 2.5
Fotografia - 3
Recitazione - 2.5
Sonoro - 3.5
Emozione - 3.5

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