Vis a Vis – stagione 4: recensione della serie Netflix

Vis a Vis è stata lanciata su Antena 3 nel 2015, per poi essere acquisita da Fox Spain, ed infine arrivare su Netflix.

Dopo che lo showrunner della serie ha spiegato chiaramente che la quarta sarà l’ultima stagione di Vis a Vis, già la prima delle nuove puntate del telefilm chiarisce subito che lo spettatore si confronterà con un finale vertiginoso.

Vis a Vis – stagione 4: pronti per un finale frenetico

La serie riparte con Zulema scortata dalla repubblica dominicana fino al carcere di Cruz del Norte. Ma il suo ritorno in galera non è così scontato, e la spietata fuorilegge ha in mente un piano per tentare la fuga. Nel frattempo all’interno del penitenziario le varie protagoniste sono prese da alcuni dilemmi, ed il tema centrale è quello della maternità.

Mercedes pur di mantenere il proprio figlio spaccia droga in prigione, mentre Saray soffre terribilmente l’allontanamento dal bambino appena nato. Il figlio è frutto di una violenza a opera del direttore del penitenziario Sandoval, che Saray ha castrato in un impeto di rabbia e vendetta. Ma la prigioniera non ha più il coltello dalla parte del manico, e l’unica certezza sul suo futuro è quella di voler restare vicino al proprio bambino.

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In quest’ultima stagione Vis a Vis è diventata ancora più intensa. Le protagoniste proiettano le proprie speranze al di fuori del carcere di Cruz del Norte

Rispetto alla stagione d’esordio Vis a Vis è diventata ancora più intensa: le protagoniste della serie tentano di trovare un filo di speranza camminando in equilibrio su una sorta di precipizio esistenziale, ma è la tenacia e la voglia di non chiudere la propria vita attorno a un paio di sbarre a farle andare avanti.

In questa stagione l’idea di ognuna delle protagoniste è proiettare sé stessa al di fuori del penitenziario. Si capisce fin dall’inizio che Cruz del Norte è ormai un punto di fuga, una proiezione verso qualcos’altro.

Vis a Vis: recensione della serie TV spagnola

Alcuni personaggi sono stati consumati dalle vicissitudini del passato: Saray Vargas è animata da una grande voglia di vendetta nei confronti di Zulema, la quale, invece, è più spietata che mai, e pronta a fare di tutto per riconquistarsi l’agognata libertà. Mentre il direttore Sandoval si muove in un raggio d’azione che varia facilmente dal bene al male, rendendolo a volte un buono, e il più delle volte un villain. E la protagonisra Macarena? Bé anche lei a un certo punto ritroverà il suo spazio.

Vis a Vis – stagione 4: un cast decisamente sopra le righe

Vis a Vis, Cinematographe.it

Rispetto alla serie di riferimento statunitense, ovvero Orange is the new Black, Vis a Vis ha un’impostazione decisamente diversa, soprattutto in queste ultime stagioni. Il thriller e la tensione la fanno da padrone, ogni personaggio è pronto a mettere in gioco sé stesso in situazioni estreme pur di ottenere qualcosa da una vita che sembra averli ridotti al collasso.

Tutto ciò porta degli interessanti spunti narrativi (anche se alcuni si testimonieranno essere forzati) che tendono ad alzare sempre di più la tensione e il climax delle puntate. Si tratta di un gioco narrativo sottile che porta a delle situazioni a volte eccessive, e che spinge un po’ più in là anche le varie prove recitative. Alcuni attori sembrano infatti essere un po’ troppo sopra le righe: su tutti l’interprete di Sandoval, Ramiro Blas, e Najwa Nimri, che interpreta Zulema.

Ma il merito di Vis a Vis, e di questa quarta stagione, è quello di riuscire a mischiare più elementi per creare un prodotto originale e interessante, capace di appassionare qualsiasi tipo di spettatore.

Lo stile black comedy alla Orange is the new Black viene toccato solo in alcuni frangenti, e a farla da padrone è soprattutto il thriller e il drammatico. E poi la narrazione, che presenta comunque interessanti intrecci, si sviluppa di pari passo con l’evoluzione introspettiva dei vari personaggi.

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Non esistono dei character bidimensionali in Vis a Vis, e ogni azione compiuta da un protagonista è perfettamente spiegata e motivata dallo sviluppo della narrazione. La prova sopra le righe di alcuni protagonisti è motivata, più che dalla stessa storia, da una tensione crescente, che impone anche agli stessi personaggi di andare oltre sé stessi, e di esasperare le proprie performance.

Tutto ciò comunque non danneggia la qualità della serie che si mantiene alta anche in questa quarta stagione, e che saluta gli spettatori più fedeli con episodi che scorrono a un ritmo frenetico, lasciando con il fiato sospeso.

Percorso particolare quello di Vis a Vis, una serie che dopo le prime due stagioni su Antena 3, è stata salvata da Fox Spain, e distribuita successivamente su Netflix. Tutto ciò a riprova del fatto che i prodotti di qualità trovano sempre uno sbocco adeguato per essere fruiti.

Ma, a quanto pare, anche il percorso delle ragazze del penitenziario di Cruz del Norte è arrivato alla sua conclusione, promettendo agli spettatori un finale capace di rispettare tutta la qualità che Vis a Vis ha mostrato nel corso delle stagioni precedenti.

Regia - 3.5
Recitazione - 3
Sonoro - 3
Emozione - 3.5
Fotografia - 3.5

3.3

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