Travelers – Stagione 3: recensione della stagione

È finalmente disponibile sulla piattaforma Netflix la terza stagione di Travelers, una nuova tornata di episodi che mirano a sconvolgere il pubblico.

Da qualche giorno è disponibile sulla piattaforma Netflix la terza stagione di Travelers, una nuova tornata di episodi che mirano a sconvolgere il pubblico dopo quasi un anno dall’uscita della stagione precedente. La trama riprende i personaggi in difficoltà, per quanto riguarda la loro unità interna ma anche, e soprattutto, in confronto alla non sempre facile collaborazione con altri gruppi di viaggiatori e non solo. Fin da subito è infatti palese il conflitto che impedisce una proficua convivenza tra i protagonisti e gli agenti dell’FBI che li proteggono, in modo da introdurre già dai primi momenti una sorta di filo conduttore che lega tutti gli episodi. Il primo capitolo della stagione, che ricordiamo è diretto dallo stesso Eric McCormack, mette subito l’accento sul sospetto e sulla pratica del seminare il dubbio in modo da sfaldare le forze più grandi. I diversi gruppi (fisici e ideologici) operanti sul campo sono infatti costantemente minati dall’interno dalla capacità di alcuni di porre in discussione con validi argomenti la lealtà dei compagni di viaggio.

Travelers semina il dubbio tra i suoi stessi protagonisti

Travelers - Cinematographe.it

Gli storici protagonisti di Travelers.

I livelli a cui si declina questo concetto sono molto numerosi, e l’esempio più forte, almeno per gli spettatori, è la scoperta da parte di Grant MacLaren (eroe della serie per antonomasia) di un tradimento dei compagni di squadra: si tratta di un’azione discutibile a più livelli e senza dubbio messa in pratica senza cattiveria, solo con una convinta speranza di star operando per meglio, eppure resta comunque un tradimento, una decisione che lo riguarda presa a sua insaputa e coinvolgendolo in prima persona. La sceneggiatura è scritta come se in questa stagione di Travelers si cercasse di esaltare la dimensione umana e affettiva, contrapposta a quella fantascientifica. Si afferma nel corso degli episodi il potere del dubbio come arma quasi impossibile da gestire da parte di chi lo prova e la serie coglie l’occasione per sottolineare l’incapacità della tecnologia e del progresso tecnico di contrastare in pieno gli elementi emotivi dell’evoluzione storica. Oltre ai continui dubbi insinuati in più forme nei protagonisti, vengono introdotti anche drammi prettamente umani: malattie terminali, morti improvvise e dolorose costellano questi 10 episodi in maniera così profonda da donare finalmente alla serie un afflato emotivo che finora mancava.

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Travelers afferma come il dubbio possa essere un’arma più forte della tecnologia

Travelers - Cinematographe.it

Il gruppo di viaggiatori protagonisti di Travelers.

Travelers torna quindi a parlare del destino del mondo, di un’umanità che cerca di imparare dai propri errori ma che trova continuamente davanti a sé una serie infinita di variabili imprevedibili, che vedono nella natura umana più sentimentale la principale chiave di lettura che può dare speranza per la liberazione del mondo dal destino inesorabile. La stagione scorre veloce lungo le varie puntate, sfruttando un ritmo più serrato rispetto alle precedenti, e si concentra su un nucleo narrativo più denso rispetto alle prime stagioni, anche probabilmente perseguendo l’intento di spingere particolarmente sul dato emotivo. Nell’economia del racconto, gli sceneggiatori hanno sicuramente puntato sulla commistione tra il fattore umano e quello bellico strategico (se tale si considera il motore principale della narrazione), ma è anche la regia dei singoli episodi a tornare con forza sulla possibilità di creare un mondo di empatia tra il pubblico e gli interpreti. Rispetto alle stagioni precedenti, la terza di Travelers riesce meglio per quanto riguarda la composizione di un universo più sfaccettato ed equilibrato, capace di tenere insieme vari elementi più articolati e di lettura non sempre immediata. Tuttavia, ancora non riesce a centrare in pieno l’obiettivo e ad alzare il livello compositivo in modo da rendere una narrazione organica e stratificata.

Regia - 3
Sceneggiatura - 3
Fotografia - 3
Recitazione - 2
Sonoro - 4
Emozione - 2

2.8