This Is Us – Stagione 3: recensione della première

La terza stagione di This Is Us promette nuove emozioni, con un cast riconfermato, lo sviluppo di nuove vicende e la scoperta di alcuni retroscena importanti sui suoi protagonisti.

Torna in Italia con la terza stagione This Is Us, la serie americana scritta da Dan Fogelman e diretta da Glenn Ficarra e John Requa, che racconta le vicende della famiglia Pearson attraverso diverse linee temporali. La première coi primi due episodi è andata in onda il 25 settembre 2018 negli Usa sul canale NBC, mentre in Italia va in onda dal 21 gennaio 2019 su Fox Life. Come le precedenti la stagione è composta da 18 episodi. Il cast della terza stagione vede confermati tutti i protagonisti precedenti, ritroviamo dunque Milo Ventimiglia, Mandy Moore, Sterling K. Brown, Chrissy Metz e Chris Sullivan.

This is us nei primi due episodi della terza stagione riprende le storie della famiglia Pearson ampliandone i racconti

I primi due episodi della terza stagione, intitolati “Nine Bucks” e “ A Philadelphia Story”, riprendono il filo lasciato nelle due stagioni precedenti, proseguendo le vicende dei tre fratelli Kate, Randall e Kevin, oltre a  raccontare ulteriori dettagli sul passato di Jack e Rebecca.

A seconda delle linee temporali troviamo i tre fratelli alle prese col superamento del lutto inerente la morte di Jack, o alle prese con le difficoltà della loro vita adulta. Kate cerca di restare nuovamente incinta dopo aver perso il primo bambino, ma il tutto risulta molto complicato; Randall vorrebbe adottare Deja, ma il suo rapporto con la problematica bimba che ha in affidamento non prende la piega sperata; Kevin continua la relazione segreta intrapresa con Zoe, la cugina di Beth, scatenando il disappunto della moglie di Randall. Inoltre abbiamo modo di scoprire come Jack e Rebecca si siano conosciuti, assistendo al loro primo particolarissimo appuntamento, il quale ci fornisce alcuni tasselli ancora non noti sulla vita di Jack antecedente il rapporto con Rebecca.

La première della terza stagione di This is us ci mostra una sceneggiatura ben congegnata nella sua genuinità, gestendo bene le linee temporali e l’intreccio delle storie

Grande era l’attesa per questa terza stagione e le aspettative non vengono deluse. A giudicare da questi primi episodi siamo nuovamente di fronte a una sceneggiatura solida e ottimamente gestita, dove vengono curati i personaggi nella loro caratterizzazione, gestendo adeguatamente le loro vicende e mostrandoci in maniera sapiente le diverse sfumature dei loro sentimenti interiori e delle loro personalità.

La serie non cambia registro e continua a coinvolgere mantenendo una semplicità genuina e delicata, sapendo come gestire la narrazione, toccando le corde dell’animo senza eccessi melensi e dando quella parvenza di realismo romantico che non può lasciare indifferente lo spettatore. La terza stagione poteva essere un’incognita dal punto di vista dei contenuti, dal momento che le prime due stagioni dense di eventi avevano sorpreso per la loro poeticità e la loro capacità di mettere lo spettatore in una condizione di forte empatia coi protagonisti delle vicende. Ciò nonostante – per quanto non sembri poterci essere quella freschezza precedente – anche in questa stagione la serie pare trovare ulteriore linfa vitale, contribuendo alla costruzione d’altri tasselli in merito alla complessità delle vicissitudini umane dei personaggi a cui ci siamo affezionati negli episodi precedenti.

In particolare risulta ottima la capacità di gestire le diverse linee temporali, senza ingarbugliare inutilmente il racconto, ma riuscendo invece ad armonizzare adeguatamente i vari piani, in una piacevole costruzione che passo dopo passo arriva alla composizione d’un mosaico armonico. Inoltre, parallelamente alla gestione della temporalità, si fa apprezzare la dimestichezza nell’intreccio delle varie storie e il modo in cui queste vengono legate e messe in contatto tra loro.

This is us nei primi episodi della terza stagione non deluderà i fan della serie, trovando nuove emozioni e nuovi spunti per coinvolgere gli spettatori affezionati

This is us riesce a emozionare, divertire, commuovere e coinvolgere in maniera intima senza ricorrere ad espedienti narrativi fuori dagli schemi o a colpi ad effetto, ma puntando tutto sulla capacità di entrare in sintonia con l’interiorità degli spettatori, arrivando dritta al cuore.

Attraverso una regia e una scrittura pulite e funzionali, la serie si è ormai costruita un suo stile chiaro e definito sapendo a suo modo distinguersi dalla moltitudine dei prodotti odierni. Senza moralismo ma con l’intenzione di raccontare delle storie in cui è difficile non trovare almeno qualche rimando personale, l’incipit di questa nuova stagione di This is us ci lascia presagire nuove emozioni e ci incuriosisce nel voler conoscere le vicende dei personaggi a cui ci siamo inevitabilmente legati. Per il prosieguo resta il timore di uno script che possa cadere nella ripetitività e nel rischio di stiracchiare eccessivamente le vicende seppur, a giudicare dalle premesse messe in campo coi primi due episodi, la strada sembra quella di porre nuovi punti d’interesse e un nuovo coinvolgimento emotivo per i fan della serie.

Regia - 3
Sceneggiatura - 3.5
Fotografia - 3.5
Recitazione - 3.5
Sonoro - 3
Emozione - 4

3.4