The Runarounds: recensione del teen drama Prime Video
Quando l'adolescenza incontra il rock. Ecco la recensione del nuovo musical teen drama targato Amazon Prime Video
Dopo il successo della serie Outer Banks, dalla mente del co-creatore Jonas Pate è arrivata The Runarounds, la serie teen drama musicale prodotta da Amazon MGM Studios, sbarcata sulla piattaforma Prime Video con otto episodi il 1 settembre 2025. La storia segue un gruppo di neodiplomati di Wilmington in North Carolina, i quali, accomunati dall’amore per la musica rock, si riuniscono con l’ambizioso sogno di formare una rock band che sfondi nell’industria musicale. Nel corso di un’estate indimenticabile prima del loro ingresso al college, i nostri protagonisti si lanciano alla ricerca della loro grande occasione.
The Runarounds è una serie che funziona?

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Una serie capace di arrivare al cuore degli adolescenti e degli amanti del rock, esplorando le difficoltà legate al passaggio dall’adolescenza all’età adulta, mentre si cerca di trovare il proprio posto nel mondo. La cornice narrativa di The Runarounds è molto semplice e funzionale: al centro della narrazione ci sono infatti le dinamiche del gruppo e il rapporto tra autenticità artistica e industria dello spettacolo. Più che un racconto lineare di ascesa, la serie si presenta come un mosaico di episodi-ritratto, in cui i momenti sul palco si alternano a sequenze che ci mostrano i lati più intimi di ogni protagonista.
La trama sembra essere quella di un qualsiasi teen drama americano, con il rischio di appiattire alcune sottotrame e trasformarle in cliché, come quelle degli amori proibiti e del conciliare i propri sogni con le aspettative familiari. Tuttavia, nel caso di The Runarounds, i dialoghi funzionano e la storia non è così scontata come sembra; se il ritmo della stagione dovesse mantenere il passo nelle possibili stagioni successive, la formula musical coming-of-age potrebbe risultare ancora funzionante. Un altro punto a favore risulta essere l’atmosfera romanticizzante dell’american coast: il localismo qui non è nostalgico ma strumentale, aiutandoci a rendere credibile l’idea di un’estate che può cambiare la vita, un elemento che funziona sempre quando si tratta di teen drama dedicati al nuovo target adolescenziale.
Una serie che si sviluppa tra finzione e realtà

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Un aspetto interessante risulta essere quello della contaminazione tra realtà e finzione: i protagonisti della serie non sono veri attori, ma frutto di un appello del regista Jonas Pate, fatto nel 2021 a dei musicisti che si esibissero in Outer Banks. Dopo più di 5000 risposte al casting, Pate sceglie i The Runarounds, non solo per la loro bravura e alchimia palpabile, ma anche per la nascente idea di una sceneggiatura su un gruppo di adolescenti delle superiori intenti a formare una rock band. La serie non è quindi uno spin-off di Outer Banks come molti possono pensare, bensì un’idea completamente originale. Affidare i ruoli da protagonisti ad artisti non-attori è solitamente una scelta azzardata, rischiosa, ma potenzialmente vincente. Nel caso di The Runarounds, questo ha fatto sì che le scene delle performance musicali avessero un’immediata credibilità e verosimiglianza: la band che suona davvero regala energia e dinamismo alla realtà romanzata della serie, tuttavia la resa drammatica delle scene più importanti dipende dall’abilità del regista di affiancare e dirigere degli interpreti giovani e con pochissima esperienza.
The Runarounds mette in luce l’importanza della colonna sonora

La colonna sonora è il vero cuore pulsante dello show, composta sia da musiche originali suonate dalla band stessa che da canzoni rock iconiche. La scelta di brani originali eseguiti dalla band in formazione rende la musica parte integrante della diegesi e non semplice contorno emotivo. I brani originali sono già stati rilasciati sulle varie piattaforme di streaming musicale: c’è quindi un chiaro segno che la serie vuole essere vissuta anche come un progetto musicale autonomo, rafforzando la possibilità di un coinvolgimento cross-mediale che può allargare il pubblico al di là degli spettatori seriali. Una scelta che sul piano commerciale funziona, con una possibile massimizzazione di stream e vendite, anche se ciò rischia in parte di rendere la serie più promozionale che riflessiva.
The Runarounds: valutazione e conclusione

Se si guarda The Runarounds in superficie, la serie è una celebrazione del talento giovanile, dell’amicizia e della promessa della musica come dispositivo di riscatto. Più criticamente, però, la narrazione fatica a interrogare davvero l’industria musicale contemporanea: i compromessi, la precarietà, il ruolo dei social e il prezzo psicologico del successo sono spesso tratteggiati ma non smontati. Tuttavia, per il momento The Runarounds sembra avere tutte le carte in regola per essere una piacevole sorpresa per chi cerca storie dall’anima genuina, ma la sua tenuta a lungo termine dipenderà dalla qualità della scrittura e dalla capacità dei protagonisti-musicisti di reggere anche i momenti non-musicali. Consigliata agli amanti del musical drama adolescenziale che ha apprezzato la componente giovanile e avventurosa di Outer Banks e film iconici degli anni Duemila come Camp Rock e Lemonade Mouth.
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