Task: recensione della serie su Sky con Mark Ruffalo e Tom Pelphrey
Tra caccia all’uomo e introspezione emotiva, Task mette in scena un cast straordinario guidato da Mark Ruffalo. Dal 12 ottobre, su Sky e NOW.
“La gente vuole sapere perché Dio permette che accadano certe tragedie”. È da questa domanda che prende forma Task, che intreccia mistero e dramma umano, mettendo a nudo la fragilità di chi cerca un senso in mezzo al caos. Miniserie ideata e scritta da Brad Ingelsby, Task è ambientata nella periferia di Philadelphia, tra le contee di Delaware e Chester.

Il crime drama di HBO segue le vicende di Tom Brandis (Mark Ruffalo), agente dell’FBI che, dopo una tragedia familiare, viene richiamato in servizio per guidare una task force incaricata di fermare una serie di rapine violente nella periferia di Philadelphia, appunto. Le indagini lo portano a confrontarsi con Robbie Prendergrast (Tom Pelphrey), padre di due bambini con un passato difficile e un oscuro segreto. Prodotta nel 2025, Task è disponibile in esclusiva su Sky e in streaming su NOW, con i suoi sette episodi, dal 12 ottobre 2025.
Task: la storia, i personaggi e i loro dilemmi morali

La serie segue, appunto, le vicende di Tom Brandis (Mark Ruffalo), agente dell’FBI e, parallelamente, di Robbie Prendergrast (Tom Pelphrey), un uomo che intraprende un percorso che lo conduce a scontrarsi inevitabilmente con Brandis. Ex-prete e ora agente dell’FBI, Tom porta sulle spalle i dolori della sua vita: la morte improvvisa della moglie, un figlio in carcere e una fede che non dona conforto e non gli dà mai risposte. Robbie è altrettanto tormentato: padre di una bambina e un bambino, vive a casa della nipote ventunenne che ha accettato di ospitarlo dopo la morte del padre (fratello di Robbie).
Maeve (Emilia Jones) si trova, quindi, costretta a dover crescere i figli di Robbie che, di notte – a sua insaputa – rapina spacciatori membri di una banda di motociclisti. Tom viene, quindi, messo a capo della task force per impedire che scoppi una guerra tra gang. Della task force fanno parte anche Lizzie Stover (Alison Oliver), Anthony Grasso (Fabien Frankel) e Aleah Clinton (Thuso Mbedu). In più occasioni, la serie rivela il peso delle decisioni degli adulti sui figli. Mark Ruffalo offre una performance intensa, catturando le contraddizioni del personaggio: un uomo segnato dal dolore, ma ancora impegnato nella lotta per la giustizia (nonostante l’abuso di alcol lo stia consumando). Tom Pelphrey, nel ruolo di Robbie, fornisce una prova altrettanto convincente, portando sullo schermo un uomo diviso tra il desiderio di proteggere la propria famiglia e le sue azioni criminali.
Due protagonisti straordinari, famiglie spezzate, inseguimenti e tensione

Non mancano inseguimenti, tensione e momenti di adrenalina. Due protagonisti straordinari e la storia di due famiglie spezzate. Al centro di tutto, un compito che li unisce: ricomporre i frammenti del passato e riprendere a vivere davvero. Task non ci invita a tifare per Tom o per Robbie, ma ci pone di fronte alla necessità di riconoscere l’intreccio silenzioso delle cause e degli effetti. Evadere dalla sofferenza non è mai la soluzione: occorre guardare in faccia il dolore per poter salvare se stessi e chi amiamo. Oltre i due protagonisti, spicca il personaggio di Maeve. È una giovane donna determinata, che rifiuta di lasciarsi sopraffare dal peso della propria famiglia e dalle derive dello zio senza, però, voler abbandonare chi ama.
Ovviamente, il centro narrativo è la caccia all’uomo, ma il vero elemento chiave è rappresentato – come detto – dal dolore, che ognuno di noi affronta in modo diverso e che può – in alcuni casi – essere attraversato in modo autodistruttivo. Non c’è un vero antieroe, ma Tom e Robbie sono entrambi figli delle proprie ferite, mossi da traumi, paure e un amore che li porta oltre il limite. In entrambi convivono razionalità e istinto, luce e oscurità. Task ci invita a osservare la catena delle conseguenze e a comprendere che la salvezza – come detto prima – non sta nell’evasione, ma nella cura.
Task: valutazione e conclusione
Composta da sette episodi, Task assume una dimensione corale, grazie a un cast che condivide peso emotivo e narrativo. La regia di Jeremiah Zagar e Salli Richardson-Whitfield mette in luce le tensioni delle storia. L’assenza di comunicazione verbale, durante i primi minuti del primo episodio, non impedisce di percepire immediatamente le personalità e i conflitti dei protagonisti. La colonna sonora – firmata da Dan Deacon – è sorprendentemente efficace, mentre la fotografia è volutamente ruvida e immersiva. L’atmosfera appare soffocante, sebbene la natura sia spesso presente. Vincitore di un Emmy e un Golden Globe, Mark Ruffalo conferma il suo talento con una performance intensa e sfaccettata, che alterna fragilità e determinazione. Accanto a lui, c’è Tom Pelphrey – indimenticabile Ben Davis in Ozark – che interpreta un Robbie inquieto, diviso tra demoni interiori e la voglia di proteggere la propria famiglia. Con una regia attenta, un cast straordinario e una scrittura che equilibra azione e introspezione, Task conferma la capacità delle serie TV di raccontare storie complesse con realismo e profondità. La serie è disponibile in esclusiva su Sky e in streaming su NOW, dal 12 ottobre 2025.