Ozark – Stagione 4: recensione della serie TV Netflix

Ozark giunge alla sua conclusione ed è davvero una rocambolesca, eccitante avventura!

Ozark, la Stagione 4 della fortunata serie TV Netflix, è giunta alla sua conclusione con l’uscita degli ultimi episodi su Netflix. Gli ultimi episodi dello show sono disponibili in streaming a partire dal 29 aprile 2022. La meravigliosa serie con un cast stellare, ricco di talento e soprattutto grandi performance, si conclude con un pazzesco, perfettamente cesellato climax finale. Le puntate della seconda parte della stagione 4 non deludono le altissime aspettative stabilite dalla prima parte, iniziata con un cliffhanger di grande influenza sulla narrazione generale. Tutte le stagioni di Ozark risultano, dunque, perfettamente calibrate ed organizzate l’una sull’altra, come una costruzione oculata e bilanciata in cui nulla è lasciato al caso. In particolare, l’ultimo episodio della serie, intitolato Una fine difficile, lascia i fan con la fronte corrugata, inquietandoli con un quesito martellante. Il quesito è: “Ma ho davvero capito ciò che sto guardando fino in fondo?”. Si tratta di uno dei punti di forza dello show: avere una cinematografia così brillante da confondere, ferie, sovrapporre, fregare lo spettatore.

Ozark – Stagione 4: la brillante ed enigmatica epopea di una famiglia destinata al crimine?

Tutto, nella stagione 4 di Ozark cerca di concludere in modo enigmatico e complesso la caratterizzazione della famiglia protagonista della serie: i Byrde. Il Marty Byrde di Jason Bateman ha perfettamente calzato per 4 stagioni la figura di un mesto ma silenziosamente ambizioso impiegato in grado di scendere a compromessi loschi con la propria moralità. Una ambiguità che trova ancora maggior luce nel talento naturale per il crimine di sua moglie Wendy, interpretata in modo magistrale da una algida e brutale Laura Linney. I peccati dei padri, come insegnano i grandi show americani del secolo, si ripercuotono sui figli. E non sfuggono a questo destino i figli dei Bryde, portati dai loro stessi genitori sulla strada della crudeltà, della criminalità e dell’imbroglio. La famiglia Bryde, in tutta la sua semplice impalcatura di semplice nucleo familiare made in USA, si trasforma presto – con la conclusione della serie – nella cronaca di una tragedia annunciata. Potendo guardare la trama nella sua totalità, l’occhio di tende verso il passato e l’inizio delle vicende di Ozark, nel 2017. Una tragedia, dunque, che si preannuncia in modo solenne, fatale e quasi shakespeariano. I figli dei Bryde, Jonah e Charlotte, sono la prole predestinata, come Cordelia in Re Lear. La mitologia di Ozark, dunque, trova nelle sue puntate conclusive un destino ineluttabile e crudele, seppur a suo modo vincente: grigio, plumbeo e solenne come la palette usata nella regia della serie. I personaggi – che avevano preso il posto centrale nei primi episodi della stagione – nella conclusione si fondono e confondono con i grandi eventi della trama. I personaggi sono la trama ed è così che Ozark trasforma un dramma in un’opera monumentale. 

Ozark – Stagione 4, la conclusione: la regine del crimine diventa Re

Gli ultimi episodi di Ozark rendono la sua 4 stagione l’apice di un’opera immacolata, fatta di inquadrature superbe (Jason Bateman ha vinto un Emmy per la regia nel 2019), atmosfere cupe e un grandissimo studio sulla recitazione. Gli attori evocano e scolpiscono la trama come grandi scultori del ‘500, senza aver paura di mostrare le loro emozioni o la totale mancanza di tali. In particolare, colpisce negli ultimi episodi il plot twist che vede Wendy prendere il posto di Marty, una lenta e ineluttabile trasformazione da complice inconsapevole a spietata e ambiziosa carnefice. Il Re del Crimine è dunque una spietata e glaciale regina con le fattezze assolutamente uniche di Laure Linney, incredibile nel suo vestire un personaggio dalla moralità indecifrabile. Il totale sovvertimento del gioco di potere lascia infine lo spettatore senza aria, claustrofobicamente posseduto dal gioco di specchi, reti, silenzi e sguardi creati dalla performance totalmente magnetica della Linney. I paragoni con un’altra serie di successo, se non leggendaria, sono stati fatti eccome. Breaking Bad e Ozark si sono contesi il primo posto come miglior show su una modesta famiglia borghese che diventa una grande potenza criminale. Tuttavia, il finale scambio di ruolo tra Mark e Wendy rende Ozark degna di un punteggio speciale!

Regia - 4
Sceneggiatura - 4
Fotografia - 5
Recitazione - 5
Sonoro - 4.5
Emozione - 0

3.8

Regia: 4 Sceneggiatura: 4 Fotografia: 5 Recitazione: 5 Sonoro: 4.5 Emozione: 5

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