Sopravvissuti: la recensione della fiction con Lino Guanciale e Barbora Bobuľová

In onda in prima serata su Rai 1, Sopravvissuti è l’intrigante mystery-drama con protagonista Lino Guanciale. Già battezzata la “Lost Italiana”, la fiction segue gli eventi intorno alla misteriosa sparizione della nave Arianna e al suo ritrovamento un anno dopo la sua scomparsa, con a bordo solo sei sopravvissuti.

Da lunedì 3 ottobre 2022 va in onda in prima serata su Rai Uno Sopravvissuti, mistery-drama in 6 serate diretto da Carmine Elia e nato da un’idea di quattro allievi della prima edizione del Master di Scrittura Seriale organizzato da Rai Fiction.            
La serie – una grande coproduzione internazionale Rai Fiction, France Télévisions e ZDFneo, in collaborazione con Rodeo Drive e Cinétévé – segue gli eventi intorno alla misteriosa sparizione della nave Arianna e al suo ritrovamento un anno dopo la sua scomparsa, con a bordo solo sei sopravvissuti.    
Lo show vanta un cast internazionale, in cui spiccano nomi molto noti della televisione italiana, tra cui Lino Guanciale, Luca Biagini, Barbora Bobuľová, Giacomo Giorgio, Elena Radonicich e Pia Lanciotti.

Sopravvissuti: di cosa parla la fiction con Lino Guanciale e Barbora Bobuľová

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La sofisticata nave Arianna – così battezzata in memoria della figlia di Armando Leone (armatore degli omonimi Cantieri), scomparsa prematuramente – si appresta a salpare dal porto di Genova per una traversata oceanica, con a bordo dodici passeggeri: lo skipper, nonché leader del gruppo, Luca (Lino Guanciale); Armando Leone e la sua nuova compagna; la famosa attrice Giulia Morena (Barbora Bobuľová), in viaggio con il marito e il figlio adolescente; l’ombroso e taciturno Lorenzo (Giacomo Giorgio); la reporter Lara e suo fratello Matteo; il medico di bordo Gabriele e la compagna Marta.        
Quello che doveva essere una viaggio di piacere, si trasforma ben presto in un incubo quando, pochi giorni dopo la partenza, l’imbarcazione si imbatte in una violenta tempesta e scompare dai radar. Ad un anno dalla sparizione – quando ormai le speranze dei familiari dei passeggeri cominciano a crollare – il relitto viene ritrovato insieme a sei superstiti. Mentre l’ispettore della Polizia Anita (Pia Lanciotti) – nonché madre di Gabriele, purtroppo non tra i superstiti – conduce le indagini per fare luce sull’accaduto, chi è sceso dall’imbarcazione è restio a rivelare informazioni sulla quella traumatica esperienza: i sopravvissuti sono ormai legati da un oscuro segreto

Tra Homeland e Lost il mix è vincente

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Sopravvissuti si presenta sin dalle prime scene come uno show molto intrigante. Attraverso il primo dei vari flashback che appariranno nel corso dei vari episodi, conosciamo e salutiamo i dodici passeggeri in partenza, in una sequenza che ricorda i primi minuti del celebre kolossal di James Cameron, Titanic; anche in questo caso i viaggiatori stringono e salutano i loro cari, mentre la stampa elogia la partenza della sofisticata nave Arianna.
Sono in molti a paragonare l’ambizioso progetto internazionale alla celebre serie televisiva Lost, anche in questo caso ci sono infatti dei morti e dei superstiti. I protagonisti escono dalla loro comfort zone per entrare in un modo buio, in cui è necessario tirare fuori delle armi per sopravvivere, a volte anche a scapito della vita degli altri. Tuttavia, la fiction non ruota solo intorno al naufragio dei protagonisti. Parte integrante della storia è infatti il rinserimento dei sopravvissuti nella vita di tutti i giorni. E qui non mancano i riferimenti ad un altro celebre show di successo, Homeland, come ha rivelato proprio Lino Guanciale. Il protagonista Luca è infatti l’integerrimo leader del gruppo, colui che agisce  – o vorrebbe agire – sempre per il meglio. Ma il viaggio lo prova profondamente e, al suo ritorno, non è più il sorridente padre di famiglia che era prima della partenza. Qualcosa di quella traumatica esperienza lo ha irrimediabilmente cambiato ed ha dovuto tirare fuori, per salvarsi, lati del suo carattere – sinistri, oscuri – che neanche lui sapeva di avere.  
Sopravvissuti è anche una metafora della precarietà dei tempi che stiamo vivendo e della complessità della relazioni umane.
Interessantissimo anche il punto di vista dell’ispettore della Polizia Anita (Pia Lanciotti). Anita è una donna tutta d’un pezzo, che non ha mai abbandonato la speranza di rivedere suo figlio Gabriele. A far ritorno non sarà lui a ma la compagna Marta, tremendamente traumatizzata e lungi dal confidarsi con la suocera riguardo le circostanze in cui l’amato ha perso la vita. Anita non è solo una madre è anche un ispettore di polizia e fiuta che qualcosa non quadra nella versione che hanno fornito i superstiti alle autorità. Il suo ruolo cambia in base al punto di vista che lo spettatore assume. Anita vuole scoprire a tutti i costi qualcosa che i protagonisti, i sopravvissuti, vogliono tenere a tutti i costi segreto. Vedremo quali sfumature assumerà il suo personaggio.

Vedere o non vedere Sopravvissuti?  

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Sopravvissuti è un progetto ambizioso. Una grande produzione in cui si è investito molto e che ha portato alla nascita di una sorta di kolossal per il piccolo schermo. Gli effetti speciali, così come la fotografia, rendono la visione molto realistica; inoltre, per dare credibilità alle scene in mare, è stata costruita una gigantesca nave nel teatro di posa. Un grande budget, un grande cast, una storia intrigante e attuale. Che dire, a noi ci ha convinti. Non ci resta che proseguire la visione e scoprire come andrà a finire.

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Regia - 3
Sceneggiatura - 3
Fotografia - 4
Recitazione - 3
Sonoro - 3
Emozione - 3

3.2

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