Snowpiercer 3: recensione e spiegazione del finale di stagione

Una stagione deludente che, però, fa emergere i veri legami sentimentali dei passeggeri dello Snowpiercer

Quando nel mese di gennaio, su Netflix, era iniziata la terza stagione del thriller post apocalittico Snowpiercer non vi avevamo nascosto che nel pilot mancasse l’adrenalina e che non mostrasse sequenze da thriller mozzafiato o scenari avveniristici appassionanti mentre le dinamiche interne tra i personaggi e i disagi della working class rappresentati sul piccolo schermo contribuivano a bruciare l’appeal delle sequenze iniziali dello show seriale. C’erano però ancora i presupposti, la curiosità, e le aspettative tutte rivolte ai successivi nove episodi di Snowpiercer 3, quantomeno per scoprire se le immagini oniriche – le visioni del protagonista Andre Layton relative a un nuovo Eden – avessero un senso mentre il velocissimo treno Snowpiercer, con a bordo gli ultimi uomini rimasti sulla Terra, continuava a girare attorno al globo cercando di coesistere, seppure in un teso e precario equilibrio.

Snowpiercer 3 e la deviazione verso il nuovo mondo

Snowpiercer 3 cinematographe.it

Nell’episodio finale Melanie torna protagonista, la donna è ancora viva, viene individuata, salvata e riportata sullo Snowpiercer, successivamente informata sulla nuova missione del treno: Layton è deciso a portare lo Snowpiercer al nuovo Eden e minaccia una guerra per il controllo della locomotiva, obbliga successivamente Melanie a stringere una nuova alleanza. Melanie non è d’accordo con la nuova mission perché pensa si tratti di un’impresa suicida; in un primo momento la macchinista tenta infatti di convincere Layton e gli altri a desistere per continuare a girare intorno al mondo aspettando dati più affidabili prima di compiere un viaggio senza possibilità di ritorno.

Ma alla fine, quando il perfido Wilford viene bandito dal treno, e per evitare di innescare nuovi conflitti tra i passeggeri, insieme a Layton raggiunge un compromesso. Mentre si avvicina il momento in cui bisogna imboccare la deviazione verso il nuovo Eden, Layton e Melanie avvisano i passeggeri dello Snowpiercer “che l’unica strada percorribile è la scelta individuale”. Il treno verrà diviso alla sezione agricola dove ogni passeggero potrà scegliere se restare a bordo con Melanie o proseguire verso la Terra promessa di Layton, anche se non si sa quello che si troverà una volta rimesso il piede sulla terra: un viaggio, quest’ultimo, parimenti pericoloso che richiede, per dirla con il suo promotore “un atto di fede e soprattutto il desiderio di costruire una nuova società”. Dopo aver superato il punto della separazione, la cinepresa ritorna sullo Snowpiercer reso ora più leggero e più efficiente; salta anche dall’altra parte, dai passeggeri pronti all’impatto guidati da Layton, che procedono sempre su locomotiva e su un tracciato malmesso. Questi riescono a trovare il punto caldo e vivibile sperato, scendono, sorridono una volta arrivati nel nuovo Eden. Poi, nel finale, il colpo di scena: la storia si sposta tre mesi più avanti, Melanie avvista alcuni razzi guidati dall’aria che sembrano avere come bersaglio proprio lo Snowpiercer…

Una stagione deludente che, però, fa emergere i veri legami sentimentali dei passeggeri dello Snowpiercer

C’è tempo per i saluti finali nell’episodio che conclude Snowpiercer 3; prima della separazione e dopo la scelta, ognuno si riavvicina alle persone che ama di più: è il momento più sincero di tutti, quando nessuno può decidere di trattenere, o far scendere dal treno qualcuno, contro la propria volontà. Anche se fa emergere i veri legami sentimentali presenti tra i passeggeri del treno ( con baci e abbracci che magari avranno effetto su quelli con la lacrima facile) e se fra tutti gli elementi del finale ce n’è uno solo apprezzabile relativo all’arte “che guarisce“, all’arte che fa vivere meglio, incarnata nello show televisivo da Miss Audre; per noi di Cinematographe questo terzo capitolo di Snowpiercer resta per lo più deludente malgrado pure un finale che continua ad essere sospeso e sembra voler suggerire un vendicativo ritorno di Wilford, il villain che non ha nessuna intenzione di mollare la presa e che, a questo punto, “soffierà sul fuoco” fino alla fine… Poi, considerato che Netflix ha già annunciato che Snowpiercer avrà la sua quarta stagione, l’auspicio è che la serie tv riesca a recuperare – magari in maniera stupefacente – la coerenza narrativa e l’iniziale attrattiva.

Regia - 1.5
Sceneggiatura - 1.5
Fotografia - 2
Recitazione - 2
Sonoro - 2
Emozione - 1.5

1.8

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