Selling Sunset – stagione 6: una serie divisiva. Ma è davvero finita?

Selling Sunset è un reality che si trasforma in soap: compravendite multimilionarie e intrighi personali

Selling Sunset è un reality show distribuito su Netflix e disponibile con la stagione 6 a partire dal 19 maggio 2023.
Nella storia, il Gruppo Oppenheim è un team di agenti immobiliari di fascia alta con sede a Los Angeles, che vende case per un valore fino a 40 milioni di dollari.
Per quanto all’apparenza Selling Sunset sia un reality costruito su superfici (mobiliari ed umane…) levigate, in realtà è una sorta di docu-reality che si struttura come una vera e propria soap opera che intreccia senza soluzione di continuità donne e soldi: tante donne e tanti soldi.

Ma anche se le protagoniste vanno in giro su tacchi alti fino a 17 cm, e i loro corpi sono finti e rifatti come le case che vendono, i personaggi si costruiscono affilati come rasoi, mostrando la realtà del loro quotidiano fatta di faccia a faccia con acquirenti viscidi e pericolosi, una guerra di squali insomma.

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Il gruppo è all’inizio suddiviso in maniera rigida e apparentemente patriarcale: gli uomini dietro le scrivanie del Gruppo Oppenheim, le donne sul campo a combattere. Ma come la narrazione procede, tutto prende sembianze sempre più liquide e meno definite, le dinamiche cambiano e le relazioni interpersonali si mostrano in tutta la loro complessità.

Donne, soldi e donne in Selling Sunset – stagione 6

In origine, ci sono Mary Fitzgerald, Maya Vander, Heather Young El Moussa: l’arrivo della nuova compagna, Chrishell, scombina le carte e fa partire la storia come in un vero dramma da fiction. La ragazza è il tipico espediente narrativo che si usa per poter offrire al pubblico l’opportunità di identificazione: cerca di adattarsi nel nido di vipere dove si trova a lavorare.

Selling Sunset è un lungo incedere, elegante e profumato, di party in piscina a tema botox, compravendite ultramiliardarie e ovuli congelati che tornano a sorpresa dopo i 40: tutto il resto, che sulla carta fa parte della trama, è contorno.

C’è Amanda Smith, la donna che cerca un riscatto personale; c’è Emma Hernan, che investe in azioni farmaceutiche e si ritrova milionaria a 13 anni; e ci sono poi Davina Potratz, Vanessa Villela, Chelsea Lazkani, fino a Christine Quinn, l’immancabile villain di turno.

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Che forse ancora più delle altre ha la forza travolgente delle soap, compiendo un percorso verso il Male fatto da sfarzo, capelli e vestiti eccessivi, sindrome dell’abbandono a giustificare una cattiveria fuori dal comune e giusto per dare una spolverata di psicologia spiccia al tutto.

Qual è il confine tra soap e reality? Sfuma di vendita in vendita.

Perchè il boss Jason ha parlato dell’epurazione di Christine dal gruppo Oppenheim per comportamento scorretto, ma la Quinn mostra su Instagram che ha pubblicato un libro (How to be a boss bi*ch) oltre ad aver annunciato di aver fondato una sua agenzia immobiliare, la RealOpen.com, insieme al marito Christian Dumontet.

Selling Sunset – stagione 6: una serie divisiva

Non è ancora dato sapere se il personaggio tornerà nella prossima sesta stagione, ma neanche si sa se la sesta ci sarà: per ora, è stata annunciata solo la produzione di uno spin-off, Selling the O.C., racconto di una nuova mega agenzia aperta a Newport Beach.

Selling Sunset è finta? È vera? Ma importa davvero qualcosa? E che senso ha, in un mondo dominato dall’immagine, una distinzione del genere? Lo è nel momento in cui si stabiliscono canoni audiovisivi generali per tutti: ma chi si appassiona alla soap intrinseca della narrazione, ha davvero interesse a regia, recitazione, sceneggiatura o fotografia?