Power Players: recensione della serie animata di Cartoon Network

Le mirabolanti avventure di Axel e del suo ludico plotone per salvare il mondo da un esercito di perfidi giocattoli guidati dal malvagio Testa Matta sono al centro della nuovissima serie animata creata da Jeremy Zag. In onda dal 20 aprile su Cartoon Network.

Quale bambino non ha desiderato almeno una volta che i propri giochi prendessero vita per poter vivere con loro fantastiche avventure? È proprio quello che succede ad Axel, il protagonista di Power Players, la nuovissima serie animata in CGI creata da Jeremy Zag, diretta da Tarik Hamdine e sviluppata da Man of Action Studios con Zagtoon per Cartoon Network. Avventure, queste, che il giovane pubblico nostrano potrà gustarsi comodamente sul divano di casa a partire dal 20 aprile (negli Stati Uniti il debutto risale al 21 settembre 2019), con la speranza che gli 11 minuti dei singoli episodi dei settantotto complessivi che vanno a comporre la prima stagione riescano, anche solo per il breve lasso di tempo a disposizione, a fare evadere la mente dei piccoli spettatori dall’incubo della pandemia.

Power Players: 78 episodi da 11 minuti per fare evadere la mente dei piccoli spettatori

https://www.youtube.com/watch?v=1j2oafTUk48

A giudicare da quanto visto in anteprima, la serie in questione ha tutte le carte in regola per portare a termine la mission, spalancando una finestra giornaliera sulle avventure di Axel, un ragazzino di 9 anni la cui vita viene sconvolta quando scopre che suo zio Andrews, inventore di professione, ha creato un’edizione speciale di giocattoli viventi, i Power Players, che possono essere animati grazie a dei portentosi braccialetti, i Power Bandz. È così che Axel incontra la sua squadra di inseparabili amici – lo snodato bambolotto lottatore di wrestling Masko, la lucertola giocattolo star della tv Galileo, l’orsetto di peluche dall’animo combattente Barbarorso, la tenera Bobbie Blobby alla guida del suo robot mecha gigante, il tostissimo militare giocattolo Sergente Charge e il lento robottino Slobot – e scopre di potersi trasformare lui stesso in un in una action figure in carne ed ossa, con tanto di accessori tecnologici, diventando così l’imbattibile Super Axel.

Power Players - Cinematographe.it

Ma i guai per il gruppo di super giocattoli sono dietro l’angolo, perché a prendere vita grazie ai Power Bandz è anche il perfido Testa Matta, primo esperimento mal riuscito di zio Andrews su un supereroe giocattolo.Testa Matta è infatti scappato dal laboratorio e, insieme alla sua armata di malvagi complici, è intenzionato a portare a termine una spaventosa missione: rubare ad Axel i braccialetti Power Bandz e usarli per costringere tutti gli umani a diventare giocattoli sotto il suo potere, conquistando così il mondo intero. Axel e i suoi amici faranno quindi di tutto per ostacolare i suoi terribili piani: ma senza farsi scoprire dallo zio Andrews, all’oscuro di tutto, e facendosi aiutare dalla vicina di casa Zoe.

Power Players: focus sulla trama verticale per avventure autoconclusive

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Il registro utilizzato dagli autori per trasferire tutto questo sul piccolo schermo è quello dell’action-comedy, con ovviamente gli ingredienti del fantasy e dell’avventura chiamati in causa per completare la ricetta. Un mix che consente alla serie di divertire e intrattenere il fruitore per l’intera durata dell’episodio di turno (vedi il 15° battezzato Knockout che ha l’apice nel pirotecnico combattimento nel salotto di casa di zio Andrews tra Masko e Orangutank), quest’ultimo caratterizzato da un’architettura autonoma e autoconclusiva che azzera di fatto uno progressione orizzontale a favore di uno sviluppo narrativo esclusivamente verticale, che fa della presenza più o meno ricorrente dei personaggi il collante.

Ciò ha facilitato e non poco il compito degli sceneggiatori, che da questo punto di vista si sono potuti concentrare sul singolo tassello, consegnando al destinatario della serie un campionario di mini storie che allargano e restringono il campo d’azione delle missioni che si trovano ad affrontare il protagonista e la sua brigata per fronteggiare gli attacchi di Testa Matta e dei suoi seguaci. Di conseguenza, Axel e i suoi dovranno di volta in volta combattere per se stessi, per i propri cari o per difendere la Terra dalla minaccia dei cattivoni, come ad esempio nel riuscitissimo dodicesimo episodio dal titolo Bobbie not Blobby che vede i Power Players coinvolti in una battaglia nelle fogne a colpi di plastilina contro il cefalopode mutante con un occhio e quattro braccia estensibili Dr. Nautilus.

Power Players: le numerose somiglianze con altri cartoon incide un po’ sull’originalità

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Naturalmente sulla lunga distanza, scorrendo la library integrale, è inevitabile imbattersi in capitoli più riusciti di altri, ma in linea generale la media resta qualitativamente sopra la soglia della sufficienza. Merito di una scrittura scattante e ricca di idee, ma soprattutto di una galleria di personaggi variopinta e multiforme in entrambi gli schieramenti, con i villains che dimostrano di avere nel proprio DNA una certa originalità nel design e nel concept rispetto al team guidato da Axel. Per quest’ultimo, infatti, si prende molto in prestito da altre produzioni targate Man of Action e Zagtoon, vale a dire Ben 10, Mega Man e Miraculous Ladybug: Axel ha l’aspetto di Adrien Agreste di Miraculous e può segretamente trasformarsi in Action Axel come il modo in cui Adrien e Marinette possono trasformarsi rispettivamente in Cat Noir e Ladybug.

Inoltre, la dinamica di Axel e Zoe è simile a quella di Ben e Gwen, poiché litigano sempre ma si preoccupano profondamente l’una dell’altra. Senza dimenticare altre assonanze con il già citato Ben 10 e Toy Story (in quanto coinvolge supereroi giocattolo e in primis un bambino umano che può trasformarsi anch’esso in un giocattolo) oppure con Yattaman e Small Soldiers (in particolare il personaggio di Sarge Charge in Power Players ha pressoché le medesime caratteristiche del Chip Hazard del film di Joe Dante).   

Power Players: piccole pillole animate di buon umore

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Detto questo, la serie di  Jeremy Zag è un’insieme di piccole pillole animate che distillano buon umore in un periodo nel quale ce n’è davvero tanto bisogno. L’appuntamento con Power Players è dal lunedì al venerdì alle ore 16.10 su Cartoon Network a partire dal 20 aprile.

Regia - 2.5
Sceneggiatura - 2.5
Fotografia - 3
Sonoro - 2
Emozione - 2

2.4