Pantano: recensione della serie TV Netflix

La nostra recensione di Pantano, cupa serie crime di produzione polacca.

Netflix è una piattaforma streaming sempre pronta a regalare al suo pubblico le novità più interessanti del panorama seriale. Tra i titoli potenzialmente coinvolgenti non devono però sfuggire quelli meno recenti, come il polacco Pantano. Già uscito in patria nel 2018 e resa disponibile da Netfli il 25 aprile 2020, Pantano è un crime dalle cupe ambientazioni, dal ritmo lento e angosciante, ma dalla trama forse un po’ lenta.

Pantano: un’indagine inquietante, che prosegue con troppa lentezza

Ci troviamo in una cittadina polacca degli anni ’80. Vengono rinvenuti i corpi senza vita di una prostituta e di un leader politico, entrambi uccisi per sgozzamento. Le indagini della polizia sul caso sembrano inadeguate, tanto che due giornalisti decidono di andare a fondo della questione. Alla morte delle due vittime sembra ricollegarsi anche il suicidio di alcuni adolescenti, in una vicenda più complessa del previsto.

Pantano Cinematographe.it

Dawid Ogrodnik e Andrzej Seweryn in Pantano

Il titolo dell’opera svela fin da subito l’atmosfera offerta dalla serie. Un terreno fangoso sembra essere il simbolo perfetto per una vicenda intricata, qualcosa in cui è impossibile non rimanere invischiati. Pantano deve gran parte dei propri pregi all’atmosfera che riesce a costruire attorno alla trama, a quel senso di cupa desolazione che permea la scena e che segue i personaggi fin nell’intimo delle loro case. Il caso si lega a loro indissolubilmente, coinvolgendoli anche a livello personale.

Per quanto questo sia sotto molti punti di vista un pregio, capace di suscitare empatia nello spettatore, le dinamiche private sembrano talvolta sconfinare, fino a oscurare il vero e proprio fulcro della narrazione: l’indagine.
Ecco dunque che i problemi di coppia di uno dei due protagonisti, il giovane Piotr (Dawid Ogrodnik), nonché i suoi dissidi col padre, assumono un’importanza quasi più evidente rispetto al caso di cui egli si sta occupando con il collega Witold (Andrzej Seweryn). Al tempo stesso nel corso della prima stagione si fatica a comprendere a fondo l’interiorità di queste figure, alle quali prestano il volto interpreti degni di nota.

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Dawid Ogrodnik e Andrzej Seweryn in Pantano

Il tono crime resta potente, grazie anche alla natura complessa dei crimini stessi e a un’atmosfera ansiogena che si percepisce a pelle, ma viene gestito in modo un po’ freddo e lento. Trama e sceneggiatura sono valide, ma avrebbero saputo far brillare questa serie per originalità tramite un ritmo più concitato, qualche colpo di scena in più e un senso di minaccia più pressante.

Pantano: un ottimo esempio di stile europeo

Pur con il suo ritmo lento e la sua indagine non sempre coinvolgente, Pantano è un altro esempio della grande capacità degli europei di gestire bene le atmosfere, soprattutto nei prodotti thriller e crime. Gran parte dell’inquietudine è data infatti dallo stile, dalla fotografia fredda e tendenzialmente buia, dalla cupa scelta sonora, da una sorta di malessere interno ai personaggi che sembra trasmettersi, come una sorta di morbo, allo spettatore stesso. Proprio la fotografia sembra rispecchiare alla perfezione il titolo Pantano, trasmettendo un senso di viscosa prigionia, la pericolosità di una situazione da cui è difficile liberarsi o uscire puliti.

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Dawid Ogrodnik in Pantano

L’indagine si svolge su più piani, uno prettamente investigativo, già angosciante di per sé, e uno personale, che tocca da vicino i protagonisti della serie. La fragile stabilità delle loro vite si incrina durante il proseguire delle ricerche e questo, pur spostando l’attenzione dal caso e abbassando talvolta il livello di coinvolgimento, contribuisce ad appesantire ulteriormente l’atmosfera, diffondendo per tutto il corso delle cinque puntate, un senso di freddezza e nervosismo che sottolinea ancora una volta la bravura degli europei nel dare vita a contesti inquietanti.

Regia - 3
Sceneggiatura - 2.5
Fotografia - 3.5
Recitazione - 3
Sonoro - 3
Emozione - 2.5

2.9

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