L’ultimo boss di Kings Cross: recensione della serie TV Sky 

Sesso, droghe, roulette e rock and roll nella serie TV Sky Atlantic ispirata ai gangster movie di Martin Scorsese.

I riferimenti sono cristallini: Casinò e Quei bravi ragazzi. Pochi minuti di visione di L’ultimo boss di Kings Cross – serie tv ispirata all’omonima autobiografia di John Ibrahim, un ex proprietario di nightclub Kings Cross in Australia – ci fanno respirare un’atmosfera criminale che sembra uscita da un film di Martin Scorsese. E lo spettacolo targato Sky Atlantic prova a coinvolgere un pubblico nostalgico dell’età d’oro australiana di attentati e corruzione della polizia con una storia che si perde nella King’s Cross di Sydney negli anni ’80 e ’90. Sesso, droghe, roulette e rock and roll nella prima stagione che chiama a raccolta un cast stellare guidato da Tim Roth nei panni di Ezra Shipman, il pezzo più grosso degli uomini che controllano il quartiere criminale; tra gli altri protagonisti troviamo Lincoln Younes (Grand Hotel) che è John Ibrahim insieme a Callan Mulvey (The Luminaries) nei panni del Detective Brian Crellane; Matt Nable (Hyde & Seek) di Anthony ‘Big Tony’ Stone;  Maria Tran che interpreta Madame Tien e Tess Haubrich, volto di Elizabeth Doyle.

Due fratelli si fanno strada nell’ambiente criminale di Kings Cross

Luci al neon dei night club e una colonna audio che spacca (il cervello) come le sostanze stupefacenti che circolano a Sidney, nel quartiere di Kings Cross chiamato dai locals semplicemente “The Cross”; tra le sue vie, oltre a ristoranti e bar, ospita diversi nightclub e strip bar. Nel pilot il signor Ibrahim definito “il re di Kings Cross”, la linfa vitale del commercio di stupefacenti del quartiere, rischia il carcere. Ci vengono presentati tutti gli uomini che controllano quest’area criminale fra i quali c’è Ezra, nonché titti i poliziotti da corrompere. La serie però racconta l’ascesa di due fratelli di origine libanese che, da una condizione di relativa povertà, si fanno strada nell’ambiente criminale fino ad arrivare al successo. Uno dei protagonisti è appunto John Ibrahim. I due rimangono estasiati dalle luci di Kings Cross, un luogo all’epoca noto anche per varie forme criminali. Qui John apre un nightclub e inizia ad avere successo, fino a diventare il più noto magnate dei locali notturni della zona. L’ecosistema criminale di Kings Cross resta solido fino a quando un’ondata di cocaina si diffonde a Sidney, sconvolgendo gli equilibri di chi gestisce i traffici illeciti: a questo punto bisogna lottare per mantenere una salda posizione di comando. Così i fratelli Ibrahim si trovano a fronteggiare l’astuto e famigerato boss del crimine, Shipman.

Sesso, droghe, roulette e rock and roll nella serie Sky ispirata ai gangster di Martin Scorsese

Lo show con una fotografia raffinata e graffiante e una scenografia che appare molto curata sugli ambienti esterni: è stata ricreata la Cross degli anni ’90 in un parcheggio della parte occidentale di Sydney. E, come detto, il cast di supporto qui è stellare qui, tra cui l’attuale “duro” preferito dalla televisione australiana Matt Nable, braccio destro di Shipman, e Callan Mulvey – nel ruolo di poliziotto. Ma è la performance magnetica di Lincoln Younes che ci cattura in ogni scena, rendendo il suo personaggio di Ibrahim credibile e affascinante, anche se il prodotto sembra più interessato a interpretare “la leggenda”. L’ultimo boss di Kings Cross è una serie con gangster violenti che però non ci offre qualcosa di nuovo: lo stesso climax della seconda puntata è una scena vista e rivista in cui il conteggio dei corpi sale drammaticamente e alla fine il protagonista brucia simbolicamente il passato per abbracciare la sua vita criminale. Ma il punto culminante drammatico del secondo episodio della stagione arriva quando Ibrahim salva il proprietario di un nightclub in difficoltà e dimostra di conoscere il business meglio di chiunque altro…

L’ultimo boss di Kings Cross: valutazione e conclusione

L’ultimo boss di Kings Cross tenta un approccio diverso ma ricade comunque nei soliti stilemi dei gangster movie senza innovare, malgrado gli sforzi vistosi relativi all’ambientazione: sono un po’ i luoghi che fanno questa serie; e il diverso contesto (una storia di mafia australiana) ispirata a fatti realmente accaduti. Ma quella che si svolge a Kings Cross, e che va in onda in esclusiva su Sky e NOW dal 26 luglio 2023 per poi proseguire con un doppio episodio a settimana, non è la storia criminale mai raccontata prima.

Regia - 3.5
Sceneggiatura - 3
Fotografia - 3.5
Recitazione - 3.5
Sonoro - 3.5
Emozione - 3

3.3