Ironheart: recensione della serie TV Marvel

Lo show, su Disney+ dal 24 giugno 2025, intrattiene in modo genuino grazie ai suoi personaggi e alla sua allettante cornice ipertecnologica!

Dopo la deliziosa esperienza di Thunderbolts in sala e l’atteso ritorno di Daredevil in tivù, l’MCU è tornato protagonista con il nuovo spettacolo Ironheart, composto complessivamente da sei episodi. Al centro del plot c’è Riri Williams (alias Ironheart) – già nota grazie al sequel di Black Panther dove aveva ampiamente convinto – che appare all’interno del Marvel Cinematic Universe interpretata da Dominique Thorne e doppiata da Luisa D’aprile. C’era tanta attesa di guardare questa serie tv su un personaggio che negli ultimi anni ha saputo conquistarsi il suo spazio nei fumetti e che si è voluto raccogliesse la grossa e scomoda eredità di Iron Man nella macro-cornice dell’MCU. Ma cosa accade nello show?

Ironheart: nel plot c’è una geniale inventrice (vera erede dell’uomo di ferro) determinata a lasciare un segno nel mondo

ironheart Zelma Stanton cinematographe.it

Ambientata dopo gli eventi di Black Panther: Wakanda Forever, lo show di Marvel Television contrappone la tecnologia ai sortilegi quando Riri Williams – una giovane e geniale inventrice (risoluta a lasciare un segno nel mondo) ritorna nella sua città natale di Chicago. La sua idea di base di costruire tute di ferro è geniale, ma cercando di raggiungere le sue ambizioni si ritroverà immischiata nelle vicende del misterioso e affascinante Parker Robbins (alias “The Hood”) interpretato da Anthony Ramos. Gli elementi più interessanti della serie tv vengono dalla cornice ipertecnologica e dal personaggio principale di Riri, dalle sue interazioni con l’amica morta Natalie (però plasmata sotto forma di IA dalla stessa mente della protagonista). Convincente è anche il villain (Hood): un personaggio all’esordio nell’MCU, ma anch’esso con una prospera esperienza su carta. La lettura di Ironheart naturalmente ci rimanda all’iconico eroe interpretato da Robert Downey Jr., se poi si osservano le armature ultratecnologiche in azione questo legame diventa più immediato. Chi legge i fumetti sarà d’accordo con noi nell’affermare che Riri Williams è la vera erede dello sfavillante uomo di ferro. E in effetti il rapporto fra Ironheart e Iron Man si rivela in modi piuttosto stimolanti. Ci sono alcuni riferimenti, ma tutto resta imprecisato fino alla terza puntata, quando viene svelata che la vera identità di Joe è Ezekiel Stane. Il figlio di Obadiah Stane. Qualcuno avrà memoria del personaggio: il socio di Tony Stark che trama alle sue spalle nel primo capitolo di Iron Man.

Lo show convince per il modo in cui abbraccia modernità e futuro e per la sua allettante cornice ipertecnologica

Alla protagonista è stato tolto il collegamento diretto con l’ingombrante figura di Tony Stark, permettendole di svilupparsi senza troppe strette. Al contempo è stato messo a punto un collegamento solido tra la serie tv e il primo Iron Man tramite il ricorso a una figura dalle grandi potenzialità. Elementi molto riusciti della storia sono il modo in cui abbraccia modernità e futuro e la sua allettante cornice ipertecnologica (facilmente comprensibile per gli spettatori). Infatti, ad esempio in Ironheart il lavoro di Riri viene presentato in modo meno ingarbugliato per chi guarda, conservando a livello estetico questa componente ipertecnologica profondamente radicata nella diegèsi. Nel complesso Ironheart parte in modo un po’ lento per poi iniziare a prendere il suo vero ritmo dal terzo episodio in poi, facendoci finalmente conoscere meglio i personaggi.

Ironheart: valutazione e conclusione

Come detto il vero punto di forza di Ironheart sono i suoi protagonisti perché soprattutto nei primi episodi la storia non è sensazionale. Bisognerà aspettare la terza puntata per godere di uno show ben fatto, grazie al buon ritmo e una struttura narrativa finalmente convincente e soddisfacente. Ironheart intrattiene in modo genuino, senza grandi colpi di scena. La nuova serie tv live-action realizzata da Marvel Studios è disponibile su Disney Plus dal 25 giugno 2025.

Regia - 3.5
Sceneggiatura - 3.5
Fotografia - 3.5
Recitazione - 3.5
Sonoro - 3.5
Emozione - 3.5

3.5