Il miniaturista: recensione della serie TV Sky con Anya Taylor-Joy

Il miniaturista è il suggestivo adattamento per la televisione dell’omonimo romanzo best-seller d’esordio di Jessie Burton. Compone sul piccolo schermo un rompicapo degno della regina degli scacchi. Prodotta dalla BBC e diretta da Guillem Morales, la miniserie Sky punta su due figure femminili potenti e su una storia misteriosa che inquieta attraverso i particolari delle miniature contenute in una “casa delle bambole” tutta da scoprire. Romola Garai (One Day) e Alex Hassell (Macbeth) recitano accanto alla protagonista dello show seriale: l’attrice di Ultima notte a Soho e di The Northman, recentemente apprezzata in The Menu di Mark Mylod. Anche questa volta – nel tempo di tre episodi disponibili su Sky dall’11 gennaio 2023 -, Anya Taylor-Joy dovrà imparare le regole del gioco e sfoderare il proprio asso nella manica.

Il miniaturista – nella trama una giovane riceve uno strano regalo di nozze: una casa delle bambole da arredare con l’aiuto di un miniaturista locale

La storia de Il miniaturista prende avvio nel 1686. La diciottenne Petronella Oortman (Anya Taylor-Joy) arriva ad Amsterdam per iniziare una nuova vita come moglie dell’illustre mercante Johannes Brandt interpretato da Alex Hassell. Ma invece del consorte, che è sempre in viaggio per lavoro, trova la sua indisponente cognata Marin (Romola Garai). Quando torna, la sola attenzione che Johannes riserva a sua moglie è un regalo di nozze: la miniatura della loro casa con l’invito ad arredarla. Per ammobiliare la sua “casa delle bambole”, Nella si rivolge all’unico miniaturista locale: una figura imperscrutabile le cui creazioni rispecchiano stranamente i misteri di casa Brandt e tutto ciò che in effetti sta accadendo al suo interno. Esse sembrano prevedere il futuro con una precisione inquietante. La regia di Morales è rigorosa nel catturare i dettagli delle miniature; puntuale anche nell’alternare i toni drammatici, quando la protagonista – con i suoi occhi grandi che abbiamo presto imparato ad amare – inizia a scoprire segreti che mai avrebbe immaginato. Nella si rende conto dei crescenti pericoli che attendono tutti. Forse il miniaturista ha in pugno i destini di tutti gli inquilini della casa?

Un thriller gotico che racconta una società vicina alla nostra

Per molti la casa delle bambole è una semplice simulazione per imparare a vivere; ne Il miniaturista diventa un gioco fatale. Ciò che affascina con i dettagli svela anche i segreti di un thriller gotico che riesce a raccontare con un’inoppugnabile modernità diverse tematiche d’attualità: dal razzismo all’accettazione dell’omosessualità fino alla forte figura femminile che arriva grazie alla recitazione coinvolgente delle due protagoniste. Non ci ha sorpreso la versatilità di Anya Taylor-Joy che riesce a “scomparire” dietro ogni personaggio, qualsiasi esso sia. Qui interpreta una ragazza eterea destinata a divenire matriarca, che muove i suoi primi e incerti passi per poi camminare con determinazione come donna sempre più coraggiosa. Ma ad essere magnetica senza sforzo è soprattutto Romola Garai, che ha già brillato di recente in Suffragette (2015) accanto a  Carey Mulligan, Helena Bonham Carter e Meryl Streep. L’attrice dall’affascinante accento inglese ruba spesso la scena a tutti. Le atmosfere seicentesche riescono a incuriosirci; i personaggi per lo più ci colpiscono, alcuni sono davvero bizzarri. Per il resto troviamo piccole proporzioni ovunque: miniature che raccontano una società lontanamente vicina ai nostri giorni, e analizzano precisamente i rapporti umani. Tuttavia, tre episodi sono pochi per esprimere tutto il potenziale.

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Regia - 3
Sceneggiatura - 3
Fotografia - 3.5
Recitazione - 3.5
Sonoro - 3
Emozione - 3

3.2

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