I Segreti delle Balene: recensione della docuserie National Geographic

Il titolo ci svela, con fascinazione e spirito d'avventura, i misteri di uno dei mammiferi più incredibili e complessi del mondo marino

La perfezione e la complessità del mondo naturale e animale sono due grandi misteri insoluti del nostro pianeta. Al di là delle connotazioni religiose e filosofiche che l’uomo, nel corso della storia, ha attribuito a tali elementi, rimane il fatto che ci troviamo di fronte ad una macchina biologica estremamente precisa e strutturata in ogni piccolo insignificante dettaglio. Il tutto è intelaiato al vetriolo e tutti i singoli passaggi sono lì per uno scopo: al minimo errore, il sistema crolla come un castello di carte, rivelando alla base alcuni movimenti ancora non perfettamente chiari.

I documentari naturalistici hanno solitamente lo scopo di analizzare tali argomenti, cercando di non essere troppo didascalici e nemmeno troppo scientifici. Un bilanciamento non così semplice da ottenere, ma che l’inedita docuserie di National Geographic, I Segreti delle Balene, riesce a raggiungere ottimamente. La realizzazione, che ha come produttore esecutivo il noto James Cameron e come voce narrante l’attrice Sigourney Weaver, è composta da 4 episodi e sarà distribuita su Disney+ il 22 aprile, in occasione della Giornata della Terra. Abbiamo visto lo show in anteprima ed ecco il nostro parere.

I Segreti delle Balene: tanti temi da scoprire

I Segreti delle Balene cinematographe.it

Il titolo, già di facciata, nella sua organizzazione episodica, lascia presagire una struttura contenutistica ben calibrata e studiata. Ogni puntata, infatti, è dedicata a delle specie di balene specifiche ed in totale avremo modo di conoscere ben cinque esponenti di questi strabilianti mammiferi: in particolare, orche, megattere, beluga, narvali e capodogli. A sua volta, inoltre, ciascuno di questi animali ha comportamenti ben precisi ma che possono variare a seconda dell’ambiente di riferimento.

Nei circa 45 minuti di girato che caratterizzano gli episodi, possiamo esplorare tutte le peculiarità delle balene con un leit-motiv davvero affascinante alla base di tutti i temi approfonditi: la cultura. È infatti sorprendente quanta importanza tali specie riservano al nucleo famigliare, alle tradizioni, al vissuto, ai ricordi e, anche, alla trasmissione orale. Sapevate ad esempio che le megattere condividono, da continente a continente, dei canti complessi allo scopo di trovare un compagno o che le orche anziane insegnano alle nuove generazioni dei complicati sistemi di caccia?

Queste strepitose curiosità, se sono pane quotidiano per gli esperti, non sono conosciute dal pubblico generalista che grazie a I Segreti delle Balene può scoprirle a caratteri generali e poi, eventualmente, indagarle più a fondo con altro materiale aggiuntivo. Nel corso della realizzazione viene buttata molta carne al fuoco, ma è chiaro che, per motivi didattici e produttivi, è impossibile dettagliare ogni singolo contenuto. Per fortuna, l’infarinatura che fornisce la docuserie è già di per sé completa, ma lascia comunque il giusto spazio di approfondimento.

Avviene quindi all’apparenza un paradosso ed un controsenso: se vedendo il prodotto, infatti, ci verrà voglia di saperne di più per come è perfettamente organizzato e narrato, al tempo stesso è piuttosto evidente che una durata maggiormente snella delle puntate avrebbe giovato all’intero progetto, donandogli maggiore efficacia. Ciò non è necessariamente un problema così impattante, ma influisce in parte sulla fruizione della realizzazione.

I Segreti delle Balene: il potere della parola e delle immagini

I Segreti delle Balene cinematographe.it

Nei documentari, il peso specifico che, nella maggior parte dei casi, decreta il successo e il fallimento degli stessi è la funzione didattica esplicitata tramite la voce narrante. Quest’ultima è di grande importanza principalmente per due motivi: fa da collante all’immagini su schermo e, soprattutto, guida interamente lo spettatore, dando il ritmo adeguato a seconda della situazione.

I Segreti delle Balene si avvale, per fortuna, di una voce d’eccezione: stiamo parlando di Sigourney Weaver, nota attrice statunitense, che accompagna il pubblico in questi quattro episodi. Avendo avuto modo di vedere le puntate in lingua originale, il giudizio riguardante il suo contributo è ancora più sentito oltre che, ovviamente, più specifico e dettagliato. Diciamolo subito: la sua presenza all’interno della realizzazione è preziosa oltre che davvero importante.

La Weaver, infatti, riesce non solo, in maniera straordinaria, a tenere incollate sullo schermo le persone, catturandole per tutta la puntata efficacemente (d’altronde parliamo di un’interprete notevole del mondo del cinema), ma anche ad essere chiara e trasparente in ogni singola espressione. Tale qualità non è per nulla scontata e spesso fa la differenza tra prodotti documentaristici scadenti e quelli ben orchestrati. Se poi aggiungiamo a questo un comparto video di ottimo livello, il risultato finale parla da sé.

Registicamente, la serie è supportata sia da riprese in alta definizione sottomarine e “terrestri”, ma anche dalle spettacolari immagini del fotografo Brian Skerry, che, inoltre, partecipa attivamente al progetto svelando numerose informazioni e dettagli sul mondo della balene in rapporto alla sua professione di reporter naturalistico. Il comparto estetico è decisamente suntuoso: la tecnologia ha permesso di incorniciare delle sequenze suggestive e intense, con un occhio sempre puntato a variegate location.

I vari luoghi marini, ognuno con il proprio fascino nascosto, sono i veri protagonisti della realizzazione insieme ai giganteschi mammiferi che, in più di un’occasione, dimostrano di essere infinitamente simili a noi esseri umani sia dal punto di vista culturale che prettamente biologico, con le dovute differenze ovviamente. Una connessione davvero sbalorditiva che rappresenta la chiave di volta più impressionante del titolo.

I Segreti delle Balene è una docuserie che dimostra ancora una volta l’eccellenza assoluta di National Geographic nell’ambito documentaristico. Guidati dalla suadente e intensa voce di Sigourney Weaver, gli spettatori prendono parte ad una affascinante e incantevole viaggio alla scoperta dei più reconditi ed enigmatici misteri di questi strepitosi animali. All’interno degli episodi ci sono tante risposte e contemporaneamente mirabolanti scoperte che lasceranno a bocca aperta il pubblico, l’importante è lasciarsi trascinare dalle onde, seguendo la scia dei colossali mammiferi marini.

Regia - 4
Sceneggiatura - 4
Fotografia - 4
Recitazione - 4.5
Sonoro - 3.5
Emozione - 4

4