How I Met Your Father 2: recensione della serie comedy con Hilary Duff

Dal 19 aprile 2023 torna su Disney+ la serie comedy con protagonista Hilary Duff nel ruolo di una fotografa 30enne alla ricerca del vero amore. Purtroppo la seconda stagione si dimostra meno divertente e convincente rispetto alla precedente, e vi spieghiamo il perché.

Dal 19 aprile 2023 sono disponibili su Disney+ i primi 7 episodi (su un totale di 20) della seconda stagione di How I Met Your Father. Ritroviamo, dunque, Hilary Duff nel ruolo della protagonista Sophie, fotografa trentenne dalla complicata vita sentimentale.    
Purtroppo questa seconda stagione – al contrario della prima, molto più fresca e godibile – fatica a raccontare una storia complessivamente coesa, interessante e divertente. La narrazione è, infatti, piuttosto dispersiva, tanto che le anticipazioni della sessantenne Sophie (interpretata da Kim Cattrall) su ciò che accadrà in futuro ci lasciano, tutto sommato, indifferenti.

How I Met Your Father 2: dove eravamo rimasti

How I met your father 2 - recensione

La seconda stagione di How I Met Your Father riprende esattamente dove eravamo rimasti. Jesse (Christopher Lowell) – poco dopo aver chiuso la sua breve storia con Sophie – decide di riprovarci con la sua ex-fidanzata Meredith (Leighton Meester), cantante e star dei social. Nel frattempo, Sid (Suraj Sharma) e Hannah (Ashley Reyes), nonostante le difficoltà di un rapporto a distanza, annunciano al gruppo di essersi sposati in segreto, mentre Valentina (Francia Raisa) e Charlie (Tom Ainsley) si sono lasciati ufficialmente e si dicono pronti a sperimentare nuove relazioni. Ellen (Tien Tran), invece, continua a progettare un buon piano per farsi invitare ad uscire dalla sua affascinante vicina di casa.   

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Quando i trentenni si comportano da adolescenti

How I met your father 2 - recensione

Nonostante How I Met Your Father abbia come protagonisti un gruppo di trentenni, i toni dello show sono spesso infantili, ai limiti del ridicolo. Esistono altre serie che hanno raccontato con umorismo le difficoltà e l’incertezza di avere 30 anni – si pensi a New Girl, ad esempio – senza cadere in uno humour così banale e antiquato. Inoltre, la maggior parte delle sequenze di cui avremmo fatto volentieri a meno – quelle dove è necessario coprirsi gli occhi dall’imbarazzo, per intenderci –  hanno come protagonista proprio Sophie, spesso vittima delle sue stesse bugie. Un esempio? Quando la giovane donna decide di improvvisarsi fotografa esperta in parti in acqua, provocando un disastro dopo l’altro. Neanche Ross Geller in persona sarebbe stato capace di tanto!

How I Met Your Father avrebbe tutti gli ingredienti per essere una serie divertente e intrigante  ma manca un po’ di magia, quella scintilla che invoglia lo spettatore ad andare avanti, a saperne di più sui protagonisti. Non aiuta, inoltre, il fatto che gli episodi non abbiano un tema unificante che leghi le varie sotto trame, lasciando che alcune situazioni vadano alla deriva.     
Inoltre, anche se è apprezzabile che, come ogni sit-com che si rispetti, la serie con protagonista Hilary Duff alterni le dinamiche dei personaggi in modo che nessuno sia bloccato in scena sempre con lo stesso partner, si percepisce una mancanza di chimica tra i protagonisti, che a volte rende difficile immaginarli come un gruppo realmente affiatato. In How I Met Your Mother l’amicizia tra Ted, Marshall, Robin, Barney e Lily non è data per scontata ma si costruisce sullo schermo episodio dopo episodio; al contrario, la serie creata da Isaac Aptaker e Elizabeth Berger obbliga chi guarda a sorvolare sulla creazione e sul consolidamento di rapporti così intimi, dando per scontato che siano credibili.

Per quanto riguarda i singoli personaggi, duole ammetterlo ma la Sophie di Hilary Duff rimane, nel suo insieme, il personaggio più scontato e meno interessante, talmente banale da chiedersi se, in fin dei conti, sia davvero così importante sapere quando e come incontrerà il padre di suo figlio. 
Fortunatamente, il resto del cast ha più grinta e tempi comici migliori, soprattutto Suraj Sharma nel ruolo di Sid e Tom Ainsley nei panni del goffo britannico Charlie: entrambi gli attori sfruttano al massimo il tempo che hanno a disposizione sullo schermo, e i loro sforzi si vedono.

How I Met Your Father 2: conclusione e valutazione

In conclusione, How I Met Your Father è ancora bloccata nel tentativo di replicare gli elementi di forza della serie madre, senza tuttavia riuscire a tenere incollato allo schermo lo spettatore per scoprire ciò che verrà dopo. Nonostante questi evidenti elementi di debolezza, lo show si dimostra, tutto sommato, godibile: la serie ideale per rilassarsi dopo una lunga giornata.

Regia - 2.5
Sceneggiatura - 2.5
Fotografia - 3
Recitazione - 3
Sonoro - 2
Emozione - 2

2.5