Gigolò per caso: recensione della serie TV Prime Video

Gigolò per caso è la serie di Prime Video con Pietro Sermonti, Christian De Sica e tante altre star del cinema italiano.

Christian De Sica e Pietro Sermonti guidano il cast ricco di stelle di Gigolò per caso, la serie comedy original che arricchisce il catalogo di Prime Video a partire da Natale 2023. Diretta da Eros Puglielli, l’opera riprende una storia già nota a coloro che nel corso degli anni passati hanno avuto modo di vedere l’omonimo film con John Turturro e Woody Allen, uscito esattamente un decennio fa. Tutti gli altri, conosceranno per la prima volta una storyline che fa da base ad una commedia capace di far ridere dall’inizio alla fine, anche grazie alla perfetta sintonia che emerge dalla coppia De Sica-Sermonti, rispettabilmente chiamati ad interpretare il padre ed il figlio che si tramandano, come fosse un testimone, l’irreprensibile “metodo Bremer”.

Gigolò per caso: recensione della serie con Christian De Sica e Pietro Sermonti - Cinematographe.it

Sin dall’inizio, lo spettatore conosce i protagonisti della serie, a cominciare da Alfonso (Pietro Sermonti), un uomo che appare sopraffatto da tutto ciò che lo circonda, fin troppo ingenuo e “bonaccione” per riuscire ad imporsi nella vita, professionale o privata che sia. Tutto il contrario di suo padre Giacomo (Christian De Sica), che invece calamita la simpatia ed il rispetto di tutti grazie al suo innato e spiccato carisma. Proprio la malattia di quest’ultimo farà in modo che Alfonso si ritrovi a dover mettere da parte le tante conflittualità che sin da piccolo caratterizzano il suo rapporto con la figura paterna, finendo per “ereditare” il mestiere del padre, ossia quello del gigolò, e scoprendo così di avere più cose in comune con lui rispetto a quanto avrebbe mai potuto immaginare.

Pietro Sermonti e Christian De Sica, l’irresistibile coppia padre-figlio di Gigolò per caso

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Gigolò per caso gira intorno al rapporto padre-figlio ma vede sostanzialmente al centro di tutto il personaggio di Alfonso, che Pietro Sermonti porta in scena donandogli tutta la simpatia che basta per rendere lo show degno di essere visto. Può quindi contare sul supporto di altri personaggi altrettanto ben costruiti, su tutti quello di Christian De Sica, chiamato ancora una volta ad indossare una veste comica, di certo più matura e meno “sboccata” rispetto ai tempi passati. Un’altra coppia che diverte è quella composta da Ambra Angiolini ed Asia Argento, mai incontratesi sul set ma in grado, qui, di strappare sorrisi al pubblico e di ricoprire in buon modo un ruolo “di sfondo”. Ma non finisce qui, perché Gigolò per caso trova un ulteriore punto di forza nella massiccia presenza di personaggi “extra”: non parliamo di semplici camei ma di presenze concrete nei singoli episodi della serie, a cominciare da Greg nel ruolo del minaccioso datore di lavoro di Alfonso e dal prete consigliere interpretato da Frank Matano, fino ad arrivare alle tante donne della vita di Giacomo, e quindi (giusto per citarne alcune) Isabella Ferrari, Gloria Guida, Virginia Raffaele e Stefania Sandrelli.

Dopo aver azzeccato, di recente, il film natalizio Elf Me, Prime Video fa un’altra scelta vincente ed arricchisce il proprio catalogo con Gigolò per caso, serie adatta a spettatori di ogni età e pronto a regalare qualche ora di leggerezza agli abbonati alla piattaforma streaming. Della serie possiamo apprezzare non solo la storyline che, lo ripetiamo, non è originale, ma anche la colonna sonora, la scenografia e soprattutto le location, meravigliose e sparse in varie zone di Roma. Sei episodi accompagnano il viaggio di Alfonso, maniaco del controllo e fondamentalmente succube delle persone che lo contornano, all’interno di se stesso: sarà lui a comprendere, in primis, quanto non sia mai troppo tardi per mettersi in gioco, quanto sia bello perdere un po’ il controllo e scoprire così parti di sé semplicemente inimmaginabili finché recluso all’interno della propria comfort zone.

Gigolò per caso: valutazione e conclusione

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Oltre alle risate, quindi, Gigolò per caso ci permette di comprendere quanto appena detto ed anche di emozionarci quando ci ricorda, attraverso alcuni suoi personaggi più “maturi”, come nella vita bisognerebbe non perdere tempo e magari raggiungere determinate consapevolezze prima che sia troppo tardi, concedendo il giusto tempo ed il pieno delle nostre energie alle persone che amiamo prima di arrivare all’ultimo giro della giostra con troppi rimpianti e rimorsi sulle spalle. A dispetto del titolo, infatti, la serie mostra quanto nulla succeda “per caso” ed è quindi giusto assecondare la vita anche quando ci mette di fronte a cose che sembrano troppo distanti da noi, perché un passo in avanti può fare paura ma una volta fatto ci si potrà rendere conto di quanto, invece, fosse ancora più pericoloso rimanere fermi senza concedersi mai la possibilità di evolversi e vivere davvero.

Regia 3 / Sceneggiatura 3 / Fotografia 3 / Recitazione 4 / Sonoro 3 / Emozione 3