Dear White People – Stagione 3: recensione della serie TV Netflix

Dear White People torna su Netflix con un terzo volume che non convince, risultando troppo edulcorata e quasi estranea alle stagioni passate.

Tra politica, diritti sociali e vita accademica di alta classe è tornato Dear White People, con un terzo volume che in parte tradisce le promesse delle prime due stagioni, spostandosi verso un territorio più intimista, con un velo di mistero da racconto giallo che però non riesce a mantenere il ritmo dovuto. Sam, Lionel, Troy, Coco e gli altri continuano a battersi quotidianamente in varie forme per i propri diritti, dividendosi in diversi gruppi a seconda dell’occorrenza e del frangente accademico in cui si trovano. A differenza dell’omonimo film da cui l’idea di Dear White People prende piede, la prosecuzione seriale delle elucubrazioni di genere e politiche portano il racconto a un punto di stagnazione e il terzo volume rappresenta un tentativo di narrazione centripeta, che porti novità e aria cambiata nei nuovi episodi, risultando però poco amalgamata con il resto dello sfondo umano che colora la serie.

Dear White People – troppa autoreferenzialità nel Volume 3 della serie TV Netflix

Dear White People - Cinematographe.it

Lionel e in nuovi amici scoprono la scena gay contemporanea in Dear White People – Volume tre.

Sam in primis oscilla tra la sua rinomata rigidità idealistica e un istinto da investigatrice che confonde le acque e finisce con il non portare alla luce niente di particolarmente interessante o inaspettato. Tutto era in fondo stato anticipato nel finale del secondo volume di Dear White People e la coppia di detective improvvisati composta da Sam e Lionel si ridicolizza più volte. Era necessario senza dubbio stemperare i toni polemici e a tratti da “leoni da tastiera” che appesantiscono inevitabilmente la serie ma, in fondo, una produzione di questa tipologia ha veramente senso praticamente solo se improntate a discorsi di questa portata. Così, Justin Simien (creatore della serie, già autore della regia del film del 2014) vira i personaggi, come detto addirittura quelli più nettamente definiti come colonne portanti del pensiero polemico (in senso positivo) della serie, verso un frangente più rosa. La vita sentimentale dei personaggi, Lionel primo fra tutti, viene affrontata con rinnovata curiosità, con un interesse mai nutrito finora se non in funzione social, per affrontare cioè precise tematiche sociali.

Dear White People – Stagione 3: nessuna novità narrativa

Dear White People - Cinematographe.it

A rendere il terzo volume di Dear White People decisamente stucchevole senza possibilità di appello è anche la quantità esorbitante di autoreferenzialità, della serie stessa e della piattaforma che la ospita in generale. Netflix la fa da padrona nelle dinamiche mediali raccontate dai personaggi, che uniscono continua curiosità per i prodotti in streaming al consueto fitto scambio di opinioni e messaggi online. La grinta dei primi episodi perde mordente, che viene lasciato lungo discorsi curiosi, di gossip scolastico e dietro la parvenza di ambizioni professionali (Troy al giornale, la borsa di studio di Coco per fare degli esempi). Queste aspirazioni, che potrebbero dare spessore al discorso sociale e accademico della terza stagione di Dear White People non prendono mai realmente piede, girando intorno al discorso per trarre vantaggio dalle sue appendici più leggere.

Allo stesso modo, la grande promessa del secondo volume viene disattesa: nel finale del volume precedente infatti l’apparizione di Giancarlo Esposito, il cui ruolo centrale è da sempre noto tanto da essere la voce narrante della serie intera, aveva promesso grandi ricerche e rivelazioni illuminanti riguardo alla vita black dell’istituto universitario e della società locale in generale, promettendo anche di approfondire il concetto di comunità di mutuo soccorso. Il risultato è invece un’indagine picaresca, che non apporta novità reali rispetto a quanto conosciuto. L’auspicato alleggerimento del discorso centrale di Dear White People è stato messo in atto, anche se i mezzi messi in campo non sono riusciti a dare il risultato sperato.

Regia - 2.5
Sceneggiatura - 1
Fotografia - 3
Recitazione - 3.5
Sonoro - 2
Emozione - 2

2.3

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