Boo, Bitch: recensione della serie teen comedy di Netflix

Nella serie teen comedy Netflix due maturande iniziano a vivere a pieno dopo cinque anni di anonimato.

Che siano crudeli o virtuosi, i fantasmi – per la maggior parte donne – sono presenti da sempre nelle storie, e continueranno per molto ad incuriosire e affascinare il pubblico. Con Boo, Bitch vi parliamo di una storia post mortem, che ha per protagonista un fantasma incarnato di nome Erika Vu, che a sessanta giorni dal diploma di maturità si ritrova in uno strano limbo: morta e viva allo stesso tempo (o, se volete, come una non morta) a chiudere un conto in sospeso. Stiamo parlando del plot di Boo, Bitch: la nuova serie teen comedy Netflix creata da Tim Schauer, Kuba Soltysiak, Erin Ehrlich e Lauren Iungerich, con un cast guidato dalla protagonista del franchise Netflix di To All The Boys, Lana Condor e che comprende anche l’attrice di Fear The Walking Dead, Zoe Margaret Colletti. Gli otto episodi da 25 minuti che compongono la prima stagione della miniserie sono disponibili per la visione sulla piattaforma streaming dall’8 luglio 2022.

Boo, Bitch – Un addio al tempo morto: due maturande iniziano a vivere a pieno dopo cinque anni di anonimato

Boo, Bitch cinematographe.it

Dobbiamo ammettere che siamo rimasti piacevolmente colpiti dal primo episodio della miniserie che si presenta come molto buono e ci fa tenere il sorriso tipico della soddisfazione, grazie al suo ritmo frenetico (montaggio, natura delle riprese, recitazione degli attori e imprevisti paradossali dai risvolti comici). Il pilot ci presenta i due personaggi femminili principali: Erika Vu (Lana Condor) e Gia (Zoe Margaret Colletti), due indivisibili amiche che frequentano l’ultimo anno di liceo, avvezze a vedere la vita passare loro accanto. Per tutti gli anni del liceo Erika e Gia sono rimaste nell’ombra dell’anonimato, schiacciate in una vita sociale piatta e senza stimoli, molto probabilmente anche per la loro differenza caratteriale. Gia mostra la sua grinta, e un giorno trova le parole giuste per motivare l’amica, più apatica e disillusa, promettendole “ancora del tempo per iniziare a vivere, per lasciare un segno e per puntare alle stelle”. Erika decide di assecondare Gia e di iniziare a vivere davvero.

Gia ed Erika cominciano a tenere fede ai loro buoni propositi negli ultimi due mesi di scuola affinché tutti gli altri diplomandi possano finalmente conoscere il loro nome! Per le super amiche si apre una catena di prime volte: il primo party, il primo bacio dato alla persona giusta, la prima sbronza, eccetera. Nella settimana dello Spirito si preparano per una festa in giardino, evento in cui diventano the yes girls: decidono di dire di sì a qualunque cosa, qualunque. Sarà l’ora di prendersi finalmente un po’ di spazio?Dopo il party in cui Erika finalmente riesce a catturare l’attenzione del ragazzo di cui è innamorata, il bel Jake C interpretato da Mason Versaw (già visto in Blue Bloods, Gossip Girl e Tick, Tick… Boom!), le ragazze avranno “un incontro ravvicinato” con un furgone e un alce (sic!) che avrà conseguenze paranormali oltre che letali…

Boo, Bitch – “Last chance to make some epic memories“. Ma per noi è un’occasione sprecata

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Di Boo, Bitch si apprezzano le convincenti interpretazioni di Lana e Zoe, l’invito a vivere – a non vegetare – e il modo in cui si affrontano i temi del narcisismo e della voglia di ammirazione: “Pensavo che venire apprezzati da tante persone mi avrebbe riempito l’anima – afferma nel suo discorso al ballo Erika – ma non è lontanamente bello quanto avere anche una sola amica speciale”. Gia è l’amica speciale che aiuterà il fantasma nel suo viaggio spirituale alla ricerca di risposte, mentre il corpo di Erika è chiamato a chiudere un conto in sospeso. Ci sono anche la citazione di The Sixth Sense e l’omaggio, nella scena della fotografia dell’annuario scolastico, al regista Paul Thomas Anderson (di quella “pizza alla liquirizia” che, come si è detto a più riprese, “è uno stato dello spirito, quasi una fede adolescenziale“), peccato però che il livello di attenzione cala drasticamente dal secondo capitolo in poi, quando la serie tv inizia a mostrare tutte le sue lacune: incongruenze della storia, cliché, uno script noioso, un plot twist nel gran finale che, secondo noi, contribuisce esclusivamente a peggiorare la situazione e tutta la deriva paranormale… É molto probabile che Boo, Bitch riuscirà a catturare l’attenzione dei giovanissimi su Netflix, ma è altamente improbabile che la piattaforma streaming rinnovi lo show per un secondo ciclo.

Regia - 2.5
Sceneggiatura - 2
Fotografia - 2.5
Recitazione - 3
Sonoro - 2.5
Emozione - 2

2.4

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